Epistassi ricorrente

Buonasera,
sono costretto a ricopiare qui quanto scritto in sezione cardiologia: dopo due anni faccio seguito al consulto che ho richiesto a questo link: https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/306060-sanguinamento-da-una-narice.html

Mia madre, oggi 71 anni, 1 metro e 58 per 60 chili, a venti anni dall'ultima epistassi eclatante (a seguito di un intervento al setto nasale) e dopo un lungo periodo di piccole perdite di sangue dal naso ha riscontrato negli ultimi sette giorni almeno tre episodi di epistassi, che comincia sempre alla narice sinistra e si espande anche all'altra, abbondante da richiedere apposizione di tamponi: la tac maxillo facciale e la rinofibroscopia (questa ultima eseguita peraltro durante un sanguinamento) non hanno messo in risalto neoformazioni e non ci sono altri sintomi, se non che la sede della fuoriuscita di sangue dovrebbe essere una "arteriola" del naso, che a detta degli otorini può essere colpita da improvvisi rialzi pressori. Le misurazioni della pressione che stiamo eseguendo a casa durante il giorno non mettono in risalto valori anomali (oscillano dalla minima 60/90 alla massima 100/130), ma DURANTE l'epistassi possono arrivare a 105/165, anche se ovviamente non sappiamo se dovuti all'eventuale rialzo o allo spavento e alla tensione emotiva; aggiungo che ogni anno lei si sottopone a visita cardiologica con elettro ed ecocardiogramma, quindi escluderei particolari patologie cardiache.

Le richieste sono: per l'esperienza che avete, escludendo il nesso con l'episodio di venti anni fa (a meno da ipotizzare una vulnerabilità sulla quale sono intervenuti altri fattori) può un improvviso SBALZO di pressione e non una condizione di ipertensione costante causare una rottura di una "arteriola" tale da giustificare epistassi continuative? in questo caso quale sarebbe, a parte l'holter pressorio e gli esami del sangue, l'iter per averne certezza? e, soprattutto, siamo preoccupati, c'è modo di risolvere questa spiacevole situazione, magari operando sull'arteriola, una volta stabilito che la pressione non è la causa principale?

Grazie mille, buon lavoro
[#1]
Dr. Giancarlo Cassani Otorinolaringoiatra 764 23
Buongiorno,
La pressione arteriosa ballerina, la assunzione di farmaci anticoagulanti, o ectasie (dilatazioni ) di vasi sanguigni possono essere la causa di epistassi.
Quindi bisognerà pensare a come agire su tutte queste cause, naturalmente dando per escluso un tumore anche benigno ma invasivo.
Come segnalazione ultima aggiuntiva , in qualche caso si è arrivati a legare la arteriola.
Cordialità




Dr. GIANCARLO CASSANI

[#2]
Attivo dal 2012 al 2022
Ex utente
La ringrazio, dottor Cassani, per la gentile risposta. Ad oggi il nostro problema è che nessuno specialista finora consultato sembra intenzionato ad intervenire: le tac maxillo-facciali non mettono i risalto nulla di importante, se non una generica ipertrofia dei turbinati; i cardiologi (dopo holter pressorio e visite al cuore) non ritengono le variazioni di pressione tali da giustificare una cura con medicinali (i rari picchi sono sempre sotto i 100/170); gli otorini (che peraltro hanno osservato il naso mediante rinoscopia durante l'epistassi e dunque avrebbero anche visualizzato la sorgente della rinorragia) non trovano nulla di importante (né varici, né ectasie, né vasi da cauterizzare), dunque nessuna anomalia degna di qualsivoglia intervento. Il risultato è che dopo TRE giorni di continue epistassi, tamponi e zaf, da una settimana non si verificano episodi eclatanti, ma non si può vivere sempre con il timore del "da un momento all'altro".
A questo punto cosa dobbiamo pensare? per l'esperienza che avete è plausibile immaginare una concausa, cioè che un generico e anche lieve rialzo di pressione (non patologico, dunque, a livello sistemico) sia andato a giocare su una vulnerabilità preesistente, visti i piccoli precedenti degli anni scorsi e una fragilità vasale di fondo? e in questo caso quale sarebbe il modo risolutivo per evitare il ripetersi periodico di episodi spiacevoli?

Grazie mille, buon lavoro
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