Linfonodi laterocervicali ingrossati

Gentili Dottori,
ho 35 anni, in buona salute e non ho mai sofferto di patologie particolari. Quest'estate sono stato punto da un insetto (non so precisare di quale specie) e toccandomi il collo in quella zona (parte sx tra l'orecchio e la spalla, un pò spostato verso la nuca) ho notato al tatto un piccolo rigonfiamento non dolente, che ho dedotto fosse un linfonodo ingrossato. il medico di base dopo un paio di settimane ha detto che tale giustificazione era plausibile, dicendo di non preoccuparsi
Premettendo che più o meno nella stessa zona sia a dx che a sx riesco a sentire alla palpazione due piccoli rigonfiamenti grosso modo della stessa dimensione e con le stesse caratteristiche e in questo caso sono strasicuro di averli da anni perchè mi ricordo di averli già notati senza dare importanza, vorrei sapere fondalmentalmente se
1) in questa zona del collo è possibile avvertire al tatto dei linfonodi fisiologici, cioè sani, oppure tutti quelli palpabili sono interessati da qualche patologia (e in questo caso non mi spiegherei la presenza dei due linfonodi presenti da anni e mai invariati)
2) quanto dovrebbe passare in teoria affinchè un linfonodo ingrossato a fronte di una puntura d'insetto torni a non essere + palpabile (ora sono passati 3 mesi e mi sembra + o - delle stesse dimensioni)
3) è necessario procedere con esami specifici?

grazie 1000 per l'attenzione
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Gentile utente,
il collo è una zona ricca di linfonodi e la palpabilità degli stessi non indica necessariamente la presenza di una patologia.
Le ricordo inoltre che un linfonodo "ingrossato" potrebbe non ritornare mai alle dimensioni precedenti per fenomeni di calcificazione.
Ne parli con il suo medico curante e, se persiste qualche dubbio, una semplice ecografia sarà sufficiente a chiarire il tutto.
Saluti

Vincenzo Marcelli

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Utente
Utente
Gentile Dottor Marcelli,
la ringrazio per la veloce risposta.
Da piccolo ho sofferto di tonsilliti, magari gli altri due linfonodi che so di avere da anni si potrebbero essere calcificati per tali infiammazioni, ma la calcificazione di cui parla può avvenire anche a seguito di una puntura d'insetto?
Inoltre mi rimane un'ultima curiosità in attesa di parlare nuovamente con il mio medico curante: c'è un criterio di base per distinguere un linfonodo fisiologico e "normale" ma che risulta comunque palpabile, da uno palpabile in quanto oggetto di un processo patologico in atto (qualsiasi esso sia)?
La ringrazio ancora per la cortese disponibilità
Saluti
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Qualsiasi stimolo può determinare una reazione linfonodale e quindi anche una puntura d'insetto.
In linea di massima, la presenza di un linfonodo che non superi i 2.5-3 cm, sia mobile e di consistenza elastica rappresentano elementi di tranquillità.
Saluti