Ipoacusia neurosensoriale pantonale bilaterale

Buonasera,
sono una ragazza di 25 anni.
Da circa 5 anni mi è stata diagnosticata un'ipoacusia neurosensoriale bilaterale.
Molto probabilmente iniziata già da piccola o comunque in età scolastica (difficoltà di comprensione quando l'insegnante parlava, difficoltà a capire la televisione). La causa è tuttora sconosciuta e i miei genitori non se n'erano mai accorti.
Riporto le diagnosi dopo varie visite dall' otorinolaringoiatra.
Nel 2003 la diagnosi era: MMTT opacate. Ipoacusia neuro-sensoriale bilaterale. Consiglio protesi acustica bilaterale
Nel 2006 diagnosi: Ipoacusia percettiva liv medio-grave. Consiglio protesi acustiche.
Sempre nel 2006 la diagnosi dell'audiogramma riportava: Ipoacusia neurosensoriale pantonale bilaterale.

La perdita parte da 10/30 db (bilateralmente) sulle frequenze 125-250 per poi arrivare a 40/60 db sulle frequenze 1000/2000 per aggravarsi poi fino a 70 db sulle frequenze da 4000 a 8000 (sempre bilateralmente).

Porto protesi acustiche da 4 anni che tuttavia pur avendo portato un beneficio, sono comunque limitative. Continuo a doverle regolare (senza molto successo) in quanto le difficoltà di comprensione si aggravano nel caso di lingue straniere (di cui comunque ho una buona conoscenza) e risultano ancora inefficaci nel caso qualcuno mi parli sottovoce oppure abbia una voce molto grave. E' come se percepissi solo "pezzi" di parole. Inoltre con l'apparecchio ho difficoltà a parlare al cellulare in quanto genera interferenze o anche al telefono (per il fischio che si sente anche solo appoggiando una mano). Soffro inoltre di acufemi .

Esistono diagnosi più accurate per capire dove sia il danno e se esistono dei farmaci per arginare il problema?
Un dottore mi consigliò un paio di anni fa OTOblot, che tuttora era ancora in via sperimentale. Avete un parere a riguardo?

Grazie anticipatamente.
[#1]
Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Gentile utente,
Le emissioni otoacustiche, se non ancora eseguite, potrebbero confermare la sede cocleare della ipoacusia. Allo stato purtroppo non esistono terapie farmacologiche per controllare il deficit uditivo.
L'otoblot potrebbe dare qualche informazione sulla eventuale causa della ipoacusia, così come lo studio della connessina (genetica?).
Quanto alla regolazione, non conosco il tipo di protesi utilizzato per cui ho difficoltà a darle indicazioni.
Un caro saluto.

Vincenzo Marcelli

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Marcelli,
La ringrazio per la sua cordiale risposta e le chiare spiegazioni.

Un'ultima domanda: nel caso l'Otoblot accertasse che nel mio caso si tratti di una sordità autoimmune, il trattamento corticosteroideo o immuno-soppressivo mediante metotrexate o citoxan sarebbero efficaci? Che benefici porterebbero?

Come protesi ho Music Pro Cic dell'Amplifon, tuttavia mi hanno detto che presto dovrò cambiare in quanto i contatti si stanno ossidati. E' a conoscenza di protesi di nuova generazione che possano evitare i problemi (interferenze, difficoltà comprensione altre lingue) che citavo la scorsa volta?

Grazie ancora
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Gentile utente,
la protesi in questione è sicuramente un ottimo prodotto ma NON ADATTA a Lei.
Per la sua ipoacusia deve utilizzare una tecnologia "open fitting" con ricevitore nel canale (tipo RIC: ne parli con i responsabili della filiale Amplifon di sua fiducia).
Se poi vogliamo esagerare, chieda del Pure 700: si tratta di una protesi con caratteristiche "open fitting" e ricevitore nel canale che però è dotata della teconologia tek; in pratica tramite bluetooth potrà ascoltare tramite le protesi i suoi mp3 preferiti...niente male, no?
Restando a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, la saluto affettuosamente.
PS: Ma non ha un audiologo che la segue? Chi è che sceglie o ha scelto il tipo di protesi che utilizza? E soprattutto, all'1.21.08 che fa ancora sveglia?
[#4]
Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Gentile utente,
la protesi in questione è sicuramente un ottimo prodotto ma NON ADATTA a Lei.
Per la sua ipoacusia deve utilizzare una tecnologia "open fitting" con ricevitore nel canale (tipo RIC: ne parli con i responsabili della filiale Amplifon di sua fiducia).
Se poi vogliamo esagerare, chieda del Pure 700: si tratta di una protesi con caratteristiche "open fitting" e ricevitore nel canale che però è dotata della teconologia tek; in pratica tramite bluetooth potrà ascoltare tramite le protesi i suoi mp3 preferiti...niente male, no?
Restando a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, la saluto affettuosamente.
PS: Ma non ha un audiologo che la segue? Chi è che sceglie o ha scelto il tipo di protesi che utilizza? E soprattutto, all'1.21.08 che fa ancora sveglia?
[#5]
Utente
Utente
Gentile Dr. Marcelli,

grazie per le risposte e i consigli.

Non ho un audiologo che mi segue, mi hanno solo detto che devo fare l'esame audiometrico ogni anno per controllare che l'ipoacusia non peggiori.
Il tipo di protesi la decise l'audioprotesista dell'Amplifon dove mi rivolsi.

Posso chiederLe come mai una protesi con tecnologia "open fitting" sarebbe nel mio caso migliore? Per l'eliminazione del feebback acustico e del senso di occlusione o per altro?

Cordiali saluti.

p.s. L'1 e 21 di notte è un orario "normale" per una studentessa che sta scrivendo la sua tesi di laurea :)


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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Il motivo dell'open fitting è da ricercare nelle caratteristiche della sua ipoacusia. La conservazione dei toni gravi richiede infatti che il condotto sia libero per evitare che la sua occlusione amplifichi eccessivamente proprio tali frequenze. Il feedback o effetto Larsen nel caso della sua ipoacusia non dovrebbe mai verificarsi: è un fenomeno tipico infatti delle ipoacusie molto profonde per le quali è necessaria una grande potenza; un auricolare non perfetto innescherebbe il fenomeno.In definitiva l'effetto Larsen nel suo caso sarebbe indice di un auricolare non perfetto.

PS: OK, mssaggio ricevuto. In bocca al lupo.
[#7]
Utente
Utente
Grazie ancora delle delucidazioni e buona serata
[#8]
Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Altrettanto