Ipoacusia e acufene

Gentili dottori, avrei bisogno di un vostro consiglio sulla mia situazione. Un giorno mi sono svegliato con un fischio all’orecchio sinistro e mi sono accorto che l’udito si era ridotto notevolmente, sempre allo stesso orecchio. Godendo di buona salute in generale ero convinto che si trattasse di un semplice tappo di cerume. Mi rivolgo al primo otorino che capita che mi da l’appuntamento per il giorno dopo. La visita non ha rilevato alcun tappo, mi ha sottoposto all’esame audiologico che ha rilevato un “deficit monosensoriale zonale sin.” Mi ha dato un grafico dove da un lato c’è la scala della “perdita in decibel” e dall’altra la “frequenza Hz”. L’orecchio destro si mantiene sempre sui 20 della perdita in decibel, mentre il sinistro arriva al punto 70 di perdita in decibel e 8.000 Hz. La diagnosi finale è stata di “ipoacusia sn e acufene sn”.
Mi ha prescritto l’esame A.B.R. e nel frattempo un integratore chiemato“Panarten” che ho terminato in 20 giorni. Ho fatto l’ABR ma non ha dato risultati, l’esito è stato “Per stimolazione in AU sinistro si ottiene un potenziale con latenze assolute nella norma; lievemente aumentata la latenza interpico I-III e I-V con normalità della latenza III-V.
Ora l’otorino mi ha prescritto una risonanza magnetica. Quello che sospetta è che si tratti di un infarto dell’orecchio, ma ha detto che la cura me la darà solo quando avrò ternato l’iter degli esami. Solo che qua si tratta di far trascorrere mesi senza una cura vera e propria e nel frattempo sia l’acufene sia il calo dell’udito sta peggiorando. Non si potrebbe effettuare una cura subito. Vi chiedo: è giusto lasciar passare tanti mesi prima di curare l’infarto dell’orecchio? Così il danno non si consolida? Sto chiedendo un secondo parere ad un altro otorino ma l’appuntamento Preciso che non sono mai stato soggetto a forti rumori e il mio medico di base ha detto che non ha le competenze per pronunciarsi su un medico specialista
Grazie
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Dr. Simone Spagliardi Otorinolaringoiatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 221 10
Buonasera,
mi sembra che la diagnosi sia obiettivamente ben orientata su un’ipoacusia improvvisa. Solitamente questa patologia può essere di natura vascolare o infettiva; a seconda del paziente e delle sue patologie prenderà corpo la prima piuttosto che la seconda ipotesi diagnostica. Come correttamente indicato dal Collega, la RM è indispensabile per valutare l’integrità del nervo acustico del lato interessato, in tutto il suo decorso. Non sono completamente d’accordo però sull’attendere l’esito della RM prima di impostare una terapia, viste anche le tempistiche; consiglierei un secondo consulto.
Cordialmente,

Dr. Simone Spagliardi

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