Un catetere vescicale

Buona sera gentile signora , l'intervento a cui si riferisce puo' richiedere da una a max 3 giornate di degenza in considerazione della tecnica che viene utilizzata e delle strutture interessate all'intervento (setto, turbinati, seno mascellare, etmoide anteriore e posteriore, seno frontale e sfenoidale). Non penso proprio che saranno cosi' cattivi da metterle un catetere vescicale! (non si mette). Se non lavorano sul setto non si danno punti di sutura. Durante l'anestesia la respirazione e' artificiale cioe' una macchina provvede a soffiare aria nei suoi polmoni tramite un tubo che arriva dalla bocca direttamente nella trachea. Sono sicuro che le avranno fatto fare una tac dei seni paranasali per operarla vero? E' fondamentale per poter eseguire correttamente ed in sicurezza l'intervento. Inoltre lo sa' che le domande a cui io le ho risposto, il chirurgo che la operera' e che le ha fatto firmare il foglio di consenso. avrebbe gia' dovuto chiarirle tutto e se non lo ha fatto se le faccia spiegare dato che e' obbligato per legge. Lei ha dei diritti e non deve avere paura di chiedere. Rimango a sua disposizione per aiutarla.

Agostino Canessa

salve,
le rispondo solo ora che ho subito l'intervento.
Prima dell'intervento ho avuto modo di parlare con il chirurgo che mi ha detto praticamente le stesse cose che mi ha detto lei.
Comunque è andato tutto ok solo che ancora nn ho riacquistato l'olfatto, può darsi che l'ho perso per sempre?

Uno dei disturbi che accompagnano solitamente la "sinusite cronica iperplastica" (si chiama cosi'), e' la perdita dell'olfatto e raramente questo viene riacquistato in quanto e' secondario allo stesso problema che ha provocato la formazione dei polipi e cioe' uno stato di infiammazione cronica della mucosa del naso e dei seni paranasali, di natura non ancora ben chiarita. Quindi un intervento di etmoidectomia e meatotomia media eventualmente associato alla pulizia dei seni frontali e sfenoidale correttamente eseguito non puo' garantire il ritorno dell'olfatto. Sara' comunque cura del suo otorino prescriverle una terapia e programmare necessari e regolari controlli a distanza di alcuni mesi per seguire l'evoluzione della malattia che, ripeto, non si esaurisce con l'intervento chirurgico, essendo questo tipo di problema trattato tanto a livello medico che chirurgico.