Sinusite mascellare persistente
Gentili Dottori, ho 28 anni. Ad inizio gennaio ho iniziato ad accusare una serie di dolori/fastidi al viso. Più precisamente allo zigomo sx e all'altezza dei molari sx. Come una pressione che aumentava considerevolmente quando mi abbassavo. Quasi contemporaneamente si è manifestata la fuoriuscita di muco purulento e maleodorante (inizialmente di colore arancione/rosato poi è divenuto verde/giallastro). Il dolore al viso è rimasto costante per qualche giorno e poi si è esteso anche alla tempia sx. Preoccupato, mi sono rivolto ad un otorino che, dopo avermi visitato, mi ha diagnosticato una SINUSITE MASCELLARE notando, anche, deviazione setto nasale a sx. Mi ha prescritto cura antibiotica con Augumentin per 12gg + lavaggi nasali (Aluneb iper spray) 3 volte al giorno e uno spray al cortisone (Biorinil) 2 volte al giorno. Dopo una settimana, i miglioramenti ci sono stati. Il dolore facciale quasi del tutto scomparso. Sono tornato dall'otorino per eseguire una Rinoscopia. Al termine di questa, ha riscontrato un miglioramento pur notando ancora una massiccia presenza di muco con scolo di secrezione in rinofaringe. Ha fatto una TAC dei seni paranasali e questa ha portato in luce un'Ipertrofia mucosa dei turbinati e la presenza di materiale molle che occupa tutto il senso mascellare sx, parte delle celle etmoidali ed il senso frontale sx con effetto rimodellante ed erosivo sulle pareti ossee. Quando ho portato la TAC dall'otorino, il dottore mi ha cambiato terapia. Continuo tutt'ora con la soluzione salina e ho sostituito Biorinil con lo spray Nasonex (quest'ultimo sempre due volte al giorno). L'otorino mi ha consigliato di sottopormi ad intervento chirurgico in anestesia generale, dice che l'occlusione totale del seno mascellare non si può curare bene con i farmaci, per riaprire i seni paranasali e svuotarli. Sotto suo consiglio mi sono rivolto ad un chirurgo specializzato che, guardando con attenzione la TAC, ha riscontrato anche la presenza (sempre sul lato sx) di un polipo. Anche lui consiglia l'operazione ma prima mi ha detto di sottopormi ad una Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto per identificare bene, prima dell'operazione, quella "massa molle" nel seno mascellare. Nel frattempo - sono in attesa di fare RNM - mi sono tornati tanti sintomi tutti assieme. Mi è comparsa la febbre (che oscilla dai 37.1 a picchi di 38.5), che torna quasi tutte volte che metto piede fuori casa, ho spesso un mal di testa che interessa tutta la zona frontale e mi lascia l'intero capo un po' intorpidito e dolente; uno stato di fiacchezza generale; naso costantemente chiuso con fuoriuscite di muco purulento ANCHE dalla narice dx; mal di gola e presenza di catarro e questa mattina mi sono svegliato con occhio destro rosso e lacrimante. Insomma, sono fortemente preoccupato che possa trattarsi anche di altro oltre la sinusite. Temo inoltre che la situazione possa degenerare da qui a quando farò l'intervento. In attesa di una vostra opinione. Vi Ringrazio di cuore.
mi sembra che l'iter proposto dai colleghi non faccia una piega. I sintomi da lei raccontati possono essere tutti ricondotti ad una sinusite abbastanza importante che, arrivata al punto da lei descritto, non può essere curata se non con un approccio chirurgico. Non starei a pensare a cose diverse e preoccupanti ma manterrei una sana preoccupazione per una infezione che deve essere tenuta sotto controllo ma senza particolare ansia. Si affidi al collega che la tiene in cura.
Cordialmente
Dr. Gianni Gitti
Specialista in Otorinolaringoiatria, Medicina del Sonno e Medicina estetica
www.cro.firenze.it
La ringrazio di cuore per la Sua opinione.
Nel frattempo ho eseguito RNM con mezzo di contrasto e questa ha dato come esito una "semplice" poliposi nasale che ha causato sinusite ed ostruzione dei seni paranasali di sx (mascellare, sfenoidale e frontale). Il 18 marzo mi sottoporrò ad intervento chirurgico di settoplastica + FESS per porre rimedio alla situazione.
Non nascondo una considerevole preoccupazione per l'intervento, che mi è stato descritto e l'ho trovato raccapricciante.
Nel frattempo, incrocio le dita e mi affido giustamente ai consigli del chirurgo che mi segue e che mi opererà (non ho molte alternative).
Nuovamente grazie di cuore.
Il 18 Marzo mi sono sottoposto, come da piani, ad operazione di settoplastica + FESS.
L'operazione è andata bene e dal momento in cui ho eseguito stamponamento alla scorsa settimana non ho mai avuto nessun tipo di problema.
Mercoledì 3 Maggio mi sono sottoposto a visita di controllo (dal chirurgo che mi ha operato) e tutto sembrava nella norma. Il chirurgo ha detto che ero ormai guarito e mi ha ridotto la terapia lasciandomi 1 lavaggio con fisiologica al giorno e 1 spruzzo di Nasonex al giorno.
Giovedì 4 Maggio (il giorno dopo), in serata, mentre eseguivo il lavaggio quotidiano mi è scoppiata un'abbondante emorragia dal naso. Sono corso al pronto soccorso, mi hanno ri-tamponato e ricoverato per tre giorni. Domenica 7 Maggio vengo dimesso dall'ospedale e poche ore dopo la dimissione ho una seconda emorragia. Ancora più violenta. Tornato in ospedale, vengo ricoverato nuovamente (la perdita di sangue mi porta ad una situazione di anemia) e Martedì 9 Maggio mi riportano d'urgenza in sala operatoria per individuare cause di quest'emorragia che non si ferma. Mi operano in anestesia generale ed individuano, nel turbinato inferiore dx, un arteria rotta che perde copiosamente.
Al risveglio mi dicono che l'arteria è stata coagulata (bruciata?) e che la situazione è sotto controllo. Mi prescrivono un olio gomenolato da mettere 2 volte al dì e di fare 2 lavaggi con fisiologica al dì.
Adesso, non nascondo una certa paura nel fare lavaggi dal momento che la prima emorragia è esplosa, all'improvviso, proprio durante il lavaggio.
C'è qualche possibilità che i lavaggi con fisiologica creino problemi ai turbinati e alle mucose?
In più, adesso ho l'ansia continua che possa ripresentarsi una nuova emorragia in qualunque momento. Non so come fare a tranquillizzarmi e se stare sereno a seguito di questa coagulazione dell'arteria.
Attendo, con ansia, un vostro parere e/o consiglio.
Non so più cosa fare e, ormai da gennaio, mi trovo a vivere segregato in casa per problemi che mutano di continuo senza risolversi (prima per il pre-operazione e adesso per il post-operazione).
Vi ringrazio anticipatamente di cuore.
Purtroppo l'emorragia è una complicanza che può sempre comparire dopo chirurgia. A questo punto però se l'arteria responsabile è stata trovata e cauterizzata mi sembra di poterla tranquillizzare. Inoltre non credo che i lavaggi possano favorire il sanguinamento.
Le auguro di rimettersi presto!
Mi domando, però, non è strano che tale complicanza sia sorta con cosi tanto ritardo rispetto l'operazione? 40 gg dopo l'operazione e senza che nulla fosse emerso durante i molteplici controlli in endoscopia.
Cosa potrebbe aver causato la rottura dell'arteria dopo tutto questo tempo?
Mi scuso per le tante domande...ma è un modo per cercare di esorcizzare la paura e l'ansia che ho quotidianamente in questo periodo.
Grazie mille, come sempre, per l'attenzione e la cortesia nel leggere e rispondere.
Un caro saluto.
In ogni caso una volta cauterizzato con precisione il vaso non dovrebbe incorrere in altri problemi.
effettivamente anche all'ospedale (dove sono stato operato d'urgenza per arrestare l'epistassi) mi hanno spiegato che i due eventi (fess di marzo ed emorragia di maggio) potrebbero anche non essere collegati fra loro. Francamente mi sembrerebbe una coincidenza molto strana, non avendo mai avuto prima d'ora problemi di epistassi ed essendo proprio il turbinato a sanguinare.
Però certo, le coincidenze a volte possono esistere.
Oggi ho ricominciato - con un po' di angoscia - ad eseguire lavaggi nasali. Sto utilizzando una soluzione fisiologica isotonica spray perché mi è stato suggerito, in ospedale, che quelle spray possono risultare meno "aggressive" piuttosto che far lavaggi servendosi di fisiologica e siringa senza ago.
Spero davvero di non avere più esperienze come quelle appena trascorse e che l'arteria sia stata coagulata in maniera ottimale.
Mi permetto di fare un'ultima domanda.
E' molto frequente che a sanguinare siano le arterie? Perchè quando si parla di epistassi, solitamente, sento parlare di capillari o varici. Ho sentito parlare di epistassi arteriosa solo nel mio caso...e questa cosa ha contribuito ad accrescere in me la preoccupazione.
La ringrazio, come sempre, di cuore per le Sue risposte e per la pazienza che mostra verso le mie "paranoie".
Le auguro una buonissima serata.
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