Otite media catarrale cronica

Salve Dottori,
Vi scrivo perché non so più che fare riguardo la mia situazione: il 2 luglio di quest’anno improvvisamente mi si tappa l’orecchio sinistro. Penso sia un tappo e provo e stapparlo con i coni: niente da fare. Allora prenoto visita dall’otorino pensando fosse un banale tappo. Manco per sogno. Il Dottore non trova alcun segno di cerume, anzi il mio orecchio si può dire pulitissimo! Ed ecco che il mio calvario inizia: il medico in questione non sapeva bene cosa dirmi, mi fece fare pure degli esami audiometrici (uno in una stanza insonorizzata, l’altro con un paio di cuffie che emettono suoni, per provare ad intenderci) e risultò tutto più che nella norma. Mi diede allora come cura dirahist una volta al giorno e flixonase 2/3 volte al dì. Il problema persiste come prima. Mi reco da uno specialista che mi diagnostica un’otite media catarrale e mi prescrive flixonase e otovent per 20/40 giorni.
A settembre la situazione è poco poco, ma persiste. Prenoto un altro appuntamento: non sapeva che dirmi, non se l’aspettava. Mi sottopone a esami audiometrici analoghi ai primi effettuati e risulta tutto nella norma anche se visitandomi capisce effettivamente che è presente del catarro nell’orecchio sinistro. Conclusione? Mi ripropone la stessa terapia.
È vero che noto miglioramenti, ma dopo due mesi vorrei ben vedere. La situazione per me sta diventando insostenibile, perché non so dove sbagli sinceramente, quindi ecco le mie domande e i miei dubbi:
Come si utilizza correttamente Otovent?
È possibile che con un raffreddore invernale la situazione nel mio orecchio peggiori? Il Dottore ha detto che se non mi è mai venuta la febbre non si dovrebbe presentare ora, ma sono molto preoccupata.
Cosa mi consigliate di fare? C’è qualche rimedio che possa giovarmi effettivamente?
Possibile che questo catarro non possa proprio andare via? Eppure soffiandomi il naso, quando riesco, sento che c’è anche perché inizio ad avvertire fenomeni di tosse oltre ad avere la narice sinistra perennemente tappata.
Grazie Dottori per la pazienza ed eventuali risposte e possiate scusarmi per la mia ingenua e palpabile imprecisione terminologica.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, quando una patologia si presente come cronica e ribelle alle terapie, è probabile che ci sia qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia si è cronicamente insediata e attira l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura spesso anche per l’altro l’orecchio dello stesso paziente.
A mio parere l'approccio tradizionale insiste unicamente o con una preponderanza quasi assoluta sulle armi che conosce (farmaci e vaccini), ma trascura quasi del tutto altre componenti potenzialmente valide, come l'approccio strutturale. Nel caso dell'Otite Ricorrente o Cronica, é spesso in gioco una disfunzione tubarica. E' però di solito assai scarso l'impegno che i Curanti profondono su questo fronte, e anche la ricerca è disposta, non senza una spinta commerciale, a costose ricerche su farmaci e vaccini, ma non su questi campi, che hanno il grosso difetto di non prevedere sbocchi commerciali. La tuba passa a pochi millimetri dall'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha la bocca messa male (epidemiologia della malocclusione: circa 80%) può (sottolineo PUO') a volte creare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba, con, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) fino a quadri più gravi , come il colesteatoma e l'otomastoidite . Se questa è la situazione, anche l'otovent funziona molto poco.
"È possibile che con un raffreddore invernale la situazione nel mio orecchio peggiori?". Il funzionamento della tuba è influenzato anche dal catarro che vi transita ("visitandomi capisce effettivamente che è presente del catarro nell’orecchio sinistro"): una delle funzioni della tuba è proprio quello di trasportarlo nel retrobocca, in modo da poterlo eliminare con la deglutizione. In presenza di muco , deglutendo o muovendo la mandibola, si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso. Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, adenoidite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte ("Possibile che questo catarro non possa proprio andare via?").
Qualche ragguaglio in più sui rapporti fra ATM e orecchio può trovarlo visitando il mio sito internet alla pagina “Patologie trattate-Patologie dell’Orecchio”.

Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà quasi sempre un risultato solo momentaneo, nei casi di Otite ricorrente o cronica sarebbe il caso di spendere altrettanto impegno nel trattamento delle problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista –gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Le suggerirei anche di dare un'occhiata, in questo stesso sito, agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com