Vertigini posizionali o sindrome di meniere ?

Salve dottore,

Da circa 8 mesi soffro di vertigini la cui natura non è molto chiara. In attesa dei test vestibolari prenotati, mi piacerebbe avere un suo parere in merito.

Arrivano repentinamente, prevalentemente di sera, prima di andare a dormire (ma è successo anche di giorno), ad un certo punto sento la testa pesante (la stessa sensazione che si prova quando si è bevuto un po troppo), da quel momento sono in balia di vertigini posizionali per un periodo di almeno 24 ore.
Ovvero avverto vertigini se muovo la testa in vanti, all'indietro (la più critica, non riesco quindi a coricarmi), ruotandola a destra e sinistra già a moderata velocità , alzandomi o sedendomi
La vertigine perdura per il tempo che mantengo la posizione che l'ha generata, o che termina il movimento, se sto fermo immobile e con il collo rigido non ne avverto, però ho sempre la sensazione di testa pesante ed uno sbandamento generale.
E' facile quindi incappare in vertigini, che nei primi episodi mi hanno portato a vomito ed impossibilità di riposo notturno.

Dopo 24 ore circa, la situazione migliora progressivamente, e pian piano posso affrontare i movimenti che prima generavano vertigine. All'inizio lentamente (testa sempre pesante durante i movimenti) e con il passare delle ore la situazione ritorna normale.

Da ciò che leggo in giro, il quadro potrebbe essere compatibile, con una vertigine posizionale poiché le vertigini sopravvengono in seguito ad una posizione (nel mio caso ogni movimento della testa), e durano poco fintantoché mantengo quella posizione. E quindi potrebbe essere un problema a carico degli otoliti (da quello che ho capito).

Ma se si trattasse proprio di vertigine posizionale, non capisco perché non sono sempre soggetto allo stato di sensibilità a questi movimenti. Alterno periodi di normalità (in cui faccio tutto, viaggio, sport etc), a queste crisi che durano 24-48 ore durante le quali ogni movimento è davvero pericoloso.

Leggo che le vertigini posizionali sono di breve durata, pochi secondi, e dipendenti dai movimenti, posso quindi riconoscermi in questi sintomi, a meno di uno stato generale di sbandamento, testa pesante che però dura almeno un giorno e durante il quale devo controllare i movimenti per non avere vertigini.

Il mio medico curante ha azzardato una Meniere, sulla quale però (sempre leggendo la sintomatologia) non riconosco alcuni sintomi, come gli acufeni ed il fatto che la vertigine vera e propria (sensazione di rotazione di ciò che mi sta intorno) dura poco, però non dura affatto poco il periodo di malessere.

Le ultime crisi sono state più moderate, assenza di vomito e nausea, non so se perché ho imparato a controllarle (pochi e controllati movimenti, assunzione di vertiserc ai primi sintomi) o a causa di una evoluzione positiva del problema.

La ringrazio qualora volesse darmi un suo parere, per quanto limitato e con tutte le riserve del caso che il mezzo telematico impone.

Saluti
[#1]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Gentile Utente ,dalla descrizione della sintomatologia da lei sofferta non credo proprio che si tratti di Malattia di Meniere. Potrebbe trattarsi di una vertigine posizionale, ma la durata dei sintomi è piuttosto lunga. Non resta altro che fare che sottoporsi ad esame audio-vestibolare, come prima indagine. Attendo notizie in merito. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

[#2]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Gent.le Dottore,

La ringrazio per la sua celere e puntuale risposta.
L'escludere della Meniere mi conforta, ho letto molto a proposito di questa malattia e sembra essere davvero difficile da curare.
Conferma però i miei dubbi sulla durata dei sintomi, consideri però che la fase acuta e più critica si esuarisce dopo circa 12 ore.
Le successive 12 o più, la situazione migliora, le vertigini posizionali ci sono sempre, ma più lievi e sopportabili che scemano sempre di più in una sensazione di testa pesante (quando la muovo e come se la testa mi seguisse in ritardo).
E una ripresa lenta e lineare.

Le farò sapere l'esito dei test vestibolari, sperando in una diagnosi puntuale.

Grazie ancora

/Antonio
[#3]
Attivo dal 2008 al 2010
Ex utente
Salve Dottore,

Approfitto della sua disponibilità per aggiornarla sull'esito dei test e chiederle un ulteriore consulto.

All'esame vestibolare, è mi stato riscontrato appunto una litiasi del canale semicircolare posteriore sinistro. Sottoposto alla manovra di riposizionamento di Epley, rimandato ad un controllo dopo una settimana. La settimana è stata disastrosa, sensazione continua di stare in barca o in auto, malessere da movimento continuo, nausea, stordimento, vertigini lievi ma malessere generale, mal di testa molto accentuato ai movimenti, estrema sensibilità alle accelerazioni (frenata d'auto, ascensore).

Al controllo dopo una settimana, sono stati riscontrati ancor dei nistagmi ed è stata eseguita una nuova manovra di riposizionamento (Semont Liberatoria).
Altra settimana di attesa ed al successivo controllo tutto ok. Sono praticamente rinato, niente nausea, stordimento, mal di testa...vertigini...

E' passato un mese e mezzo circa senza nessun sintomo, poi a Natale dopo aver affrontato un viaggio in auto di 5 ore (non guidando cosa che mi da molto fastidio) ho avuto una ricaduta...testa leggera e lieve giramento di testa, nausea etc etc....

Da allora la situazione è stabile, non posso dire di avere vertigini vere e proprie, quelle violente che ho avuto in passato, sono lievi e danno più che altro uno stordimento, mal di testa, nausea, fastidi....
C'è da dire che i movimenti bruschi li evito...se capita di farne, la vertigine diventa un po più tangibile...e predo vertiserc ai primi accenni.
In pratica ne prendo ameno uno al giorno ormai da quasi un mese..


Cosa mi consiglia di fare ? Cronicità o c'è via d'uscita ?

Grazie mille per il suo prezioso supporto.

/Antonio
[#4]
Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Caro Antonio, Le consiglio di consultare il suo Otorino di fiducia circa l'assunzione di una terapia farmacologica integrante le manovre liberatorie che rimangono sempre essere la terapia fondamentale. Personalmente, ottengo ottimi risultati. Cordialità
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