Barotrauma/ipocausia e camera iperbarica

Buonasera,

Vi descrivo molto sinteticamente quanto accaduto:

data 20 Agosto (credo) barotrauma a orecchio destro durante apnea subacquea (sensazione di orecchio ovattato + lieve acufene)
data 25 Agosto prima visita specialistica. Diagnosi: Barotrauma con ipocausia lieve monolaterale destra : 70 db sui 6000 hz e circa 65 db su 8000hz. Cura Deltacortene (10gg)
data 9 Settembre seconda visita: Ipocausia invariata. cura Cortisone + vasodilatatori . Se non migliora si suggerisce camera iperbarica
data 16 settembre terza visita: Ipocausia invariata. Cura: vasodilatatori estesa per 20gg + cura di lungo periodo con Gradient (?) e spray per favorire respirazione.
L'Otorino nell'ultima e penultima visita mi ha accennato a possibilità di trattamento tramite camera iperbarica.

Mi sono documentato un pò (googolando) ed ho capito che sicuramente la camera iperbarica mostra la sua massima efficacia entro i primi giorni/ore dall'accaduto. Posto che l'obiettivo sarebbe recuperare un pò di capacità uditiva (almeno il 35%,40%) e non la totale cura che, ahimè non è possibile da quanto capisco, le mie domande sono:
1) ha senso sottoporsi a camera iperbarica a circa un mese dall'accaduto?
2) Ci sono esempi nella vostra esperienza di ipocausie (identificate da specifici traumi) come quella descritta almeno migliorate dopo camera iperbarica dopo un mese dall'accaduto?
3) Quali sono i miglioramenti medi su ipocausie su frequenze alte come quelle descritte mediante Camera Iperbarica ?
3) Ci sono esempi nella vostra esperienza di ipocausie monolaterali (identificate da specifici traumi) come quelle descritta (ovvero su frequenze alte) almeno migliorate nel tempo spontaneamente?
4) Considerata la natura traumatica e da specifico evento della lesione, dovrei considerare il mio udito a rischio ? Dovrei modificare il mio stile di vita in maniera drastica (no concerti, locali, cinema) ? Potrebbe influire su prestazioni sportive (non subacquee)?
6) Posso nuovamente effettuare immersioni senza rischiare ?
5) il Gradient nel lungo periodo a cosa servirebbe?

Grazie Mille per la disponibilità e professionalità sempre massima.
[#1]
Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 764 23
Buongiorno,
purtroppo le sue domande sono giustamente tante, ma la risposta non è positiva e le comprende un poco tutte.
La lesione che ha subito non si è limitata al solo timpano, ma ha colpito anche alcune aree della chiocciola, per cui può solo sperare che la terapia con un "vasoattivo" locale aiuti un minimo recupero uditivo. Inutile la camera iperbarica .
Può forse associare vitamine del gruppo B e ripetere a cicli le terapie.
Per la ripresa della attività sub. occorre che il timpano sia rimarginato e vi sia una buona funzione ventilatoria TUBARICA.
cordiali saluti e auguri
cordiali

Dr. GIANCARLO CASSANI

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore.
Mi hanno spiegato che le frequenze colpite non incidono sulla vita relazionale/sociale.
Effettivamente difficoltà nell'udito (dall'orecchio destro) non le accuso in maniera significativa. Rimane residuo acufene e fastidio nell'udire alcuni suoni (ad esempio buste di plastica e strappare carta).
Su camera iperbarica immaginavo sua inutilità.
Per attività subacquee credo riprenderò in primavera con qualche accorgimento in più e credo che mi sottoporrò a controlli almeno bimestrali.
Per “terapia con un vasoattivo locale” intende ad es. Vessel/Gradient in pillole?
Per integratori Vitamina B ha qualche suggerimento?
Per l’attività sportiva non subacquea (ad es. jogging, palestra etc) vede qualche controindicazione?
Grazie.
Cordiali Saluti
[#3]
Utente
Utente
Buonasera,

In merito al trattamento in OTI, il SIMSI (http://www.simsi.org/Documenti-SIMSI-LineeGuidaOTI%202aED-2015.pdf), ha pubblicato delle interessanti linee guida anche aggiornate (2015) che comunque anche entro un mese la terapia, per traumi del genere, può essere utile.

Non saprei. E' uno spunto di riflessione.

Saluti
Acufeni

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