Sto diventando sordo e con acufeni
Gentili Dottori,
Sono un ragazzo di 24 anni che da circa 11 mesi sta passando un inferno, e tuttora non ne vedo via d'uscita.
Cercherò di essere il più completo possibile nella descrizione dei miei sintomi.
Premetto che:
Ho avuto nel corso degli anni problemi riguardanti la formazione di tappi cerume in particolare nell'orecchio dx.
Da adolescente ho sempre ascoltato musica ad alto volume nelle cuffie, talvolta per lunghi periodi, ma in generale non ho mai avuto problemi.
Dormo da circa tre anni sul divano in una posizione prona con la faccia rialzata dal bracciolo e faccia 'schiacciata' verso un lato.
Bevo molta poca acqua in generale.
Sono un fumatore; fino a settembre stavo sulle 4-5 al giorno, ora sono sulle 15 purtroppo.
Partiamo da Marzo2016.
Inizio a sentire un ovattamento all'orecchio dx, al mattino lo sento fischiare/frusciare di tanto in tanto. Talvolta mi duole ma tutto sommato ci sento bene e il fischio si presenta solo sporadicamente e per brevissimo tempo.
Aprile 2016:
Il problema continua e inizio a sentire un sibilio/fischio all'orecchio dx, sempre più spesso. Orecchio dx tappato, mi sembra di sentirci meno. Si presentano per due volte vertigini e nausea al mattino, risoltesi nella mattinata stessa.
L'acufene continua, vado dal medico di base, è anche un otorino, e mi riscontra una otite da curare con medrol e mixotone gocce. Mi prescrive acuval audio.
Eseguo la cura, in quelle notti dormire è un dramma e mi capita di sentire fitte perforanti all'orecchio destro e alla zona mandibolare/auricolare, sensazione di liquido che fuoriesce; ansia a mille. Acufene costante e udito sempre più ovattato nel dx. Il sinistro non presenta quasi nessuna problematica.
Non cambia nulla dopo la cura anzi sembro peggiorare. Stanco del mio medico di base che mi dice che non ho nulla (!!!) vado da un otorino/audiologo privato per farmi visitare.
Siamo a Maggio 2016:
Visita dal suddetto 'luminare' mi guarda due secondi e sembra avere capito: sindorme di Menière.
Mi da un contatto di un audiologo per fare i test audiologici, impedenziometria e prove vestibolari. Mi fa fare RMN con contrasto per neurinoma, con esito negativo.
Vado a fare la visita dal contatto che mi ha dato,
Esito audiometria è una lieve ipoacusia neurosensoriale dx, udito normale a sx, timpanogramma ok,
Test nistagismo negativo,
Gli esami vestibolari sono ok.
Vista l'anamnesi si pensa a sindrome di Meniére in fase iniziale.
Prescritto Vertiserc per 90 giorni almeno, poi tornare a fare controllo.
Rivotril per acufene.
TORNO dal medico di base a fargli vedere il referto delle visite; lui (otorino ricordo) non è convinto e si dice sicuro che io non abbia la Menière. Mi convince, mi tranquillizza e dice che è solo ansia e di lasciare perdere che non ho nulla di nulla. Al che non prendo il Vertiserc ma continuo comunque a prendere Medrol, rivotril e acuval, oltre che alla mia solita sertralina (per il DOC).
Sono un ragazzo di 24 anni che da circa 11 mesi sta passando un inferno, e tuttora non ne vedo via d'uscita.
Cercherò di essere il più completo possibile nella descrizione dei miei sintomi.
Premetto che:
Ho avuto nel corso degli anni problemi riguardanti la formazione di tappi cerume in particolare nell'orecchio dx.
Da adolescente ho sempre ascoltato musica ad alto volume nelle cuffie, talvolta per lunghi periodi, ma in generale non ho mai avuto problemi.
Dormo da circa tre anni sul divano in una posizione prona con la faccia rialzata dal bracciolo e faccia 'schiacciata' verso un lato.
Bevo molta poca acqua in generale.
Sono un fumatore; fino a settembre stavo sulle 4-5 al giorno, ora sono sulle 15 purtroppo.
Partiamo da Marzo2016.
Inizio a sentire un ovattamento all'orecchio dx, al mattino lo sento fischiare/frusciare di tanto in tanto. Talvolta mi duole ma tutto sommato ci sento bene e il fischio si presenta solo sporadicamente e per brevissimo tempo.
Aprile 2016:
Il problema continua e inizio a sentire un sibilio/fischio all'orecchio dx, sempre più spesso. Orecchio dx tappato, mi sembra di sentirci meno. Si presentano per due volte vertigini e nausea al mattino, risoltesi nella mattinata stessa.
L'acufene continua, vado dal medico di base, è anche un otorino, e mi riscontra una otite da curare con medrol e mixotone gocce. Mi prescrive acuval audio.
Eseguo la cura, in quelle notti dormire è un dramma e mi capita di sentire fitte perforanti all'orecchio destro e alla zona mandibolare/auricolare, sensazione di liquido che fuoriesce; ansia a mille. Acufene costante e udito sempre più ovattato nel dx. Il sinistro non presenta quasi nessuna problematica.
Non cambia nulla dopo la cura anzi sembro peggiorare. Stanco del mio medico di base che mi dice che non ho nulla (!!!) vado da un otorino/audiologo privato per farmi visitare.
Siamo a Maggio 2016:
Visita dal suddetto 'luminare' mi guarda due secondi e sembra avere capito: sindorme di Menière.
Mi da un contatto di un audiologo per fare i test audiologici, impedenziometria e prove vestibolari. Mi fa fare RMN con contrasto per neurinoma, con esito negativo.
Vado a fare la visita dal contatto che mi ha dato,
Esito audiometria è una lieve ipoacusia neurosensoriale dx, udito normale a sx, timpanogramma ok,
Test nistagismo negativo,
Gli esami vestibolari sono ok.
Vista l'anamnesi si pensa a sindrome di Meniére in fase iniziale.
Prescritto Vertiserc per 90 giorni almeno, poi tornare a fare controllo.
Rivotril per acufene.
TORNO dal medico di base a fargli vedere il referto delle visite; lui (otorino ricordo) non è convinto e si dice sicuro che io non abbia la Menière. Mi convince, mi tranquillizza e dice che è solo ansia e di lasciare perdere che non ho nulla di nulla. Al che non prendo il Vertiserc ma continuo comunque a prendere Medrol, rivotril e acuval, oltre che alla mia solita sertralina (per il DOC).
[#1]
Gentile paziente, come ho scritto nell'articolo linkabile in questo stesso sito
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
da qualche tempo si sta facendo strada nella letteratura scientifica una corrente di pensiero che ipotizza un legame della Malattia di Meniere con i disturbi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Interazioni fisiopatologiche fra il l’organo della masticazione (e quindi in particolare con l’ATM) e l’orecchio sono state ipotizzate e descritte da vari autori, sulla base di alcuni rilievi clinici:
1) Alcuni pazienti presentano sintomi auricolari senza patologia dell’Orecchio.
2) L’incidenza dei sintomi dai quali la MdM è caratterizzata risulta essere maggiore nei casi di disfunzione dell’ATM rispetto al resto della popolazione.
3) Tali sintomi vengono riferiti in miglioramento o in risoluzione dopo trattamento odontoiatrico, e in ricaduta alla sospensione del trattamento stesso.
4) Per contro, in molti pazienti menierici sono presenti sintomi caratteristici della disfunzione dell’ATM , e un adeguato trattamento della disfunzione articolare è spesso in grado di risolvere o migliorare anche tali sintomi.
L’esatto meccanismo fisiopatologico attraverso il quale una disfunzione dell’ATM può causare sintomi all’Orecchio fino a poter costituire importante elemento patogenetico della MdM non sono chiari: sono stati chiamati in causa riflessi neurogeni, sinergie muscolari, comuni rapporti con altre patologie oscure, come l’Emicrania.
Poco considerata risulta invece la possibile componente meccanica.
In una ATM normale, i condili di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero-superiore della cavità che li ospita (Cavità Glenoide).
Per vari motivi, in parte legati all’ATM stessa, ma più spesso al non corretto allineamento dei denti e alla cattiva postura della mandibola , accade però che i condili possano dislocarsi in una zona più arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità glenoidi.
Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare (infilando i mignoli nell’orecchio e muovendo la mandibola).
L’interessamento dell’orecchio potrebbe in questi casi essere mediato anche dalla Tuba di Eustachio , sommando la disfunzione tubarica ai meccanismi muscolari e ai riflessi nervosi da vari autori ipotizzati.
Appare evidente come, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, dell'equilibrio pressorio sule due superfici del timpano alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e, al limite, ad una stenosi, sostenendo così, oltre a varie patologie dell’Orecchio che alle disfunzioni tubariche sono legate, anche la sintomatologia menierica.
Il rapporto fra condilo mandibolare e orecchio potrebbe spiegare anche la monolateralità e/o la bilateralità della sintomatologia: una mandibola laterodeviata favorisce una sintomatologia otologica omolaterale alla deviazione , una mandibola biretrusa favorisce una sintomatologia bilaterale (anche se solitamente un lato prevale).
Può trovare qualche notizia in più sui rapporti fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Il fatto che la diagnosi di Menière, nel suo caso, sia controversa, non è un gran problema: se lei soffre di , vertigini , acufeni , ovattamento e ipoacusia, le sarebbe di poco sollievo sapere che la sua situazione ha questo o un altro nome: l'importante sarebbe piuttosto la guarigione.
Le suggerisco pertanto di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare, e sopratutto fra questa e l’Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Inoltre le consiglio di dare un'occhiata agli articoli qui linkati, nell'ipotesi che vi possa riscontrare qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
http://www.studiober.com/pdf/La%20vertigine%20di%20pertinenza%20odontoiatrica.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
da qualche tempo si sta facendo strada nella letteratura scientifica una corrente di pensiero che ipotizza un legame della Malattia di Meniere con i disturbi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Interazioni fisiopatologiche fra il l’organo della masticazione (e quindi in particolare con l’ATM) e l’orecchio sono state ipotizzate e descritte da vari autori, sulla base di alcuni rilievi clinici:
1) Alcuni pazienti presentano sintomi auricolari senza patologia dell’Orecchio.
2) L’incidenza dei sintomi dai quali la MdM è caratterizzata risulta essere maggiore nei casi di disfunzione dell’ATM rispetto al resto della popolazione.
3) Tali sintomi vengono riferiti in miglioramento o in risoluzione dopo trattamento odontoiatrico, e in ricaduta alla sospensione del trattamento stesso.
4) Per contro, in molti pazienti menierici sono presenti sintomi caratteristici della disfunzione dell’ATM , e un adeguato trattamento della disfunzione articolare è spesso in grado di risolvere o migliorare anche tali sintomi.
L’esatto meccanismo fisiopatologico attraverso il quale una disfunzione dell’ATM può causare sintomi all’Orecchio fino a poter costituire importante elemento patogenetico della MdM non sono chiari: sono stati chiamati in causa riflessi neurogeni, sinergie muscolari, comuni rapporti con altre patologie oscure, come l’Emicrania.
Poco considerata risulta invece la possibile componente meccanica.
In una ATM normale, i condili di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero-superiore della cavità che li ospita (Cavità Glenoide).
Per vari motivi, in parte legati all’ATM stessa, ma più spesso al non corretto allineamento dei denti e alla cattiva postura della mandibola , accade però che i condili possano dislocarsi in una zona più arretrata, entrando in rapporto con le superfici più distali delle cavità glenoidi.
Tali superfici sono in intimo rapporto con l'orecchio. In questo caso, assai comune, ogni qualvolta l'individuo deglutisce (e ciò avviene circa duemila volte al giorno a prescindere dalla volontà e dallo stato di sonno e veglia) i condili percuotono l'orecchio con più o meno violenza, come può essere facilmente riscontrato con la palpazione endo auricolare (infilando i mignoli nell’orecchio e muovendo la mandibola).
L’interessamento dell’orecchio potrebbe in questi casi essere mediato anche dalla Tuba di Eustachio , sommando la disfunzione tubarica ai meccanismi muscolari e ai riflessi nervosi da vari autori ipotizzati.
Appare evidente come, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, dell'equilibrio pressorio sule due superfici del timpano alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e, al limite, ad una stenosi, sostenendo così, oltre a varie patologie dell’Orecchio che alle disfunzioni tubariche sono legate, anche la sintomatologia menierica.
Il rapporto fra condilo mandibolare e orecchio potrebbe spiegare anche la monolateralità e/o la bilateralità della sintomatologia: una mandibola laterodeviata favorisce una sintomatologia otologica omolaterale alla deviazione , una mandibola biretrusa favorisce una sintomatologia bilaterale (anche se solitamente un lato prevale).
Può trovare qualche notizia in più sui rapporti fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio aprendo questo link:
http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
Il fatto che la diagnosi di Menière, nel suo caso, sia controversa, non è un gran problema: se lei soffre di , vertigini , acufeni , ovattamento e ipoacusia, le sarebbe di poco sollievo sapere che la sua situazione ha questo o un altro nome: l'importante sarebbe piuttosto la guarigione.
Le suggerisco pertanto di consultare anche un dentista-gnatologo esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare, e sopratutto fra questa e l’Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Inoltre le consiglio di dare un'occhiata agli articoli qui linkati, nell'ipotesi che vi possa riscontrare qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
http://www.studiober.com/pdf/La%20vertigine%20di%20pertinenza%20odontoiatrica.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Gentile dott. Bernkopf
La ringrazio, la sua risposta è stata chiara e esaustiva.
A lei e a tutti i suoi colleghi volevo inoltre porre un paio di altre domande:
1) Volevo sapere inoltre se la sertralina e il suo uso (purtroppo nel mio caso irregolare e con sospensioni di colpo) può causare acufeni.
2)In tutto questo, due settimane fa lo gnatologo mi ha visitato e rilevato un disordine temporomandibolare.
Un altro otorino mi ha visitato e condivide ciò che lo gantologo ha rilevato; sono sulla buona strada?
3) Nell'orecchio sano l'otorino ha trovato una forma di dermatite, proprio in questo orecchio inoltre ultimamente mi e insorto un acufene simile a un beep a intermittenza, tipo codice morse... può essere collegato alla ATM o alla dermatite?
La ringrazio, la sua risposta è stata chiara e esaustiva.
A lei e a tutti i suoi colleghi volevo inoltre porre un paio di altre domande:
1) Volevo sapere inoltre se la sertralina e il suo uso (purtroppo nel mio caso irregolare e con sospensioni di colpo) può causare acufeni.
2)In tutto questo, due settimane fa lo gnatologo mi ha visitato e rilevato un disordine temporomandibolare.
Un altro otorino mi ha visitato e condivide ciò che lo gantologo ha rilevato; sono sulla buona strada?
3) Nell'orecchio sano l'otorino ha trovato una forma di dermatite, proprio in questo orecchio inoltre ultimamente mi e insorto un acufene simile a un beep a intermittenza, tipo codice morse... può essere collegato alla ATM o alla dermatite?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 23/02/2017.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.