Streptococco e resistenza batterica

Buongiorno gentili Dottori, Vi contatto perché il giorno 7/03, dopo3 giorni di forte mal di gola, ho eseguito il test rapido per la ricerca dello streptococco che ha dato esito positivo per cui il mio curante mi ha prescritto Clavulin nella seguente posologia: 1 compressa ogni 8 ore, la terza dose dimezzata a mezza compressa, quindi in totale 2500 mg di principio attivo al giorno per un totale di 6 giorni.
Io seppur un po' titubante nello schema da seguire ho iniziato la cura e dopo un paio di giorni di apparente miglioramento sono tornata ad avere molto mal di gola, linfonodo a sx ingrossato e stanchezza assolutamente invalidante (al mattino faccio davvero tanta fatica ad alzarmi).
Premetto che in passato ho sofferto più volte di infezione da streptococco bega (parliamo di qualche anno fa) ma con l'inizio della terapia antibiotica miglioravo rapidamente.
Da Lunedì 12 Marzo sto assumendo una compressa intera al posto della 1/2, dopo aver contattato il medico che mi ha detto di procedere, ma ad oggi sto ancora molto male.
Pertanto Vi chiedo se è plausibile che il dosaggio dimezzato dell'ultima dose giornaliera possa aver in qualche modo instaurato una qualche resistenza batterica e com'è più corretto procedere a questo punto.
Se continuare la terapia con 1 compressa ogni 8 ore o se è preferibile modificare antibiotico.
Inoltre Vi segnalo che in quest'ultimo periodo la mia salute è drasticamente peggiorata, da Novembre mi sono ammalata 6 volte, sono sempre molto stanca, pallida, mi sembra di non essere più la stessa.
Forse in questo può influire il fatto che allatto? La mia bimba è svezzata per cui sono circa 3 le poppate giornaliere.
Vi ringrazio del tempo che mi vorrete dedicare e Vi auguro una buona giornata.
Sara