Parere su visita specialistica e farmaci prescritti
Buongiorno, sono un ragazzo di 24 anni, qualche giorno fa in seguito a dei problemi di udito mi sono recato presso uno specialista otorinolaringoiatra, infatti nei giorni successivi a un forte raffreddore era rimasto un senso di fastidio, di pesantezza e di udito ovattato. Premetto di essere un soggetto allergico ai pollini e agli acari della polvere. Per questi motivi mi sono recato a fare questa visita. Dopo avermi visitato, il mio otorino, estromettendo la possibilità che ci fossero delle infezioni o dei tappi di cerume, è giunto alla conclusione che in effetti vi fosse un problema di tipo catarrale, invitandomi a utilizzare per due volte al giorno AVAMYS per favorire la vasocostrizione e dunque avere dei benefici anche a livello uditivo. Inoltre mi ha invitato dopo due giorni a effettuare maggiori approfondimenti tramite controlli audiometrici.Eccoci giunti alla giornata di oggi, in cui mi reco a effettuare tali esami, nello specifico un esame tonale ed uno vocale.Ovviamente non si è riscontrato un udito perfetto,dato il permanere di quel senso di ovattamento. Fatto sta che finito l'esame mi è stato consigliato la prova e dunque in seguito l'utilizzo di apparecchi acustici ad entrambe le orecchie, nonostante non vi fosse una gravissima perdita di udito. Inoltre mi vengono prescritte compresse di GIMKO BILOBA e PREFOLIC per 30 giorni. Ora vorrei chiedere un vostro parere sulla situazione e se a vostro avviso non fosse stato più idoneo effettuare la visita audiometrica una volta superata questa fase di rinite, di problemi catarrali, come da lui stesso evidenziati, prima di pronunciarsi in termini di apparecchi acustici, perché non nascondo una certa preoccupazione in merito.Dato che ignorantemente ho pensato, che se la visita fosse stata fatta qualche decina di giorni fa, quando non manifestavo particolari sintomi, l'esame avrebbe dato probabilmente tutt'altri risultati. Inoltre non essendo stato chiaro sulla prescrizione di tali farmaci o integratori, vorrei anche un parere su di essi. Vi ringrazio per la cortese attenzione!!
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Sono veramente perplesso su quanto ti è stato proposto, ovvero la protesizzazione acustica per una forma catarrale che, con una adeguata terapia, puo' benissimo risolversi. Probabilmente, c'è qualcos'altro che non hai capito e, quindi, qui riportato. Il consiglio che posso darti a distanza è quello di continuare ancora con lo spray nasale, venti giorni in tutto dall'inizio della cura; aggiungere un mucolitico per via orale a base di acetilcisteina e, poi, rifare un esame audiometrico tonale ed una impedenzometria.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
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Utente
La riaggiorno sul mio quesito. Questa mattina sono stato ricontattato dal mio otorino che mi ha consigliato di fare una Risonanza magnetica encefalo con particolare riguardo all'angolo ponto cerebellare bilaterale. Fatto sta che questi continui aggiornamenti di diagnosi, di cure mi stanno creando non poca ansia. Siamo partiti da un semplice problema catarrale, passando alla necessità di protesi acustiche, e adesso dovrei fare una risonanza magnetica. Sono confuso e incerto sul da farsi, perché non le nascondo che nel frattempo con il diminuire dei sintomi catarrali il mio udito sta migliorando e non avverto particolari problemi. Cosa ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.9k visite dal 27/03/2015.
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