Il mio medico di base mi ha detto che dipendeva dall' artrosi cervicale e mi ha prescritto dei

Buonasera, sono una signora di 51 anni. Il 30 di dicembre ho iniziato ad avere forti vertigini, associate a vomito, scatenate da ogni piccolo movimento.

Il mio medico di base mi ha detto che dipendeva dall’ artrosi cervicale e mi ha prescritto dei farmaci sintomatici per le vertigini e un ciclo di ionoforesi rachide cervicale e massaggi decontratturanti.

Ho seguito il suo consiglio ma, non avendo risolto il problema, dopo circa 10 giorni, ho fatto una visita dall'otorino il quale mi ha fatto diagnosi di vertigine posizionale benigna da canale laterale destro, evidenziando anche la presenza di nistagmo spontaneo più nistagmo da posizione laterale destra. Neanche lui mi ha risolto il problema dicendo che lo avrebbe potuto risolvere solo se io fossi andata da lui nei primi giorni, cioè nella fase acuta per poter effettuare le manovre classiche...ma ormai era troppo tardi e dovevo aspettare solo che tutto si risolvesse spontaneamente.

Non contenta ho fatto le radiografie alla colonna cevicale e sono stati riscontrati forti fenomeni spondilosici di tutto il tratto esaminato, ridotti gli spazi intersomatici C4-C5 e C5-C6, perdita della fisiologica lordosi con rettilineizzazione del tratto, ma l'ortopedico dice che questo quadro radiologico non poteva scatenare una simile sintomatologia soprattutto per la presenza del vomito.

Non contemta ho fatto anche una una visita neurologica che risulta nella norma. Alla tac è stato riscontrato: il S.V. è nella linea mediana, appena più ampi gli spazi liquorali pericerebrali della volta; contenuto nucleo calcifico in intima contiguità con la teca interna; anche qui il neurologo dice che non ci sono problemi .

Soffro di colesterolo alto (infatti assumo il Provisacor 5 mg ogni giorno) e dall'eco-color-doppler fatto nel mese di luglio 2007 risulta la presenza a livello della biforcazione sx e dell’origine dell’ICA di una piccola placca fibro-calcifica, a superficie liscia, che determina una riduzione del lume vasale del 25% circa; inoltre piccole placche fibrolitiche alla biforcazione ds di scarso rilievo emodinamico, e A.A. vertebrali con patterns di flusso conservati, bilateralmente. A questo esame nessun medico ha dato importanza per le vertigini.

Resta di fatto che sono passati quasi 20 giorni dall'esordio della sintomatologia e i sintomi si sono attenuati ma non ancora scomparsi completamente, infatti ho tutt’ora degli sbandamenti quando giro la testa a dx o a sx, non vomito più ma mi è rimasto un senso di nausea e a volte mi capita improvvisamente si avere una sudorazione profusa, il che mi rende impossibilitata nell'effettuare le normali attività quotidiane.

COSA POSSO FARE? Tutto questo per me è davvero fastidioso per non dire invalidante e mi fa preoccupare molto. Se mai riuscirò a risolvere il problema, mi potrà accadere di nuovo?
Grazie per la pazienza.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.6k 1.2k
Prendendo per buona la diagnosi di vertigine posizionale benigna, occorre, a volte, che si sottoponga piu' di una volta alle manovre riabilitanti. Di solito, si associa anche una terapia farmacologica per il microcircolo. Si rivolga, pertanto, al Servizio di vestibologia dell'ospedle della sua città. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie per la Sua risposta.