insufficienza tubarica: curabile?
Salve, scrivo per sapere se esiste una cura definitiva per l'insufficienza tubarica.
Ho scoperto di avere questo problema anni fa, quando presi l'aereo. Rimasi molto turbata da quel viaggio. Ho sentito fastidio e dolore acuto per buona parte del viaggio e quando scesi dall'aereo non riuscivo a sentire bene.
Un anno fa dovendo prendere nuovamente l'aereo ho fatto una visita da uno specialista nella speranza di poter risolvere il problema prima della partenza. Purtroppo così non è stato. Mi disse appunto che ho un'insufficienza tubarica e che avrei dovuto fare una rinofibroscopia. Mi consigliò anche di utilizzare un palloncino di cui però non ricordo il nome.
Vorrei sapere a cosa serve la rinofibroscopia, come e quando si utilizza il palloncino e se ci sono altre tecniche.
Dissi allo specialista che mi ero sottoposta ad un intervento di chirurgia maxillo facciale per un problema di maloccusione un paio di mesi prima (avevo una terza classe scheletrica con laterodeviazione) e lui mi rispose che probabilmente c'era un collegamento e forse non avrei avuto più certi fastidi. Purtroppo invece nell'ultimo viaggio ho sentito di nuovo fastidio e dolore, e anche nei giorni seguenti ho avuto dolori improvvisi.
Sono molto scoraggiata poiché l'idea di prendere di nuovo un aereo mi terrorizza.
Inoltre questi fastidi (anche se in forma minore) li avverto anche quando mi sposto in macchina o in treno per esempio da Milano a Como.
Possibile non ci sia una soluzione?
Ho scoperto di avere questo problema anni fa, quando presi l'aereo. Rimasi molto turbata da quel viaggio. Ho sentito fastidio e dolore acuto per buona parte del viaggio e quando scesi dall'aereo non riuscivo a sentire bene.
Un anno fa dovendo prendere nuovamente l'aereo ho fatto una visita da uno specialista nella speranza di poter risolvere il problema prima della partenza. Purtroppo così non è stato. Mi disse appunto che ho un'insufficienza tubarica e che avrei dovuto fare una rinofibroscopia. Mi consigliò anche di utilizzare un palloncino di cui però non ricordo il nome.
Vorrei sapere a cosa serve la rinofibroscopia, come e quando si utilizza il palloncino e se ci sono altre tecniche.
Dissi allo specialista che mi ero sottoposta ad un intervento di chirurgia maxillo facciale per un problema di maloccusione un paio di mesi prima (avevo una terza classe scheletrica con laterodeviazione) e lui mi rispose che probabilmente c'era un collegamento e forse non avrei avuto più certi fastidi. Purtroppo invece nell'ultimo viaggio ho sentito di nuovo fastidio e dolore, e anche nei giorni seguenti ho avuto dolori improvvisi.
Sono molto scoraggiata poiché l'idea di prendere di nuovo un aereo mi terrorizza.
Inoltre questi fastidi (anche se in forma minore) li avverto anche quando mi sposto in macchina o in treno per esempio da Milano a Como.
Possibile non ci sia una soluzione?
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Gentile Paziente,
la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell''equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta, in particolare quando improvvisi sbalzi di pressione (aereo, gallerie ecc.) dovrebbero essere facilmente compensati da una tuba ben funzionante.
" avevo una terza classe scheletrica con laterodeviazione.... probabilmente c'era un collegamento e forse non avrei avuto più certi fastidi": può essere accaduto il contrario, perché l'obiettivo di retrudere la mandibola per correggere la IIIa classe può aver dislocato ulteriormente il condilo.
Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio: non tutti ni dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito: forse potrà riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
la tuba può essere "intasata" non solo dal suo eccessivo contenuto di catarro, ma anche compressa dall'esterno: a volte siamo infatti di fronte anche ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malposizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell''equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta, in particolare quando improvvisi sbalzi di pressione (aereo, gallerie ecc.) dovrebbero essere facilmente compensati da una tuba ben funzionante.
" avevo una terza classe scheletrica con laterodeviazione.... probabilmente c'era un collegamento e forse non avrei avuto più certi fastidi": può essere accaduto il contrario, perché l'obiettivo di retrudere la mandibola per correggere la IIIa classe può aver dislocato ulteriormente il condilo.
Le consiglierei quindi di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e soprattutto nei rapporti fra ATM ed orecchio: non tutti ni dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito: forse potrà riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso.
Cordiali saluti ed auguri
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 30/07/2017.
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