Ipertrofia dei turbinati
Gent.mi Dottori
Ho un problema di ostruzione nasale, circa 20 anni fa ho fatto un intervento ai turbinati inferiori in anestesia locale.
L’intervento non risolse allora il mio problema se non in minima parte. Da qualche anno la situazione sta diventando insostenibile, soprattutto la notte, e, vorrei sottopormi nuovamente all’intervento.
Documentandomi su internet ho visto che esistono diverse tecniche di intervento mininvasive di riduzione dei turbinati in anestesia locale tipo RISONANZA QUANTICA MOLECOLARE, RADIOFREQUENZA, LASER CO2, LASER A DIODI ecc ecc..
Sembrerebbe che la tecnica migliore sia quella con il laser a diodi.
Ho consultato due medici otorino i quali mi hanno sconsigliato questo tipo di intervento perché secondo loro non risolve il problema e dopo pochi mesi i turbinati tornano a rigonfiarsi come prima, e tutti e due mi hanno consigliato l’intervento classico in anestesia generale.
Vorrei evitare l’intervento classico perché sono terrorizzato dai tamponi nasali da tenere per diversi giorni, mentre nell’intervento con il laser i tamponi non vengono utilizzati.
Sono molto disorientato perché chi esegue l’intervento con il laser parla di intervento efficace con recidive dell’1% a cinque anni di distanza dall’intervento e chi invece sostiene l’inutilità di questa metodica, per questo vorrei un Vs parere in merito.
Fornisco qualche informazione clinica , soffro di allergia primaverile con interessamento naso e occhi, anche se in forma non particolarmente violenta.
Mi sono sottoposto recentemente ad una TAC del massiccio facciale con il seguente risultato
“Minimo ispessimento della mucosa di rivestimento, alla base, dei seni mascellari, che per il resto risultano normoaerati.
Presenti due setti incompleti alla base.
Normopneumatizzate le altre cavità pneumiche paranasali.
Marcata ipertrofia mucosa dei turbinati nasali inferiori, con riduzione del lume aereo delle fosse nasali ad impegno retrocoanale.
Deviazione sinistro-convessa del setto.
Non fenomeni erosivi ossei.”
Vorrei chiedere se vale la pena tentare una terapia medica prima di ricorrere all’intervento, non ho mai usato farmaci se non qualche antistaminico e gocce agli occhi in occasione del periodo di allergia.
Vorrei chiedere anche se sapete indicarmi eventualmente qualche centro dove vengono eseguiti questi tipi di intervento con laser a diodi, (io risiedo in Abruzzo).
Cordiali saluti
Ho un problema di ostruzione nasale, circa 20 anni fa ho fatto un intervento ai turbinati inferiori in anestesia locale.
L’intervento non risolse allora il mio problema se non in minima parte. Da qualche anno la situazione sta diventando insostenibile, soprattutto la notte, e, vorrei sottopormi nuovamente all’intervento.
Documentandomi su internet ho visto che esistono diverse tecniche di intervento mininvasive di riduzione dei turbinati in anestesia locale tipo RISONANZA QUANTICA MOLECOLARE, RADIOFREQUENZA, LASER CO2, LASER A DIODI ecc ecc..
Sembrerebbe che la tecnica migliore sia quella con il laser a diodi.
Ho consultato due medici otorino i quali mi hanno sconsigliato questo tipo di intervento perché secondo loro non risolve il problema e dopo pochi mesi i turbinati tornano a rigonfiarsi come prima, e tutti e due mi hanno consigliato l’intervento classico in anestesia generale.
Vorrei evitare l’intervento classico perché sono terrorizzato dai tamponi nasali da tenere per diversi giorni, mentre nell’intervento con il laser i tamponi non vengono utilizzati.
Sono molto disorientato perché chi esegue l’intervento con il laser parla di intervento efficace con recidive dell’1% a cinque anni di distanza dall’intervento e chi invece sostiene l’inutilità di questa metodica, per questo vorrei un Vs parere in merito.
Fornisco qualche informazione clinica , soffro di allergia primaverile con interessamento naso e occhi, anche se in forma non particolarmente violenta.
Mi sono sottoposto recentemente ad una TAC del massiccio facciale con il seguente risultato
“Minimo ispessimento della mucosa di rivestimento, alla base, dei seni mascellari, che per il resto risultano normoaerati.
Presenti due setti incompleti alla base.
Normopneumatizzate le altre cavità pneumiche paranasali.
Marcata ipertrofia mucosa dei turbinati nasali inferiori, con riduzione del lume aereo delle fosse nasali ad impegno retrocoanale.
Deviazione sinistro-convessa del setto.
Non fenomeni erosivi ossei.”
Vorrei chiedere se vale la pena tentare una terapia medica prima di ricorrere all’intervento, non ho mai usato farmaci se non qualche antistaminico e gocce agli occhi in occasione del periodo di allergia.
Vorrei chiedere anche se sapete indicarmi eventualmente qualche centro dove vengono eseguiti questi tipi di intervento con laser a diodi, (io risiedo in Abruzzo).
Cordiali saluti
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Concordo con i Colleghi consultati. Per lei serve una decongestione chirurgica dei turbinati e non altre tecniche.
Certo, puo' provare con uno spray nasale decongestionante le mucose nasali, a base per esempio di flunisolide. Chieda al suo Medico di famiglia.
Un cordiale saluto
Certo, puo' provare con uno spray nasale decongestionante le mucose nasali, a base per esempio di flunisolide. Chieda al suo Medico di famiglia.
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 10/02/2016.
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