Ipoacusia
Gentili dottori, sono un ragazzo di 21 che da più di 3 anni soffre di problemi all'udito e non riesco a capirne l'origine.
Sono andato ovviamente a fare delle visite da otorinolaringoiatri i quali mi liquidavano dicendo che dovevo solo concentrarmi..
Assurdo.. evitando di raccontare tutta la storia, metto alla luce i dati più importanti.
Un otorino mi trova un timpano introflesso e setto deviato, pensando che il problema derivi da li' mi opero al setto, l'operazione va bene, il setto non è più deviato, ma in effetti i disturbi uditivi persistono
Di recente ho fatto (per la terza volta) l'esame audiometrico e impedenziometrico e per la prima volta quello vocale in cui in una cabina particolare mi venivano dette delle parole in cuffia.
Tutti gli esami sono risultati positivi, non ho problemi di nessun tipo, anzi un udito perfetto, le parole dette in cuffia erano poi per me comprensibilissime.
Fatto pure delle prove allergiche in cui risulta che sono allergico al pelo del gatto e all'ortica(ma non è da queste due allergie che deriva il mio problema)
Nonostante gli esami perfetti, io continuo ad avere i sintomi che sono:
1)Ipoacusia: negli spazi aperti e/o rumorosi ho molta difficoltà a capire le parole, sento parti di esse, solo alcune lettere.
Il problema è presente anche negli spazi chiusi e silenziosi ma con minore intensità.
Avere una conversazione in uno spazio aperto in cui io sono alzato, cammino, è quasi impossibile, sento veramente poco.
Viceversa noto che in spazi chiusi come una casa, in cui c'è di solito un discreto silenzio, sento meglio.
Sento ancora peggio in presenza di riverbero, come nelle chiese.
A volte ho notato che inspirando con forza e causando una sorta flessione al timpano(come quando si va in montagna) mi sembra quasi di sentire meglio.
2)Dolore alle orecchie: sento proprio un dolore fisico alle orecchie, dentro di esse.
3)A volte, dentro casa, riesco a percepire chiaramente mia madre che parla piano in un altra stanza, stupendo me e lei di ciò.
4)Ho notato un click alla mascella, diagnosticato anche dall'otorinolaringoiatra.
5)All'età di 15 anni per un anno ho notato un ronzio alle orecchie( prima il destro, dopo mesi anche il sinistro ma a intermittenza) quando andavo a dormire che si amplificava con il battito del mio cuore, poi passati da soli.
Ronzii che però erano venuti dopo essermi fatto male con il cotton fioc(non ebbi perdite di sangue, solo un po' di dolore)che non uso più.
Alla luce degli esami fatti gli otorini mi hanno detto che dovrei fare una visita da un neurologo e da uno gnatologo.
Potrei avere problemi da deficit dell'attenzione, tanto che mi è stato chiesto il mio rendimento scolastico.
Ma non ho mai avuto problemi a scuola, anzi sono stato sempre uno dei migliori, anche se nell'ultimo anno di liceo mi stancavo di più perché notavo di dovermi sforzare a sentire cosa veniva spiegato.
La domanda è: cosa potrei avere? Si possono scartare ipotesi di malattie o "cose" irreversibili?
Sono andato ovviamente a fare delle visite da otorinolaringoiatri i quali mi liquidavano dicendo che dovevo solo concentrarmi..
Assurdo.. evitando di raccontare tutta la storia, metto alla luce i dati più importanti.
Un otorino mi trova un timpano introflesso e setto deviato, pensando che il problema derivi da li' mi opero al setto, l'operazione va bene, il setto non è più deviato, ma in effetti i disturbi uditivi persistono
Di recente ho fatto (per la terza volta) l'esame audiometrico e impedenziometrico e per la prima volta quello vocale in cui in una cabina particolare mi venivano dette delle parole in cuffia.
Tutti gli esami sono risultati positivi, non ho problemi di nessun tipo, anzi un udito perfetto, le parole dette in cuffia erano poi per me comprensibilissime.
Fatto pure delle prove allergiche in cui risulta che sono allergico al pelo del gatto e all'ortica(ma non è da queste due allergie che deriva il mio problema)
Nonostante gli esami perfetti, io continuo ad avere i sintomi che sono:
1)Ipoacusia: negli spazi aperti e/o rumorosi ho molta difficoltà a capire le parole, sento parti di esse, solo alcune lettere.
Il problema è presente anche negli spazi chiusi e silenziosi ma con minore intensità.
Avere una conversazione in uno spazio aperto in cui io sono alzato, cammino, è quasi impossibile, sento veramente poco.
Viceversa noto che in spazi chiusi come una casa, in cui c'è di solito un discreto silenzio, sento meglio.
Sento ancora peggio in presenza di riverbero, come nelle chiese.
A volte ho notato che inspirando con forza e causando una sorta flessione al timpano(come quando si va in montagna) mi sembra quasi di sentire meglio.
2)Dolore alle orecchie: sento proprio un dolore fisico alle orecchie, dentro di esse.
3)A volte, dentro casa, riesco a percepire chiaramente mia madre che parla piano in un altra stanza, stupendo me e lei di ciò.
4)Ho notato un click alla mascella, diagnosticato anche dall'otorinolaringoiatra.
5)All'età di 15 anni per un anno ho notato un ronzio alle orecchie( prima il destro, dopo mesi anche il sinistro ma a intermittenza) quando andavo a dormire che si amplificava con il battito del mio cuore, poi passati da soli.
Ronzii che però erano venuti dopo essermi fatto male con il cotton fioc(non ebbi perdite di sangue, solo un po' di dolore)che non uso più.
Alla luce degli esami fatti gli otorini mi hanno detto che dovrei fare una visita da un neurologo e da uno gnatologo.
Potrei avere problemi da deficit dell'attenzione, tanto che mi è stato chiesto il mio rendimento scolastico.
Ma non ho mai avuto problemi a scuola, anzi sono stato sempre uno dei migliori, anche se nell'ultimo anno di liceo mi stancavo di più perché notavo di dovermi sforzare a sentire cosa veniva spiegato.
La domanda è: cosa potrei avere? Si possono scartare ipotesi di malattie o "cose" irreversibili?
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Penso che si possa escludere una patologia neurologica. Utile, semmai, una visita da parte di un Odontoiatra esperto in gnatologia per il click ed il ronzio riferito. Circa una presumibile ridotta capacità di attenzione, non so che dirti, non avendo la possibilità di incontrarti. Concludendo, iniziamo gradualmente con il risolvere il problema dell'articolazione temporo-mandibolare.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 01/12/2016.
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