Ingrossamento anomalo dei linfonodi
Gentilissimi medici,
desideriamo sottoporVi il problema di nostro figlio che ha 21 anni.
E’ da più di tre settimane che presenta un ingrossamento accentuato dei linfonodi (non dolenti) del collo (assenza di febbre).
E’ stato inizialmente visitato dal medico di famiglia che ha prescritto un terapia antibiotica per una settimana, senza però nessun risultato.
Risentito il medico curante, abbiamo provveduto a far eseguire un emocromo, il Monostet ed una ecografia alle parti molli del collo.
L’emocromo è risultato nella norma (di un individuo sano), il Monotest negativo e l’ecografia indicava:
un’adesi alla ghiandola sottomandibolare di S., separate tra loro, due immagini linfonodali del diametro di circa 17-20 cm ipoecogene discretamente vascolarizzate al color-doppler con ilo un po’ meno rappresentato. In sede controlaterale linfonodo simile del diametro di circa 15-20 cm .
A questo punto ci è stata suggerita una visita chirurgica che abbiamo fatto eseguire immediatamente sabato scorso 9 Marzo 2003. La diagnosi del chirurgo riscontrava un ingrossamento generalizzato dei linfonodi delle stazioni principali (oltre al collo, sotto le ascelle e all'inguine). Escludeva per il momento le patologie più gravi (tipo linfomi od infezioni gravi), potrebbe anche trattarsi del classico graffio di gatto anche se nostro figlio esclude questa ipotesi.
Consigliava quindi di attendere una decina di giorni e poi nel caso che le dimensioni dei linfonodi non regredissero di procedere con una biopsia.
Anche oggi abbiamo avuto una consulta con il medico curante ed un altro medico dell’ospedale ed entrambi, visto l’esito dell’emocromo escluderebbero le patologie gravi.
Ci hanno detto che potrebbe trattare di una forma influenzale senza particolari sintomi che però ha fatto ingrossare i linfonodi.
Ora stiamo attendendo i dieci giorni però siamo molto preoccupati di questa situazione ed anche nostro figlio manifesta la stessa preoccupazione.
Contiamo in una Vostra cortese consiglio e ringraziamo sin d’ora per la Vs. disponibilità.
I genitori
desideriamo sottoporVi il problema di nostro figlio che ha 21 anni.
E’ da più di tre settimane che presenta un ingrossamento accentuato dei linfonodi (non dolenti) del collo (assenza di febbre).
E’ stato inizialmente visitato dal medico di famiglia che ha prescritto un terapia antibiotica per una settimana, senza però nessun risultato.
Risentito il medico curante, abbiamo provveduto a far eseguire un emocromo, il Monostet ed una ecografia alle parti molli del collo.
L’emocromo è risultato nella norma (di un individuo sano), il Monotest negativo e l’ecografia indicava:
un’adesi alla ghiandola sottomandibolare di S., separate tra loro, due immagini linfonodali del diametro di circa 17-20 cm ipoecogene discretamente vascolarizzate al color-doppler con ilo un po’ meno rappresentato. In sede controlaterale linfonodo simile del diametro di circa 15-20 cm .
A questo punto ci è stata suggerita una visita chirurgica che abbiamo fatto eseguire immediatamente sabato scorso 9 Marzo 2003. La diagnosi del chirurgo riscontrava un ingrossamento generalizzato dei linfonodi delle stazioni principali (oltre al collo, sotto le ascelle e all'inguine). Escludeva per il momento le patologie più gravi (tipo linfomi od infezioni gravi), potrebbe anche trattarsi del classico graffio di gatto anche se nostro figlio esclude questa ipotesi.
Consigliava quindi di attendere una decina di giorni e poi nel caso che le dimensioni dei linfonodi non regredissero di procedere con una biopsia.
Anche oggi abbiamo avuto una consulta con il medico curante ed un altro medico dell’ospedale ed entrambi, visto l’esito dell’emocromo escluderebbero le patologie gravi.
Ci hanno detto che potrebbe trattare di una forma influenzale senza particolari sintomi che però ha fatto ingrossare i linfonodi.
Ora stiamo attendendo i dieci giorni però siamo molto preoccupati di questa situazione ed anche nostro figlio manifesta la stessa preoccupazione.
Contiamo in una Vostra cortese consiglio e ringraziamo sin d’ora per la Vs. disponibilità.
I genitori
[#1]
Ha fatto eseguire innanzitutto una panendoscopia delle vie aereo-digestive superiori? Se questa risulterà negativa sarà corretta l'indicazione ad una biopsia linfonodale (meglio al collo). Se questa risulta negativa, oltre ad una ripetizione di biopsia linfonodale in altra sede, consiglierei una biopsia sternale. Gli esami ematochimici vanno ripetuti ed approfonditi da un ematologo
Domenico Cifarelli
Otorinolaringoiatra
Allergologo
[#3]
Ex utente
Gent.mo Dr. Domenico Cifarelli,
leggo ora le sue risposte e la ringrazio per la collaborazione. E' passato un po di tempo dalla segnalazione e la informo che gradualmente l'infiammazione si è allentata. Persiste comunque un ingrossamento dei linfonodi percettibile. Ns. figlio non riterrebbe opportuno effettuare delle analisi di controverifica da noi suggerite (ha letto anche le sue risposte). Le chiedo se dobbiamo insistere su un controllo appropriato. La ringrazio per la disponibilità e la saluto cordialmente.
Roberto Morgan
leggo ora le sue risposte e la ringrazio per la collaborazione. E' passato un po di tempo dalla segnalazione e la informo che gradualmente l'infiammazione si è allentata. Persiste comunque un ingrossamento dei linfonodi percettibile. Ns. figlio non riterrebbe opportuno effettuare delle analisi di controverifica da noi suggerite (ha letto anche le sue risposte). Le chiedo se dobbiamo insistere su un controllo appropriato. La ringrazio per la disponibilità e la saluto cordialmente.
Roberto Morgan
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 39.2k visite dal 11/03/2003.
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