Otoliti e vertigini

Gentile Dottore,
da diversi anni soffro di capogiri, che si scatenano spesso durante la notte oppure se faccio dei movimenti veloci con il capo. Il mio medico curante mi ha sempre detto che dipendevano dalla cervicale e dal fatto che soffro di cefalea muscolo/tensiva. Capogiri curati con vertisec e levobren punture, con una guarigione, diciamo, in due tre giorni, anche se la sensazione di instabilità mi durava per una settimana buona. Ora di recente, settimana scorsa ho riavvertito una forte vertigine, mi sono recato in ospedale da un otorino che ha trovato del nistagmo e mi ha fatto delle manovre liberatorie, attribuendo il tutto agli otoliti, con cura farmaceutica di microser. Dopo la manovra sono stato meglio, anche se nel sonno girandomi sul lato destro avvertivo un po di vertigine. Da ieri i sintomi sono ritornati, ritorno dall'Otorino e dice che non c'è nistagmo, anche se avvertivo comunque un lieve capogiro, mi rifà comunque le manovre, dopo circa un'ora sto molto meglio ma al risveglio questa mattina tutta la stanza da letto mi girava. Mi sono alzato, oltre ad aver dormito, seguendo i consigli dell'otorino. La mia domanda è: possibile che ancora dopo 10 giorni ancora ho questi sintomi? Quanto tempo di solito impiegano questi otoliti per rimettersi a posto? Esiste una cura preventiva per questo problema? Posso fare quanlcosa io da casa o deveo sempre essere legato ad un intervento del medico con le manovre? Posso continuare a fare sport? Esiste un intervento chirurgico che possa far ritornare a posto gli otoliti?
L'otorino ha detto che devo conviverci perchè questa è una patologia che una volta avuta ritorna spesso (di solito io c'è l'ho sempre in questo periodo marzo/aprile sarà un caso?) anche se difficile da accettare perchè non riesco ha concentrarmi sul lavoro ed ho paura di cadere o che mi possa succedere qualcosa mentre accompagno i miei figli all'asilo con la macchina.
Ps. ha luglio 2015 dopo un tuffo in mare ho subito un infiammazione all'orecchio dx con una ipocausia al 70% risolta con cura farmaceutica nel giro di due mesi, non è che questo abbia influito sui sintomi che sto avvertendo ora, perchè di solito prima dopo tre o quattro giorni i sintomi di vertigine sparivano, invece ora sono dieci giorni che ne soffro, e sto meglio solo seduto sulla poltrona con un cuscino dietro la nuca.
In atesa porgo saluti
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Dr. Salvatore Martellucci Otorinolaringoiatra 64 2
Gentile Utente,
Lei racconta un episodio tipico di Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (VPPB), un disturbo frequente che viene considerato la più comune vestibolopatia periferica. Semplificando estremamente il tutto, la VPPB è caratterizzata dal malfunzionamento di una parte dell’orecchio interno chiamata “canale semicircolare” (ne esistono tre per lato: posteriore, laterale e anteriore). Nella VPPB, il canale semicircolare colpito viene stimolato in maniera anomala dalla presenza al suo interno di ammassi otoconiali, che sono piccoli frammenti di carbonato di calcio originati da altre zone dell’orecchio interno chiamate macule. Poiché i canali semicircolari sono dei “sensori di movimento” ed ogni canale risponde ad un movimento specifico, quando il paziente muove la testa andando a stimolare il canale “malato” quello che si verifica è una risposta anomala che produce i sintomi della vertigine e che stimola la comparsa di movimenti oculari nistagmici. Nella maggior parte dei casi la patologia non riconosce cause certe ed è definita "idiopatica".
Malgrado a questa condizione sia stata attribuito l'aggettivo "benigna" per sottolinearne la “non pericolosità”, i sintomi sono piuttosto disabilitanti e possono indurre molta preoccupazione nei pazienti. La diagnosi della VPPB si basa sulla storia clinica e sull'esecuzione di alcuni semplici test che vengono eseguite sul lettino, preferibilmente con l'ausilio di sistemi che inibiscano la fissazione visiva (occhiali di Frentzel o sistemi di videoculografia). Anche la terapia si fonda sull'esecuzione di manovre fisiche (talvolta chiamate "manovre liberatorie"), diverse in base al canale interessato. Bisogna tener presente che, malgrado la percentuale di successo terapeutico sia piuttosto alta, talvolta un singolo trattamento non è sufficiente a risolvere il problema e che le recidive, soprattutto nel breve periodo, sono frequenti. Spesso, inoltre, a seguito di una manovra liberatoria eseguita con successo si osserva la scomparsa della sintomatologia vertiginosa (cioè dei veri e propri "giramenti di testa") ma può persistere una sensazione più vaga di instabilità e disequilibrio.
Per rispondere alle sue domande:
1. E' sicuramente possibile che Lei avverta ancora sintomi dopo 10 giorni. Possono essere dovuti al rientro dell'ammasso otoconiale nel canale semicircolare. In caso di recidiva, una nuova valutazione ORL dovrebbe permetterle diagnosticare il disturbo e di risolvere il problema.
2. Gli otoconi si possono "sciogliere" autonomamente, in un periodo variabile che va da alcuni giorni a qualche mese. Il "riposizionamento" mediante le manovre è, chiaramente, una modalità di trattamento più efficace e sensata rispetto all' "attesa".
3. Malgrado esistano delle tecniche di riposizionamento eseguibili a domicilio (esercizi di Brandt-Daroff) e negli USA sia stato commercializzato uno strumento mirato alla terapia "domestica" chiamato DizzyFIX, queste soluzioni si sono rivelate meno efficaci rispetto alle manovre “liberatorie”, che rappresentano il trattamento "di prima linea".
4. Può continuare a fare sport senza problemi salvo che nei giorni immediatamente successivi alla manovra.
5. In passato sono stati descritti interventi chirurgici per il trattamento delle forme refrattarie ma, che io sappia, non vengono più praticati o vengono eseguiti molto raramente perché il rapporto rischio/beneficio è decisamente sconveniente.
Io le consiglio vivamente di sottoporsi ad una nuova valutazione otorinolaringoiatrica con esame audiometrico e vestibolare. Il suo problema è comune e può essere curato efficacemente…non c’è necessità di “convivere” con la VPPB! Le consiglio inoltre di informare il suo medico curante che “la cervicale” (mitologica patologia alla quale viene attribuita ogni nefandezza) non da vertigini. Mi faccia sapere il seguito della sua storia e scusi se mi sono eccessivamente dilungato.


Cordiali saluti

Dr. Salvatore Martellucci
Specialista in Otorinolaringoiatria

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