Sinusite mucopurulenta, ipoacusia, rinorrea, timpanosclerosi,
Premetto che scrivo per ricevere consigli sulla storia che andrò a spiegare di seguito:
"4 anni fa mio padre, anni 70 circa, affetto da Leucemia Linfatica Cronica in cura, accusa diversi problemi respiratori ed acustici, fin qui siamo abituati, la LLC porta molte patologie di "contorno" poichè le difese immunitarie vengono fortemente compromesse.
Il disturbo però nonostante le prime cure e le successive non passa e va via via peggiorando, l'acufene aumenta, il naso sempre più chiuso, l'udito inizia a diminuire sempre più, le le orecchie "scoppiettano" di continuo, fino a rendere impossibile persino parlare.
Le cure sono state molteplici come gli ospedali visitati, insufflazioni, acque termali, spray, intervento chirurgico ai seni paranasali, ma AD OGGI NESSUN BENEFICIO.
Tutte le cure fornivano benefici che svanivano dopo pochi minuti.
Durante le cure termali, mio padre noto' che traeva sollievo dai lavaggi nasali con soluzione fisiologica, un sollievo che dura solo 5 minuti (contati) ma che lo riporta almeno brevemente ad un vago ricordo di vita normale.
E' quindi costretto a viaggiare sempre con un flacone di fisiologica e una siringa per poter eseguire quei lavaggi che gli danno quel breve sollievo.
Passa intere giornate a letto, perchè sembra che disteso avverta meno il fastidio.
Non capisco sinceramene come possa essere possibile, mio padre sta soffrendo più per questo problema che per la Leucemia stessa, ho girato con lui l'Italia da Nord a Sud in tutti i più famosi e blasonati centri, visite, cure, soldi (che lo dico a fare) e risoluzione zero del problema.
Vi riporto solo alcune delle anamnesi fatte nei vari policlinici, ospedalie e centri specialistici:
- Sinusite;
- ipoacusia neurosensoriale bilaterale;
- sinusite muco purulenta monolaterale sinistra;
- timpanosclerosi bilaterale;
- rinosinusite;
- sinusite mucopurulenta monolaterale sx;
- rinorrea sieromucosa bilaterale;
A questo punto, passati 4 anni, il problema non è stato risolto, mio padre sfiduciato passa intere giornate a letto, per alleviare il fastidio, ma appena si alza le orecchie iniziano a "scoppiettare" e tutti i sintomi ripartono rendendogli la vita un inferno.
Chiedo se esista qualcuno che possa aiutarci, esperienze analoghe, sintomi analoghi, professionisti disposti a prendere la situazione a cuore e risolvere questo problema... o perlomeno donargli un'aspettativa di vita più dignitosa, vorrei trovare qualcuno disposto a risolvere e non che aumenti a la sfiducia come è accaduto finora.
Grazie a tutti e scusate se sono stato prolisso.... ma 4 anni di storie sono lunghi...
"4 anni fa mio padre, anni 70 circa, affetto da Leucemia Linfatica Cronica in cura, accusa diversi problemi respiratori ed acustici, fin qui siamo abituati, la LLC porta molte patologie di "contorno" poichè le difese immunitarie vengono fortemente compromesse.
Il disturbo però nonostante le prime cure e le successive non passa e va via via peggiorando, l'acufene aumenta, il naso sempre più chiuso, l'udito inizia a diminuire sempre più, le le orecchie "scoppiettano" di continuo, fino a rendere impossibile persino parlare.
Le cure sono state molteplici come gli ospedali visitati, insufflazioni, acque termali, spray, intervento chirurgico ai seni paranasali, ma AD OGGI NESSUN BENEFICIO.
Tutte le cure fornivano benefici che svanivano dopo pochi minuti.
Durante le cure termali, mio padre noto' che traeva sollievo dai lavaggi nasali con soluzione fisiologica, un sollievo che dura solo 5 minuti (contati) ma che lo riporta almeno brevemente ad un vago ricordo di vita normale.
E' quindi costretto a viaggiare sempre con un flacone di fisiologica e una siringa per poter eseguire quei lavaggi che gli danno quel breve sollievo.
Passa intere giornate a letto, perchè sembra che disteso avverta meno il fastidio.
Non capisco sinceramene come possa essere possibile, mio padre sta soffrendo più per questo problema che per la Leucemia stessa, ho girato con lui l'Italia da Nord a Sud in tutti i più famosi e blasonati centri, visite, cure, soldi (che lo dico a fare) e risoluzione zero del problema.
Vi riporto solo alcune delle anamnesi fatte nei vari policlinici, ospedalie e centri specialistici:
- Sinusite;
- ipoacusia neurosensoriale bilaterale;
- sinusite muco purulenta monolaterale sinistra;
- timpanosclerosi bilaterale;
- rinosinusite;
- sinusite mucopurulenta monolaterale sx;
- rinorrea sieromucosa bilaterale;
A questo punto, passati 4 anni, il problema non è stato risolto, mio padre sfiduciato passa intere giornate a letto, per alleviare il fastidio, ma appena si alza le orecchie iniziano a "scoppiettare" e tutti i sintomi ripartono rendendogli la vita un inferno.
Chiedo se esista qualcuno che possa aiutarci, esperienze analoghe, sintomi analoghi, professionisti disposti a prendere la situazione a cuore e risolvere questo problema... o perlomeno donargli un'aspettativa di vita più dignitosa, vorrei trovare qualcuno disposto a risolvere e non che aumenti a la sfiducia come è accaduto finora.
Grazie a tutti e scusate se sono stato prolisso.... ma 4 anni di storie sono lunghi...
[#1]
Gentile Signore, "Tutte le cure fornivano benefici che svanivano dopo pochi minuti."
se fornivano benefici credo che una qualche soluzione possa essere possibile: quel che non si capisce è perché i benefici svaniscono.
Nel suo racconto lei descrive in sostanza una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica che, nonostante i consulti con gli specialisti di settore, non ha purtroppo trovato soluzione.
L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio : abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica, cosa che nel suo caso si é già provveduto ad escludere. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di ostruzione nasale.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita) e dei turbinati. Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali. La ventilazione nasale è di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (diminuita ossigenazione), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, e alla diminuzione della funzione ciliare.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione cronicqa e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche il russare notturno
Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie.
Le suggerisco anche di dare un'occhiata agli articoli qui linkati, nell'ipotesi che possa riconoscere qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
se fornivano benefici credo che una qualche soluzione possa essere possibile: quel che non si capisce è perché i benefici svaniscono.
Nel suo racconto lei descrive in sostanza una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica che, nonostante i consulti con gli specialisti di settore, non ha purtroppo trovato soluzione.
L'ostruzione nasale ha fra le sue cause il disturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio : abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica, cosa che nel suo caso si é già provveduto ad escludere. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di ostruzione nasale.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita) e dei turbinati. Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali. La ventilazione nasale è di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (diminuita ossigenazione), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, e alla diminuzione della funzione ciliare.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione cronicqa e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche il russare notturno
Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie.
Le suggerisco anche di dare un'occhiata agli articoli qui linkati, nell'ipotesi che possa riconoscere qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 08/11/2016.
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Approfondimento su Acufeni
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