Lo gnatologo suggerisce il bite come possibile terapia

Buongiorno ,
avrei bisogno di un parere rispetto al rapporto fra acufene pulsatile e articolazione TM, sinistra. Provo a fare brevemente un quadro per poi arrivare alla mia domanda.
Da novembre 2017 (ho 44 anni) soffro, dopo un forte raffreddore con chiusura totale notturna del naso, di quello che credo si debba definire un acufene pulsatile, tipo mantice, all'orecchio sinistro. Pensando di avere catarro residuo sono andata dall'otorino ma le cure non hanno sortito effetto. Esame acustico e impedenziometria dicono che le mie orecchie sono perfette (scongiurata la prima diagnosi di insufficienza tubarica). Dopo 3 mesi devo dire che il disturbo si è attenuato, ma è sempre chiaramente presente, per cui sono andata da uno gnatologo, su suggerimento dell'otorino, che mi ha riscontrato un disordine temporo mandibolare di cui, per altro, ero già consapevole perchè in passato un amico dentista mi fece notare lo schiacciamento dell'articolazione, visibile da una panoramica, e mi fece fare un paio di esercizi che tradivano l'andare in crisi del mio sistema muscolare con i denti serrati. Il disordine consta di uno sbilanciamento (non grave) destra/sinistra e sopra/sotto nella masticazione, emerso dalla elettromiografia. Anche la chiusura dei denti pare non sia perfetta. Nel frattempo sto lavorando sulla correzione della mia grave miopia e di un leggerissimo problema di convergenza dei miei occhi (ciò perchè un' osteopata che ho nel frattempo consultato mi ha detto che l'unica cosa fuori posto in me sembrava l'orbita sinistra).I rialzi del possibile bite comunque abbiamo riscontrato che non influenzano la visione. Lo gnatologo suggerisce il bite come possibile terapia per l'acufene.
Ora, il mio dubbio è il seguente (dubbio al quale che lo gnatologo non mi sembra fornire risposte): la diagnosi di una infiammazione del nervo dovuta al malfunzionamento/schiacciamento dell'articolazione temporo mandibolare che genererebbe ciò che io percepisco come rumore (o comunque la diagnosi che punta sul disordine TM) è compatibile con il fatto che il mio disturbo diventi più forte quando, ad esempio, mi piego per allacciarmi le scarpe (lì da pulsatile sembra diventare quasi continua), o comunque subito dopo un movimento, con il fatto che al mattino sia meno evidente e che si moduli nettamente con la compensazione? Questi elementi mi fanno dubitare, forse sbagliando, che la TM c'entri qualcosa, stante il fatto che comunque non funzioni a dovere.
Vi ringrazio tantissimo anticipatamente se poteste darmi un parere.
Grazie ancora
Licia
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, "mi ha riscontrato un disordine temporo mandibolare di cui, per altro, ero già consapevole..."
Questa mi sembra la parte più importante del suo racconto.
La disfunzione dell'ATM c'è e va trattata, anche come possibile causa dell'acufene.
Gli altri aspetti descritti non mi sembrano particolarmente influenti. Un altro aspetto importante è che l'acufene , considerato "la tomba dell'Otorinolaringoiatria" le dà ben poche probabilità di successi con altri trattamenti.
Legga l'articolo che si apre con questi link e veda se si riconosce nei problemi descritti.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Grazie mille, dottore. A questo punto tenterò. Onestamente non mi riconosco nella sintomatologia associata indicata nell'articolo.
Mi sembra di capire tuttavia, da ciò che mi scrive, che la variazione molto sensibile in fase di spinta e rilascio nella compensazione e l'acuirsi con un movimento brusco, tipo flettersi e risalire, non siano incisivi a fini diagnostici...
Secondo lei non è il caso di fare altri esami quindi, non so che rilevino il posizionamento di vasi sanguigni o altri aspetti legati all'orecchio?
Grazie ancora
[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Sono dentista, e affronto il problema dal mio punto di vista, SE l'esame clinico mi suggerisce un possibile causa di origine occlusale. Altra diagnostica non sarei in grado di valutare. Eventualmente ponga questo quesito allo specialista che la segue.
Cordiali saluti ed auguri
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