Strafilococco aureo e rinoplastica
E' da più di un anno che soffro di mal di gola/faringite ricorrente, con annesso dolore al cavo uditivo (che tra l'altro mi ha lasciato un leggero "fischio" all'orecchio destro, presente tutt'oggi).
L'esito di un tampone faringeo effettuato circa 8 mesi fa indicava la presenza di strafilococco aureo.
Dopo due terapie antibiotiche il problema si è ripresentato, quindi su suggerimento di un otorinolaringoiatra ho iniziato ad assumere Bactoblis (all'incirca da agosto). Devo dire che queste pillole sono state molto utili, infatti per circa 5/6 mesi sono stata bene.
Ultimamente, nonostate stia ancora assumendo Bactoblis, il problema si è ripresentato in forma "ridotta": il solito bruciore/fastidio nel tratto finale della gola (senza però presenza di febbre o di mal di orecchie). Due giorni fa ho effettuato un nuovo tampone faringeo e ora sto attendendo i risultati.
La mia domanda è: la situazione descritta potrebbe essere un impedimento per un intervento di rinoplastica (estetica) a cui dovrei sottopormi a breve?
Non vorrei doverlo rimandare per un problema che è diventato praticamente "cronico".
L'esito di un tampone faringeo effettuato circa 8 mesi fa indicava la presenza di strafilococco aureo.
Dopo due terapie antibiotiche il problema si è ripresentato, quindi su suggerimento di un otorinolaringoiatra ho iniziato ad assumere Bactoblis (all'incirca da agosto). Devo dire che queste pillole sono state molto utili, infatti per circa 5/6 mesi sono stata bene.
Ultimamente, nonostate stia ancora assumendo Bactoblis, il problema si è ripresentato in forma "ridotta": il solito bruciore/fastidio nel tratto finale della gola (senza però presenza di febbre o di mal di orecchie). Due giorni fa ho effettuato un nuovo tampone faringeo e ora sto attendendo i risultati.
La mia domanda è: la situazione descritta potrebbe essere un impedimento per un intervento di rinoplastica (estetica) a cui dovrei sottopormi a breve?
Non vorrei doverlo rimandare per un problema che è diventato praticamente "cronico".
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Sicuramente, deve avvertire il Chirurgo di questa infezione in corso prima dell'intervento. Sarà questi a decidere se operare o meno in queste condizioni. Come ben puo' comprendere, è bene arrivare all'intervento privi di una infezione che potrebbe complicare il post operatorio.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#5]
Allora, riepilogando: se la risposta del tampone ha evidenziato la presenza del batterio in questione, è bene informarne il chirurgo. Per quanto riguarda gli acufeni, non c'è alcuna correlazione e problema al fine dell'intervento.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 31/01/2018.
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