Il tutto sia riconducibile ad una sindrome cervicale
Un deficit vestibolare in totale assenza di lesioni sia periferiche che centrali, può essere pregressso ad un colpo di frusta?
Dalla serie di esami effettuati, mi è stato diagnosticato un deficit vestibolare, ma in sede legale mi viene contestato per le ragioni sopra citate. Si sostiene che il tutto sia riconducibile ad una sindrome cervicale.
Non avendo mai sofferto di simili disturbi prima dell'espisodio in cui sono rimasto tamponato, mi chiedo come sia possibile da parte del Ctu sostenere l'esatto contrario.
Dalla serie di esami effettuati, mi è stato diagnosticato un deficit vestibolare, ma in sede legale mi viene contestato per le ragioni sopra citate. Si sostiene che il tutto sia riconducibile ad una sindrome cervicale.
Non avendo mai sofferto di simili disturbi prima dell'espisodio in cui sono rimasto tamponato, mi chiedo come sia possibile da parte del Ctu sostenere l'esatto contrario.
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Un colpo di frusta puo' determinare un deficit vestibolare per distorsione del rachide cervicale. Un problema alla colonna cervicale pregresso puo' evidenziarsi da una indagine radiologica, ma è difficile che sussista alla sua età. Le consiglio, quindi, di mettersi nelle mani di uno Specialista della Sua città', meglio se ospedaliero. La certificazione che le verrà rilasciata dovrà essere valutata da un Medico Legale che affiancherà il suo Avvocato. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
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Ex utente
Sono attualmente in causa, ma il Ctu afferma che il deficit vestibolare sia pregresso al colpo di frusta, in quanto a suo avviso non sussistono lesioni sia periferiche che centrali e quindi era già presente. Secondo la loro logica, senza lesioni il danno è imputabile a prima del tamponamento. Non sono un medico, ma mi chiedo come possa essere plausibile che potessi soffrire prima di simili disturbi all'equilibrio, considerato che invece precedentemente non ne ho mai avuto alcun sintomo.
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Sono d'accordo con lei! Sarebbe utile, quindi, una certificazione di uno Specialista di una Struttura Pubblica; utile anche una certificazione del suo Medico di Famiglia che lei, prima dell'incidente, non soffriva di problemi labirintici, nè di cervicale e che non assumeva alcuna terapia. Fondamentale l'assistenza di un Medico Legale di parte. Cari saluti
[#4]
Ex utente
Il Ctu afferma che le lesioni a livello vestibolare e cerebellare sia riconducibili ad un precedente trauma cranico commotivo (essendo il sottoscritto caduto accidentalmente da una scala battendo la nuca). Sostengono che l'epidosio mi abbia cagionato residui cicatriziali, che possono avere indotto modificazioni sul sistema vestibolare.
Ricordo molto bene che in quell'infortunio ero rimasto a riposo una ventina di giorni ed avevo ripreso il mio lavoro senza accusare il minimo disturbo vertiginoso o all'equilibrio.
Il Ctu ha ritenuto pertanto che la presenza di iporeflettività vestibolare unilaterale destra, non sia direttamente riconducibile all'evento del colpo di frusta, ma che fosse invece preesistente, precisando, inoltre, che non è sostenibile l'ipotesi di un danno vestibolare conseguente all'evento lesivo in quanto: "gli esami strumentali eseguiti (Rmn e Tac delle rocche petrose) hanno dimostrato l'assenza di un danno vestibolare centrale o periferico; i dati clinici-semeiologici depongono per un disturbo dell'equilibrio meglio classificabile come dizziness, indicativo di una patologia multifattoriale, di verosimile natura extravestibolare, preesistente all'evento lesivo denunciato".
Putroppo la sentenza del giudice sta per essere emessa. Il mio medico di parte non ha presentato rilievi o obiezioni.
Quindi è quasi certo che non troverò ragione per i miei disturbi. Mi verrà riconosociuta una sindrome cervicale con modesta limitazione algica dei movimenti del collo, valutabile con un danno biologico del 3%.
Mi chiedo comunque se un deficit vestibolare in assenza di lesioni, sia possibile attribuirlo ad un evento pregresso, perchè ribadisco di non avere mai sofferto di questi problemi prima del tamponamento.
Ricordo molto bene che in quell'infortunio ero rimasto a riposo una ventina di giorni ed avevo ripreso il mio lavoro senza accusare il minimo disturbo vertiginoso o all'equilibrio.
Il Ctu ha ritenuto pertanto che la presenza di iporeflettività vestibolare unilaterale destra, non sia direttamente riconducibile all'evento del colpo di frusta, ma che fosse invece preesistente, precisando, inoltre, che non è sostenibile l'ipotesi di un danno vestibolare conseguente all'evento lesivo in quanto: "gli esami strumentali eseguiti (Rmn e Tac delle rocche petrose) hanno dimostrato l'assenza di un danno vestibolare centrale o periferico; i dati clinici-semeiologici depongono per un disturbo dell'equilibrio meglio classificabile come dizziness, indicativo di una patologia multifattoriale, di verosimile natura extravestibolare, preesistente all'evento lesivo denunciato".
Putroppo la sentenza del giudice sta per essere emessa. Il mio medico di parte non ha presentato rilievi o obiezioni.
Quindi è quasi certo che non troverò ragione per i miei disturbi. Mi verrà riconosociuta una sindrome cervicale con modesta limitazione algica dei movimenti del collo, valutabile con un danno biologico del 3%.
Mi chiedo comunque se un deficit vestibolare in assenza di lesioni, sia possibile attribuirlo ad un evento pregresso, perchè ribadisco di non avere mai sofferto di questi problemi prima del tamponamento.
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Onestamente, le cose prendono un'altra piega. Certo è che l'Avvocato, prima di iniziare una causa, avrebbe dovuto prima consultare in merito uno Specialista otorinolaringoiatra, un Neurologo, un Ortopedico ed un Medico Legale che doveva tirare le fila. Ormai, mi sembra che sia tardi per risolvere il problema. Non so cosa altro dirle. Non ha , per caso, ancora una cartella clinica, degli esami fatti in occasione dell'avvenuto trauma cranico ?
[#6]
Ex utente
Ero stato ricoverato in ospedale in osservazione un paio di giorni.
La diagnosi di dimissione riportava: "trauma cranico commotivo, trauma contusivo dorsale".
Nell'iter diagnostico sono stati eseguiti esami ematochimici di routine: nei limiti; Ecg: nei limiti, Tac cranio che ha evidenziato "area di netta ipodensità in regione frontale destra di aspetto liquorale a cui si associa asimmetria dei ventricoli omolaterali, non lesioni emorragiche attualmente riscontrabili"; Rx rachide in toto, cranio, spalle, scapole e bacino: non fratture; Ecografia addome superiore: non lesioni traumatiche a carico dei parenchimi; Rx torace: polmone a parete, non focolai, non fratture costali; Valutazione del consulente rianimatore, neurochirurgo e neurologo: paziente vigile ed orientato, la cisti leptomeningea evidenziata alla Tac non ha correlazione con l'evento traumatico.
Mi veniva prescritto un adeguato periodo di riposo, evitando attività fisiche pesanti.
Tutto questo è accaduto nel novembre del 2000 a seguito di una caduta accidentale da una scala mentre ero al lavoro.
L'incidente stradale in itinere che mi ha provocato il trauma distorsivo ed i conseguenti problemi all'equilibrio risale invece al 2004.
Al pronto soccorso lamentavo cervicalgia con vertigini fugaci. Non pdc.
La diagnosi è stata: distorsione cervicale con contrattura netta. Mi era stato applicato un collare cervicale.
A fronte dei continui disturbi mi ero recato da un Otorinolaringoiatra, il quale, mi diagnosticò un deficit vestibolare periferico.
Anche se ormai la causa che ho intrapreso è giunta al termine, qualsiasi suggerimento è sicuramente bene accetto.
La diagnosi di dimissione riportava: "trauma cranico commotivo, trauma contusivo dorsale".
Nell'iter diagnostico sono stati eseguiti esami ematochimici di routine: nei limiti; Ecg: nei limiti, Tac cranio che ha evidenziato "area di netta ipodensità in regione frontale destra di aspetto liquorale a cui si associa asimmetria dei ventricoli omolaterali, non lesioni emorragiche attualmente riscontrabili"; Rx rachide in toto, cranio, spalle, scapole e bacino: non fratture; Ecografia addome superiore: non lesioni traumatiche a carico dei parenchimi; Rx torace: polmone a parete, non focolai, non fratture costali; Valutazione del consulente rianimatore, neurochirurgo e neurologo: paziente vigile ed orientato, la cisti leptomeningea evidenziata alla Tac non ha correlazione con l'evento traumatico.
Mi veniva prescritto un adeguato periodo di riposo, evitando attività fisiche pesanti.
Tutto questo è accaduto nel novembre del 2000 a seguito di una caduta accidentale da una scala mentre ero al lavoro.
L'incidente stradale in itinere che mi ha provocato il trauma distorsivo ed i conseguenti problemi all'equilibrio risale invece al 2004.
Al pronto soccorso lamentavo cervicalgia con vertigini fugaci. Non pdc.
La diagnosi è stata: distorsione cervicale con contrattura netta. Mi era stato applicato un collare cervicale.
A fronte dei continui disturbi mi ero recato da un Otorinolaringoiatra, il quale, mi diagnosticò un deficit vestibolare periferico.
Anche se ormai la causa che ho intrapreso è giunta al termine, qualsiasi suggerimento è sicuramente bene accetto.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.3k visite dal 10/12/2008.
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