Vertigine parossistica posizionale
Buonasera, sono una ragazza di 16 anni e soffro da circa un anno e mezzo di vertigini. Tutto è cominciato come già detto circa un anno e mezzo fa con fortissime crisi vertiginose quando mi rigiravo nel letto, con forte nistagmo. Da quel momento in poi ho continuato ad avere mal di testa e senso di sbandamento nei giorni seguenti fino a quando sono andata al pronto soccorso per i forti giramenti di testa e l'otorino di turno dopo una visita accurata, mi ha indirizzato da un neurologo perché secondo lui a livello dell'orecchio non c'era niente. La seguente visita neurologica con risonanza magnetica (limitata da artefatti) non ha riscontrato nulla. Alla fine mi sono rivolta ad un altro otorino che dalla descrizione dei miei sintomi e da varie manovre mi ha diagnosticato la vertigine parossistica posizionale benigna del canale posteriore destro. Dopo le manovre liberatorie mi sentivo meglio ma ormai è quasi un anno e mezzo che le crisi vertiginose vanno e vengono e continuo a provare, alcuni giorni di più altri di meno, un senso di instabilità e acufene soprattutto nell'orecchio destro, inoltre ogni tanto quando guardo un oggetto ho la sensazione di vedere l'oggetto che oscilla lievemente. Dopo aver rifatto una seconda risonanza magnetica ,che evidenziava sinusite, esame audiometrico e impedensometrico che non evidenziavano niente, l'otorino ha detto che visti i miei bassi livelli di vitamina D dovevo prendere degli integratori perché con il valore basso di questa vitamina non sarei potuta guarire. Nei 7-8 mesi seguenti alla visita ho avuto numerose recidive sia a livello dell'orecchio destro che a livello del sinistro, sempre curate con le manovre liberatorie. Ora ho la vitamina D a circa 60 ma continuo ad avvertire i sintomi già descritti senza grandi miglioramenti, però sento di persone che impiegano molto meno a curare questa malattia, vorrei sapere un parere in merito a tutto ciò.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Gentile Paziente, Poiché ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare nemmeno il ruolo che nella vertigine e nella cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva", denominazione da molto tempo cancellata, e che, quindi, non dovrebbe più essere impiegata per non generare confusioni.
Può avere qualche notizia in più sui rapporti fra cefalea e Articolazione Temporo Mandibolare aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/cefalea-emicrania/
Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
Anche nel suo caso , pertanto, in presenza di questi due sintomi ribelli alle terapie, le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM): non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva", denominazione da molto tempo cancellata, e che, quindi, non dovrebbe più essere impiegata per non generare confusioni.
Può avere qualche notizia in più sui rapporti fra cefalea e Articolazione Temporo Mandibolare aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/cefalea-emicrania/
Le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
Anche nel suo caso , pertanto, in presenza di questi due sintomi ribelli alle terapie, le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi delle Articolazioni Temporo Mandibolari (ATM): non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 17/03/2017.
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