Antidolorifici dopo la tonsillectomia
Buongiorno,
mio fratello ha 11 anni e il prossimo mese sarà sottoposto all'intervento di tonsillectomia, cosa che mi terrorizza moltissimo dato che io ho avuto un'esperienza bruttissima. Ho 25 anni, ne avevo 14 anni quando mi hanno asportato le tonsille. L'operazione è stata fatta in anestesia generale e mi hanno lasciato a casa 2 gg. dopo. Il male che ho provato per più di una settimana era insopportabile. Un male indescrivibile! Le orecchie, la testa, la ferita, non riuscivo a deglutire assolutamente niente, la salivazione era abbondante, dovevo tenere l'asciugamano sotto la bocca per farla tamponare perché io non ero assolutamente in grado di deglutire niente. Insomma, dopo una settimana mi sveglio con il sangue fresco sul cuscino, usciva dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, ho vomitato il sangue coagulato, è venuta l'ambulanza a prendermi, dopo di che sono andata in coma . In poco più di due settimane avevo perso 14 chili!
La domanda che vorrei farvi, gentili medici, è: per quale motivo capitano le emorragie? Il medico che mi ha operato all'epoca non sapeva darci una risposta, diceva che emorragie capitano in 3% dei casi, ed io ero uno di quelli sfortunati. Ho il terrore che a mio fratello possa capitare una cosa del genere, e vorrei chiedervi se ci sono delle precauzioni da prendere, degli esami da fare in più di quelli che si fanno di solito, tanto per accertarsi che tutto sia a posto e quali antidolorifici aiutano effettivamente dopo l'operazione perché ricordo di aver sofferto come una bestia e non ero per niente una ragazzina esagerata o viziata che non riusciva a sopportare il dolore.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio cordialmente e vi auguro Buon Natale e Buone Feste!
Katerina
mio fratello ha 11 anni e il prossimo mese sarà sottoposto all'intervento di tonsillectomia, cosa che mi terrorizza moltissimo dato che io ho avuto un'esperienza bruttissima. Ho 25 anni, ne avevo 14 anni quando mi hanno asportato le tonsille. L'operazione è stata fatta in anestesia generale e mi hanno lasciato a casa 2 gg. dopo. Il male che ho provato per più di una settimana era insopportabile. Un male indescrivibile! Le orecchie, la testa, la ferita, non riuscivo a deglutire assolutamente niente, la salivazione era abbondante, dovevo tenere l'asciugamano sotto la bocca per farla tamponare perché io non ero assolutamente in grado di deglutire niente. Insomma, dopo una settimana mi sveglio con il sangue fresco sul cuscino, usciva dalle orecchie, dal naso, dalla bocca, ho vomitato il sangue coagulato, è venuta l'ambulanza a prendermi, dopo di che sono andata in coma . In poco più di due settimane avevo perso 14 chili!
La domanda che vorrei farvi, gentili medici, è: per quale motivo capitano le emorragie? Il medico che mi ha operato all'epoca non sapeva darci una risposta, diceva che emorragie capitano in 3% dei casi, ed io ero uno di quelli sfortunati. Ho il terrore che a mio fratello possa capitare una cosa del genere, e vorrei chiedervi se ci sono delle precauzioni da prendere, degli esami da fare in più di quelli che si fanno di solito, tanto per accertarsi che tutto sia a posto e quali antidolorifici aiutano effettivamente dopo l'operazione perché ricordo di aver sofferto come una bestia e non ero per niente una ragazzina esagerata o viziata che non riusciva a sopportare il dolore.
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio cordialmente e vi auguro Buon Natale e Buone Feste!
Katerina
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Gentile Signora, per prima cosa le raccomando di non trasmettere l'ansia e la preoccupazione a suo fratello! Deve arrivare al giorno dell'intervento con la massima serenità! E' vero, una delle complicanze dell'intervento di tonsillectomia puo' essere una eventuale emorragia nel post-operatorio. Comunque, si possono adottare delle tecniche chirurgiche che riducono al minimo i rischi. La tecnica cui mi riferisco è quella per dissezione con emostasi mediante elettrocoagulazione. Una volta, invece, si toglieva la tonsilla con uno specifico strumento e si metteva un punto di sutura che, spesso e volentieri, saltava, procurando l'emorragia. La terapia farmacologica che viene prescritta nel post-operatorio è costituita da antibiotici, antiemorragici, vitamina K, cortisone ed antidolorifici. Importante è non fare alcuno sforzo fisico nei 15 giorni successivi l'intervento: cio' per non avere un rialzo della pressione arteriosa. Per i primi due giorni, alimentazione liquida e fredda; nei successivi giorni puo' mangiare di tutto, tranne cose che possono graffiare la zona operata (crosta del pane, pizza, biscotti secchi, etc.). In bocca al lupo ed auguri di buon Natale
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.1k visite dal 25/12/2008.
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