Otalgia persistente

Chiedo nuovo consulto per dolore orecchio destro presente da quasi un anno, insorto dopo un viaggio nel sud-est asiatico e volo aereo che ha provocato barotrauma. Il dolore non è continuo, è una sorta di bruciore all'interno dell'orecchio; spesso è presente forte prurito nel condotto uditivo esterno. Con il passare dei mesi si sono ulteriormente ingrossati i linfonodi sottomandibolari e del collo (maggior asse 2 cm). Le analisi del sangue, ripetute recentemente, non evidenziano alcun problema (ed escludono mononucleosi e toxoplasmosi), il tampone è negativo. La visita otorinolaringoiatrica non ha evidenziato alcun problema. lo specialista in Ortognatodonzia ritiene poco probabile che si tratti di un disturbo a carico dell'articolazione temporo mandibolare. Eseguita TAC rocche che non evidenzia nulla di patologico. Battito cardiaco leggermente accelerato rispetto al normale.
Quali potrebbero essere le cause del dolore e della reattività dei linfonodi? Possibile pensare a un batterio tipo streptococco benché in assenza di dolore alla gola e febbre e con valori VES nella norma? Ringrazio fin d'ora.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, il fatto che il suo problema sia insorto per barotrauma durante un volo , (in una situazione di normalità non si potrebbe nemmeno pensare ad un barotrauma vero e proprio, giacchè immagino non volasse su un caccia o su un aereo acrobatico), mi farebbe pensare ad una situazione di insufficienza /disfunzione tubarica.
la Tuba (o Tromba di Eustachio) mette in comunicazione il retrobocca con l''orecchio medio (cassa timpanica), e serve ad aerarlo e a mantenere l’equilibrio pressorio fra le due superfici del timpano. Quando per vari motivi (ad esempio sbalzi di quota) l’equilibrio si altera, si ha una sensazione di “tappamento”: per risolverlo solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Tutte le condizioni patologiche che aumentano la produzione di muco e catarro (rinosinusite, tonsillite, otite ecc.) rendono più difficile il compito della tuba: di qui le terapie solitamente proposte.
Viene però trascurata spesso un'altra possibile componente del problema: la tuba può essere "intasata" anche perchè compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare.
Questa può provocare anche un traumatismo cronico sull'orecchio da parte del condilo mandibolare, come si può il più delle volte chiaramente apprezzare con la palpazione endoauricolare, infilando cioè i propri mignoli nelle orecchie e aprendo/chiudendo la bocca (immacino che a lei questa manovra può provocare dolore). Il continuo stimolo nocivo nei confronti dell'orecchio, che si ripropone ogni volta che l'individuo deglutisce, mastica o chiude comunque la bocca, può provocare il dolore (otalgia) che lei lamenta.
Può trovare qualche informazione utile in più sui rapporti fra ATM e orecchio nel mio sito internet.
Le consiglierei quindi di consultare anche, più che un ortodontista ("poco probabile" non esclude), un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio: non tutti ni dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:

https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html

e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la cortese e rapida risposta. In effetti concorda con lei l'otorinolaringoiatra che mi ha visitata recentemente e che suggerisce approfondimenti (RM e Rx) sull'articolazione temporo-mandibolare. Percorrerò questa strada sperando di arrivare finalmente a una diagnosi.
Entro questo quadro non capisco però la reattività dei linfonodi ...
ancora grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Questo argomento prevede in prima battuta, un approccio essenzialmente clinico (occhi e mani dell’operatore) . Approfondimenti diagnostici possono essere disposti dal curante , se il caso lo richiede: personalmente lo faccio molto raramente in casi molto gravi e particolari.
La RX è pressochè inutile, e la RM non dice quasi mai nulla di più di quanto , in mani esperte, si può diagnosticare clinicamente.
Cordiali saluti ed auguri.