Dolore nervo dietro orecchio destro

Buonasera,

sono una ragazza di 28 anni. Fin dall'infanzia soffro di otiti, negli ultimi anni sviluppo 5-6 otiti l'anno, sempre curate con antibiotico per via orale.
L'orecchio più colpito è il destro, di cui ho avuto anche una perforazione timpano, poi cicatrizzata da sola.
A gennaio 2015 ho fatto il tampone auricolare ed è risultata la presenza dello Stephilococcus warneri.
Spesso devo fare la rimozione del tappo di cerume. Una settimana dopo l'ultima rimozione cerume, ho cominciato ad avvertire un dolore fortissimo a strappi all'orecchio destro e dolore dietro al cranio, parte destra.
Sono andata dal medico e mi ha detto che il timpano è buono, l'orecchio appena arrossato.
Si potrebbe trattare di un problema ad un nervo. Mi ha prescritto Anauran gocce e vitamina B.
Assumo spesso antidolorifici, ma il dolore non passa.

Di che nervo si potrebbe trattare? E' possibile che la sua insorgenza dipenda da tutte le otiti recidivanti? Come si può uscire da questa situazione? Sono anni che combatto con i problemi dovuti alle orecchie... Può influire il tempo e lo stato di ansia che ho?

Grazie molte
[#1]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, quando una patologia si presenta come "ricorrente", come nel caso dell'Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR), spesso c’è qualcosa nel terreno, cioè nel distretto anatomico in cui la patologia “ricorre” ad attirare l’agente eziologico, che invece è innocuo per gli altri componenti della famiglia e addirittura, se monolaterale, spesso anche per l’altro l’orecchio. ("L'orecchio più colpito è il destro")
In questi casi è spesso in gioco una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (tuba o Tromba di Eustachio) che porta aria all’orecchio medio e ne drena le secrezioni. La tuba passa a pochi millimetri dall'articolazione temporo mandibolare (ATM), e per attivarla quando andiamo in montagna o in aereo, muoviamo la bocca o deglutiamo. Chi ha problemi di occlusione dentaria può (sottolineo PUO') a volte presentare un conflitto tra il condilo mandibolare e la tuba che interferisce con il suo corretto funzionamento, e sostiene, a cascata, le problematiche che dalla disfunzione tubarica dipendono, e che vanno da un po’ di cerume in più (sintomo spesso incompreso) all’OMAR.
la perforazione timpanica può essere l’evoluzione sfavorevole del quadro sopra descritto.
Qualche ragguaglio in più può trovarlo a questo link (Alla terza pagina "Otite Ricorrente"):

http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Forse, a lato del trattamento farmacologico dell'episodio acuto, che dà un beneficio immediato ma non evita le ricadute, nei casi di OMAR sarebbe il caso di valutare la presenza di problematiche strutturali e occlusali-ortodontiche.
Per questo, oltre ad approfondire le problematiche di specifica pertinenza otorinolaringoiatrica, le suggerisco di consultare anche un dentista –gnatologo esperto in problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare, e soprattutto nei rapporti fra ATM e Orecchio: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità.
Dia anche un'occhiata, su questo stesso sito, agli articoli qui sotto linkati. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1898-ceruminosi-e-tappo-di-cerume.html

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, si deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

[#2]
Attivo dal 2015 al 2017
Ex utente
Grazie molte... Molto chiaro ed esaustivo! Un anno fa ho difatti consultato un esperto in atm. Ho portato il byte diversi mesi, poi ho smesso. Potrebbe essere per questo?
[#3]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Non so: bisognerebbe vedere il paziente ed il bite : dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l''oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un''ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se però dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l''una: o i suoi problemi non dipendono dall''occlusione e dall''ATM (ma ne dubito), oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso, forse perché i suoi problemi che oggi riferisce non rientravano negli obiettivi.
Cordiali saluti ed auguri.