Tracheite iper-reattiva atipica
buon giorno. nell'agosto 2007 ho iniziato ad avere - qualche giorno dopo che mia figlia di 18 anni aveva iniziato a presentare lo stesso disturbo - un problema alla trachea che nessun medico è riuscito chiaramente a diagnosticare e a curare. Riporto anche l'evoluzione del caso di mia figlia che può magari essere di aiuto nell'interpretazione del problema. Mia figlia ha presentato nella fase più acuta attacchi di broncospasmo, io invece di laringospasmo, in entrambe assenza di febbre. Poi tutte e due tosse secca, senza produzone di muco neanche con gli espettoranti. Prurito fortissimo in gola, il solo passaggio dell'aria nella respirazione produceva attacchi di tosse. I tentativi di cura sono stati: aereosol con clenil e fluibron, sciroppi fluidificanti (lisomucil) e anti-tosse (Seki, levotuss), spray (bornilene, locabiotal); mia figlia per curare gli attachi di tipo asmatico ha assunto Symbicort che hanno risolto gli attacchi di broncospasmo; effettuate poi le prove asmatiche è risultata negativa. Lei è guarita fortunatamente in modo spontaneo (poichè nessuna delle terapie citate ha prodotto, durante l'effettuazione, dei miglioramenti) ben 7 mesi dopo l'inizio del disturbo. Io invece non riesco ancora a guarire. C'è stata nella durata del disturbo una lenta evoluzione in senso migliorativo. Attualmente la situazione che presento è la seguente: la tosse è da tempo cessata, di recente anche il fastidioso prurito in gola, resta una sensazione di gola molto irritata, secca, che brucia, a volte avverto la presenza come di una crostina ferma che irrita e "gratta", effettuata la laringoscopia è risultata negativa, così pure la gastroscopia per ricercare eventuale reflusso. Provato ad assumere chetotifene e zirtec per rimuovere il prurito ma non ha giovato a nulla finchè tale sintomo non si è risolto - come detto - di recente in modo spontaneo. Ho tentato anche con acqua di Sirmione, ma nulla. Ad oggi sono passati 16 mesi e non sono ancora a posto. L'unica diagnosi fattami è quella di tracheite iper-reattiva atipica. Ma non riesco ad uscirne definitivamente. Ora pure il mio sistema nervoso ne sta risentendo. Ha qualche consiglio da darmi? La ringrazio vivamente.
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Cara Signora, forse, nel suo caso, sarebbe utile che si sottoponesse ad un tampone faringeo per la ricerca di germi e di miceti. Una volta in possesso del referto, mi puo' contattare per ulteriri pareri. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
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Utente
Egregio Dottore, La ringrazio cordialmente del Suo consiglio ed ho già passato al mio medico la richiesta di impegnativa per il tampone. Effettivamente nè io nè mia figlia abbiamo effettuato tale prova. Ho dimenticato di riportare nella cronistoria che mia figlia dopo ca. 1 mese dall'inizio del disturbo è stata trattata anche con antibiotici poichè doveva recarsi in viaggio studio in UK e il medico voleva prevenire l'insorgere di qualche complicazione. Neanche l'antibiotico ha comunque prodotto miglioramenti nella sintomatologia. La ricontatterò senz'altro con l'esito del tampone anche perchè il mio medico mi prospetta come prossimo step d'indagine una broncoscopia, esame che temo moltissimo e spero vivamente di evitare. Grazie ancora della Sua disponibilità.
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Utente
Egregio Dottore, buon giorno. Le riporto i risultati del tampone faringeo: streptococco B emol. gruppo A; stafilococco aureo; streptococco B-emol. gruppo C; streptococco B-emol. gruppo G; conclusioni: esame colturale negativo. Volevo farLe notare che all'atto del prelievo ho sentito che il tampone in gola ha centrato proprio il punto dove avverto i sintomi descritti, provocandomi un leggero dolore e pizzicore dovuto al contatto con il cottonfioc. La situazione resta peraltro immutata come gliela ho descritta nei precedenti messaggi. Resto in ansiosa attesa di un Suo cortese riscontro. Cordialmente.
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Gentile Signora, a questo punto, andando per esclusione, condivido quanto il Suo Medico di Famiglia le ha consigliato, ovvero una broncoscopia, magari integrata con un esame dell'espettorato.Utile anche una tac del torace. Speriamo di arrivare ad una diagnosi!
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Utente
Egregio Dottore, buon giorno e ben ritrovato.
Le anticipo il referto della broncoscopia:
Quote
Introduzione per via nasale. Tonsilla linguale bilateralmente ipertrofica (foto). Corde vocali simmetriche, mobili. Trachea pervia, mobile, rettilinea. Carena sottile mobile. Bronchi pervi e mobili nei settori endoscopicamente esplorabili. Speroni sottili.
Broncoaspirato per citologia.
CONCLUSIONI:
Quadro endoscopico nella norma. Si consiglia controllo ORL.
UNQUOTE
Il referto del broncoaspitato sarà pronto a fine mese.
Attendo con ansia Suoi commenti e La ringrazio cordialmente.
Le anticipo il referto della broncoscopia:
Quote
Introduzione per via nasale. Tonsilla linguale bilateralmente ipertrofica (foto). Corde vocali simmetriche, mobili. Trachea pervia, mobile, rettilinea. Carena sottile mobile. Bronchi pervi e mobili nei settori endoscopicamente esplorabili. Speroni sottili.
Broncoaspirato per citologia.
CONCLUSIONI:
Quadro endoscopico nella norma. Si consiglia controllo ORL.
UNQUOTE
Il referto del broncoaspitato sarà pronto a fine mese.
Attendo con ansia Suoi commenti e La ringrazio cordialmente.
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L'esito della broncoscopia è risultato negativo e si rimanda ad un parere otorinolaringoiatrico. Condivido anch'io cio', anche perchè si deve trovare una causa e, quindi, una terapia per il suo problema. Purtroppo, a distanza, non posso aiutarla piu' di tanto. Si puo' rivolgere presso l'ambulatorio otorinolaringoiatrico dell'Ospedale universitario di Verona. Mi dia notizie
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Utente
Caro dottore, comincio a pensare che la "diagnosi" dell'otorino che interpellai l'estate scorsa sia l'ipotesi più valida: il problema si è in qualche modo somatizzato. Considerato l'esito negativo di tutti gli esami effettuati (grazie al Cielo!) credo che attenderò con pazienza che la sintomatologia regredisca totalmente in modo spontaneo. Come infatti Le avevo già spiegato, l'evoluzione della storia fortunatamente - anche se con una lentezza incredibile - tende continuamente al miglioramento. Aspetterò quindi con pazienza che la Provvidenza faccia il suo corso, confortata dalla certezza di non essere affetta da alcuna patologia specifica. Riconosco che dal punto di vista scientifico una tale interpretazione possa essere discutibile e che per ogni effetto si voglia ricercarne la causa, ma ho imparato nel corso della vita che alle volte ci sono situazioni che non lasciano spazio a nessuna logica spiegazione ovvero a spiegazioni razionalmente dimostrabili e credo che questa storia ne sia un esempio. L'Uomo non ha accesso ad una totale Conoscenza degli eventi. La ringrazio di tutto cuore per l'assistenza fornitami e Le auguro tanta salute.
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Gentile Signora, la ringrazio sentitamente per le belle parole rivoltemi. E' vero, non sempre la Medicina è in grado di dare delle risposte. Nel suo caso, fortunatamente, non si tratta di una patologia grave ma solo fastidiosa. Sappia, comunque, che ci sono dei punti di riferimento forse piu' specializzati ove rivolgersi, fra i quali è quello da me indicato. Un sincero e cordiale augurio di pronta guarigione.
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Utente
Egr. Dottore, buon giorno e ben ritrovato!
Torno a Lei con delle novità in merito al mio caso: rassegnata al persistere del problema ho avuto l'opportunità di parlarne con un altro specialista OTL in occasione di una visita fatta ad un altro famigliare; questo medico ha inquadrato il mio problema definendolo "spina irritativa", disturbo di tipo cronico che interessa soggetti sensibili e per lo più allergici. Io infatti soffro fra l'altro di allergia primaverile ad alcuni pollini. Il disturbo di per sè risulta apparentemente "autonomo" ovvero non collegato alla pollinosi e generato comunque da quell'episodio acuto di circa 2 anni fa. Mi è stato detto che non esistono terapie specifiche per guarire: si può solo mantenere idratata la gola con inalazioni umidificanti ed eventualmente termali per lenire il disagio. Resto in attesa di Suoi cortesi commenti e colgo l'occasione per porgerLe i miei migliori auguri di Buona Pasqua.
Torno a Lei con delle novità in merito al mio caso: rassegnata al persistere del problema ho avuto l'opportunità di parlarne con un altro specialista OTL in occasione di una visita fatta ad un altro famigliare; questo medico ha inquadrato il mio problema definendolo "spina irritativa", disturbo di tipo cronico che interessa soggetti sensibili e per lo più allergici. Io infatti soffro fra l'altro di allergia primaverile ad alcuni pollini. Il disturbo di per sè risulta apparentemente "autonomo" ovvero non collegato alla pollinosi e generato comunque da quell'episodio acuto di circa 2 anni fa. Mi è stato detto che non esistono terapie specifiche per guarire: si può solo mantenere idratata la gola con inalazioni umidificanti ed eventualmente termali per lenire il disagio. Resto in attesa di Suoi cortesi commenti e colgo l'occasione per porgerLe i miei migliori auguri di Buona Pasqua.
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Gentile Signora, deve comprendere che non sono in grado, a distanza, di asserire o meno sulla validità della diagnosi a lei formulata. Per questo le avevo consigliato di rivolgersi presso l'ambulatorio otorinolaringoiatrico della sua città che, sicuramente, è uno dei Centri di fama nazionale in grado di poterla aiutare. Le auguro una buona Pasqua.
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Utente
Gentile dottore,
ad anni di distanza mi rifaccio viva per questo problema cronico poichè alfine sono giunta almeno ad una diagnosi. Si tratta di una ipertrofia della tonsilla linguale, che - come mi ha spiegato l'ennesimo otorino a cui mi sono rivolta - può verificarsi alle volte in soggetti tonsillectomizzati come me.
Ora si tratta di vedere se riusciamo a fare regredire questa ipertrofia: ho fatto una serie di aerosol con Ialoclean 1/die x 20 gg x 3 mesi e congiuntamente ho assunto Balance multiminerale 2 c/die x 40 gg. I risultati tuttavia sono scarsi. Escludendo un intervento chirurgico a cui non vorrei sottopormi, che altro si può fare?
La ringrazio cordialmente e La saluto.
ad anni di distanza mi rifaccio viva per questo problema cronico poichè alfine sono giunta almeno ad una diagnosi. Si tratta di una ipertrofia della tonsilla linguale, che - come mi ha spiegato l'ennesimo otorino a cui mi sono rivolta - può verificarsi alle volte in soggetti tonsillectomizzati come me.
Ora si tratta di vedere se riusciamo a fare regredire questa ipertrofia: ho fatto una serie di aerosol con Ialoclean 1/die x 20 gg x 3 mesi e congiuntamente ho assunto Balance multiminerale 2 c/die x 40 gg. I risultati tuttavia sono scarsi. Escludendo un intervento chirurgico a cui non vorrei sottopormi, che altro si può fare?
La ringrazio cordialmente e La saluto.
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Personalmente, non trovo appropriata la terapia che ha eseguito, se si tratta di una ipertrofia della tonsilla linguale. Come già le ho detto, purtroppo, da lontano, in mancanza di un esame clinico, non sono in grado di confermarle la diagnosi e, quindi, di suggerirle un rimedio. Escluderei la terapia chirurgica. Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 17.2k visite dal 26/11/2008.
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