Dolore piramide nasale
Sono una donna di 50 anni in buono stato di salute e da circa 2 anni soffro di un forte dolore radicato all'interno del naso che insorge quasi esclusivamente di notte (quasi sempre verso le 3,00 o le 4,00) inducendomi al risveglio e costringendomi, vista l'intensità, ad assumere un antidolorifico (solitamente OKI) che nel giro di poco tempo riusciva a sedare il dolore. Il dolore risulta circoscritto quasi esclusivamente all'attaccatura del naso, salvo irradiarsi negli ultimi tempi lungo le narici, bilateralmente ma in maniera alternata. Il dolore è di tipo trafittivo pulsante, e si accentua in posizione supina. Le crisi inizialmente si verificavano ogni 2 o 3 mesi per poi intensificarsi fino ad avere una decorrenza mensile, poi settimanale e diventare putroppo al momento quotidiane. L'assunzione di OKI ha piano piano diminuito l'efficacia antidolorifica fino ad essere assolutamente inutile nella riduzione del dolore. Mi soNell'ultimo mese la situazione si è aggravata al punto tale da costringermi a rivolgermi al locale centro di terapia del dolore e cure palliative della mia città che mi sta sottoponendo ad una terapia antalgica a base di oppioidi (Palexia 100 due volte al giorno) , agopuntura e Tachipirina 1000 in caso di riacutizzazione del dolore.
Trattandosi di un problema al naso, mi è sembrato opportuno effettuare in prima istanza delle consulenze presso degli otorini, ritenendo che il problema potesse essere riconducibile ad una rinite vasomotoria precedentemente diagnosticatami. Di seguito trascrivo gli esiti delle consulenze effettuate di cui allego la relativa documentazione.
1) Visita presso il primario ORL dell'Ospedale della mia città che, dopo una visita effettuata con utilizzo del videolaringoscopio mi ha diagnosticato una rinite iatrogena presumibilmente causata dall'abuso di spray decongestionanti, consigliandomi un intervento chirurgico di riduzione dei turbinati e della conca bullosa evidenziata nella tac esibita . Non ha però ritenuto che la sintomatologia dolorosa da me descritta fosse in alcun modo riconducibile alle anomalie strutturali del naso.
2) In occasione di una crisi di dolore particolarmente acuta ho effettuato nuovo consulto presso altro specialista ORL sempre dell'Ospedale di Pescara che, difformemente da quanto diagnosticato dal precedente otorino, non ha riscontrato probelmi al naso, non ritenendo assolutamente necessario alcun intervento .Ritenendo il dolore riconducibile a problemi di natura vasomotoria, si è limitato a prescrivermi il Gradient e a verificarne l'efficacie dopo 30 gg. In considerazione dei temuti effetti collaterali del farmaco prescritto non ho ritenuto di iniziarne l'assunzione, in attesa di maggiori chiarezza di diagnosi.
3) In presenza quindi di due diagnosi completamente diverse tra di loro, ho ritenuto di consultare un terzo specialista ORL, presso l'Ospedale di Imola, che ha confermato l'assenza di particolari patologie nasali che potessero giustificare la sintomatologia dolorosa ...
Trattandosi di un problema al naso, mi è sembrato opportuno effettuare in prima istanza delle consulenze presso degli otorini, ritenendo che il problema potesse essere riconducibile ad una rinite vasomotoria precedentemente diagnosticatami. Di seguito trascrivo gli esiti delle consulenze effettuate di cui allego la relativa documentazione.
1) Visita presso il primario ORL dell'Ospedale della mia città che, dopo una visita effettuata con utilizzo del videolaringoscopio mi ha diagnosticato una rinite iatrogena presumibilmente causata dall'abuso di spray decongestionanti, consigliandomi un intervento chirurgico di riduzione dei turbinati e della conca bullosa evidenziata nella tac esibita . Non ha però ritenuto che la sintomatologia dolorosa da me descritta fosse in alcun modo riconducibile alle anomalie strutturali del naso.
2) In occasione di una crisi di dolore particolarmente acuta ho effettuato nuovo consulto presso altro specialista ORL sempre dell'Ospedale di Pescara che, difformemente da quanto diagnosticato dal precedente otorino, non ha riscontrato probelmi al naso, non ritenendo assolutamente necessario alcun intervento .Ritenendo il dolore riconducibile a problemi di natura vasomotoria, si è limitato a prescrivermi il Gradient e a verificarne l'efficacie dopo 30 gg. In considerazione dei temuti effetti collaterali del farmaco prescritto non ho ritenuto di iniziarne l'assunzione, in attesa di maggiori chiarezza di diagnosi.
3) In presenza quindi di due diagnosi completamente diverse tra di loro, ho ritenuto di consultare un terzo specialista ORL, presso l'Ospedale di Imola, che ha confermato l'assenza di particolari patologie nasali che potessero giustificare la sintomatologia dolorosa ...
[#1]
Non avendo la possibilità di studiare il suo caso specifico e dovendomi basare unicamente su quanto da Lei riferito, concordo con il Consulto del Collega di Imola cui si è rivolta. Probabilmente utile una tac senza mezzo di contrasto del cranio.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Grazie Dottore per il Suo intervento tempestivo. Purtroppo a causa del poco spazio disponibile non mi era stato possibile inserite il testo intero del mio consulto che Le trascrivo qui di seguito, in modo da completare le informazioni e fornirLe un quadro più dettagliato del mio caso :
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Su consiglio della terapista del dolore che mi sta seguendo ho effettuato una visita neurolgica presso il Responsabile del centro cefalee del già noto ospedale di Pescara, che ha riferito di non aver mai trattato casi analoghi, riconducendo la sintomatologia ad una nevralgia atipica (charlin???). Prescritto farmaco antepilettico e RMN encefalo e maxillo-facciale per escludere eventuali patologie maligne (non sono emersi dati significativi).
Ho effettuato finanche una visita presso l'illustre Besta di Milano che mi ha rispedito a casa senza alcuna diagnosi nè tentativo terapeutico, limitandosi a consigliarmi il centro cefalee del mio territorio , dove attualmente sono in cura.
L'unica diagnosi che mi è stata fatta , proprio dal Centro Cefalee di cui parlavo, è stata di "Algia facciale atipica" di eziologia sconosciuta. Al momento sto seguendo una terapia a base di PEA , NICETILE e TIOBEC, oltre a sedute di agopuntura. Ho avuto un periodo di discreto miglioramento ma adesso le crisi acute sono tornate ogni 10 gg , così come il dolore cronico quotidiano cui si associano parestesie e bruciore all'interno delle fosse nasali. Come potrà immaginare , oltre alla disperazione per una situazione di invalidità che mi costringe ormai da un anno a limitare la mia vita professionale e privata, si aggiunge la stanchezza legata alla sopportazione quotidiana del dolore , la cui natura permane sconosciuta. Ho evitato di assumere i farmaci di elezione, i famosi antiepilettici, spaventata dai terribili effetti collaterali sia a livello psichico che organico.Mi piacerebbe sapere che esiste una causa che, rimossa, possa eliminare il dolore ed evitarmi l'assunzione continua di farmaci che, nel caso di crisi acute sono peraltro inefficaci.
Resto a Sua disposizione per ogni altro eventuale chiarimento.
Cordiali saluti,
Carla Cavoni
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Su consiglio della terapista del dolore che mi sta seguendo ho effettuato una visita neurolgica presso il Responsabile del centro cefalee del già noto ospedale di Pescara, che ha riferito di non aver mai trattato casi analoghi, riconducendo la sintomatologia ad una nevralgia atipica (charlin???). Prescritto farmaco antepilettico e RMN encefalo e maxillo-facciale per escludere eventuali patologie maligne (non sono emersi dati significativi).
Ho effettuato finanche una visita presso l'illustre Besta di Milano che mi ha rispedito a casa senza alcuna diagnosi nè tentativo terapeutico, limitandosi a consigliarmi il centro cefalee del mio territorio , dove attualmente sono in cura.
L'unica diagnosi che mi è stata fatta , proprio dal Centro Cefalee di cui parlavo, è stata di "Algia facciale atipica" di eziologia sconosciuta. Al momento sto seguendo una terapia a base di PEA , NICETILE e TIOBEC, oltre a sedute di agopuntura. Ho avuto un periodo di discreto miglioramento ma adesso le crisi acute sono tornate ogni 10 gg , così come il dolore cronico quotidiano cui si associano parestesie e bruciore all'interno delle fosse nasali. Come potrà immaginare , oltre alla disperazione per una situazione di invalidità che mi costringe ormai da un anno a limitare la mia vita professionale e privata, si aggiunge la stanchezza legata alla sopportazione quotidiana del dolore , la cui natura permane sconosciuta. Ho evitato di assumere i farmaci di elezione, i famosi antiepilettici, spaventata dai terribili effetti collaterali sia a livello psichico che organico.Mi piacerebbe sapere che esiste una causa che, rimossa, possa eliminare il dolore ed evitarmi l'assunzione continua di farmaci che, nel caso di crisi acute sono peraltro inefficaci.
Resto a Sua disposizione per ogni altro eventuale chiarimento.
Cordiali saluti,
Carla Cavoni
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 17/03/2016.
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