Calcolo ghiandola salivare e scialoadenite sottomandibolare

Salve,
Circa 4 anni fa ho avuto lo stesso problema : piccolo calcolo nella ghiandola salivare che sembrava essere andato via da solo con gli antibiotici.
Una settimana fa ho avuto gli stessi sintomi con l'aggiunta di infezione e puss. L'otorinolaringoiatra mi aveva segnato Rocefin per 6 giorni, ma non passava. Dopo numerose coliche dolorose, al pronto soccorso in seguito ad un'ecografia è risultato un calcolo (o una serie di calcoli) che si manifestano per una lunghezza di 1 centimetro e mezzo. Lo specialista mi ha dato Klaid 500mg e Deltacortene 25mg per 7/10 giorni. Mi ha detto che quando l'infezione sarebbe terminata, avrei dovuto fare una TAC per vedere bene dove si trova il calcolo, e poi me lo avrebbero tolto. Dopo 4 giorni di cura ho riscontrato che la ghiandola si è un pó sgonfiata, e che sotto la lingua il dotto è aumentato di dimensioni ed è scomparso il puss. Ora si puó togliere o devo finire la cura? È un pó ingombrante sotto la lingua questo tubicino. Si intravede qualcosa di giallognolo ma che non ha le sembianze di puss. È proprio un rigonfiamento. È possibile che il calcolo si sia avvicinato all'uscita del dotto? Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Attilio Leotta Oncologo, Anatomopatologo 371 15
Nelle ghiandole salivari maggiori (come la sottomandibolare nel suo caso) si possono formare dei calcoli che ostruendo i dotti di sbocco possono scatenare vere e proprie coliche salivari anche dolorose.
La causa della calcolosi salivare è l'infiammazione della ghiandola stessa (scialoadenite) conseguente alle condizioni igieniche del cavo orale e ad un'alterata composizione della saliva.
L'ecografia ma anche la scialografia sono in grado di dare informazioni sull'ubicazione e sulla composizione del calcolo.
La TAC risulta utile ai fini di una diagnosi differenziale con altre patologie.

Dr. ATTILIO LEOTTA