Cinetosi
Gentilissimi dottori,
vi scrivo per chiedere informazioni in merito ad una patologia scoperta su internet della quale credo di esserne affetto. Purtroppo sin da piccolo soffrivo di mal d'auto, disturbo che accuso ancora oggi qualche volta se siedo come passeggero posteriore.
Il vero problema che sto riscontrando da qualche anno si manifesta quando viaggio in aereo o in nave. Il malessere consiste in offuscamento della vista, irrigidimento muscolare(una vera e propria paralisi parziale), eccessiva salivazione con successivo vomito che mi fa riprendere in parte annullando questi sintomi.
Diciamo che ho risolto in parte questo problema con l'assunzione di un farmaco dimenidrinato.
Volevo chiedervi se ci fossero cure per questa patologia e quali esami potrei fare per approfondire la problematica. Inoltre vorrei capire se rivolgermi ad un medico otorinolaringoiatra o ad un neurologo visto che ho letto che potrebbe interessare l'apparato propriocettivo.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
Poiché si vomita anche con la bocca, qualcosa può forse dire anche il dentista.
Per vomitare volontariamente si stimola il retrobocca con un dito: ebbene, anche stimolando il retrobocca con la lingua, quando questa si atteggi in posizione retrusa, per la posizione retrusa della mandibola in malocclusione, si può ottenere involontariamente lo stesso effetto, o meglio una tendenza ad avere nausee e a vomitare spesso, complici altre concause, alimentari, auto, barca, emozioni, come anche la contestuale presenza dei quadri patologici in qualche modo affini, come Emicrania, Reflusso Gastro Esofageo, Sindromi Vertiginose, che a loro volta possono per contro essere aggravati dalla concausa strutturale sfavorevole, vale a dire dalla malocclusione. Vedasi in proposito gli argomenti:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
La posizione retrusa della lingua si coniuga quasi sempre con una postura mandibolare sfavorevole, visto che la lingua ha un’importante inserzione sulla mandibola. Ne conseguono spesso schemi deglutitori atipici ( anche questi possono contribuire alla tendenza a vomitare) e respirazione orale. Quest’ultima porta il paziente a raffreddarsi spesso, e quindi a deglutire molto muco e a mangiare respirando con la bocca, deglutendo così molta aria, il che può contribuire a favorire la nausea e il vomito. In questo contesto si può inserire anche l’associazione tosse-vomito, spesso descritta.
La retrusione della lingua favorisce anche il russare notturno e l'insorgenza di episodi di apnea. Quando l'apnea si verifica, il tentativo di vincere l’ostruzione con uno sforzo inspiratorio determina una pressione negativa all'interno delle basse vie aeree. Questa, per vasi comunicanti, si trasmette all'esofago, potendosi così favorire episodi di Reflusso Gastro Esofageo (GER).
Prescindendo da Apnea e GER, ogni aumento delle resistenze delle alte vie respiratorie genera la necessità di aumentare, in fase inspiratoria, la pressione negativa nelle basse vie, per creare il gradiente pressorio che richiama l'aria dall'atmosfera ai polmoni: anche questa pressione negativa, nell’Apnea sale vertiginosamente, si trasmette per vasi comunicanti all'esofago, favorendo sia il GER che la tendenza a vomitare. Negli adulti nausea e vomito si associano spesso a episodi di vertigine più o meno frequenti o della durata di attimi, automaticamente attribuiti a "pressione bassa" (anche se mai misurata). Anzi, la letteratura scientifica spesso sottolinea il ruolo che nell’insorgenza di nausea e vomito assume l’apparato vestibolare , cioè quell’organello contenuto nell’Orecchio Interno che presiede al controllo della postura, e , in caso di sua disfunzione, è responsabile anche della vertigine. Quest’ultima è peraltro spesso favorita da disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), che alla malocclusione spesso di accompagnano, attraverso il conflitto che può instaurarsdi fra ATM e orecchio, .
Questi problemi possono a volte costituire un'area patologica dai confini incerti e dalle definizioni mediche chiare in dottrina, ma assai meno nella pratica quotidiana. Per i dentisti che si occupano di gnatologia, peraltro, la loro soluzione é un gradito, e non sempre marginale, risultato di contorno cui si assiste nell'intercettazione occlusale di questi casi con appositi dispositivi intraorali, ovviamente quando se ne riscontrino le indicazioni.
Le suggerirei pertanto l’opportunità di chiedere un consulto anche ad un dentista-gnatologo, esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare,e di rapporti fra questa e l’orecchio: non tutti i dentisti amano trattare questi problemi.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Grazie e buona giornata
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.