Calcolo ghiandola salivare e scialoadenite sottomandibolare

Salve,
Circa 4 anni fa ho avuto lo stesso problema : piccolo calcolo nella ghiandola salivare che sembrava essere andato via da solo con gli antibiotici.
Una settimana fa ho avuto gli stessi sintomi con l'aggiunta di infezione e puss. L'otorinolaringoiatra mi aveva segnato Rocefin per 6 giorni, ma non passava. Dopo numerose coliche dolorose, al pronto soccorso in seguito ad un'ecografia è risultato un calcolo (o una serie di calcoli) che si manifestano per una lunghezza di 1 centimetro e mezzo. Lo specialista mi ha dato Klaid 500mg e Deltacortene 25mg per 7/10 giorni. Mi ha detto che quando l'infezione sarebbe terminata, avrei dovuto fare una TAC per vedere bene dove si trova il calcolo, e poi me lo avrebbero tolto. Dopo 4 giorni di cura ho riscontrato che la ghiandola si è un pó sgonfiata, e che sotto la lingua il dotto è aumentato di dimensioni ed è scomparso il puss. Ora si puó togliere o devo finire la cura? È un pó ingombrante sotto la lingua questo tubicino. Si intravede qualcosa di giallognolo ma che non ha le sembianze di puss. È proprio un rigonfiamento. È possibile che il calcolo si sia avvicinato all'uscita del dotto? Vi ringrazio anticipatamente
Dr. Attilio Leotta Anatomopatologo, Oncologo 379 16
Nelle ghiandole salivari maggiori (come la sottomandibolare nel suo caso) si possono formare dei calcoli che ostruendo i dotti di sbocco possono scatenare vere e proprie coliche salivari anche dolorose.
La causa della calcolosi salivare è l'infiammazione della ghiandola stessa (scialoadenite) conseguente alle condizioni igieniche del cavo orale e ad un'alterata composizione della saliva.
L'ecografia ma anche la scialografia sono in grado di dare informazioni sull'ubicazione e sulla composizione del calcolo.
La TAC risulta utile ai fini di una diagnosi differenziale con altre patologie.

Dr. ATTILIO LEOTTA

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