Reflusso gastroesofageo, alcune domande....
Buonasera,
mi son recato due mesi fa dal mio medico di base per due problemi di per se distinti:
- un dolore retroscapolare
- una continua tosse e istinto a grattare la gola
Dopo varie indagini radiografice, ecografiche al fegato ecc e visite a diversi specialisti tra cui allergologo e pneumologo, dietro consiglio del medico che mi segue mi è stato detto di rivolgermi a un otorinolaringoiatra perché in mancanza di evidenze radiografiche sospettava un reflusso gastroesofageo.
Mi son recato dallo specialista che dopo anamnesi (entrambi i sintomi inizialmente riportati potrebbero essere dati dal reflusso) e indagine fibroscopica, giunto alla laringe, ha riportato: effettuata videofibroendoscopia VADS che evidenzia segni fortemente suggestivi di laringopatia da reflusso gastroesofageo e iperemia della mucosa aritenoidea dx edema della mucosa aritenoidea sinistra.
Il dottore mi ha poi spiegato che potevo iniziare una terapia, sospettando tale malattia da reflusso, e mi ha indicato in ricetta di assumere:
- pantoprazolo 40mg: 1compressa prima di colazione per 8 settimane
- gaviscon advance : 10 ml alla sera prima di coricarsi per 8 settimane
e di seguire una dieta più spezzettata durante la giornata 5-6 pasti e non abbuffarmi più come ho fatto finora.
Stupidamente però non ho chiesto una cosa: terminata la terapia, se gli effeti saranno quelli aspettati, come mi devo comportare per non ricascare nel problema del reflusso? Solitamente come ci si comporta, che algoritmo si segue? Cosa devo fare?
Grazie
mi son recato due mesi fa dal mio medico di base per due problemi di per se distinti:
- un dolore retroscapolare
- una continua tosse e istinto a grattare la gola
Dopo varie indagini radiografice, ecografiche al fegato ecc e visite a diversi specialisti tra cui allergologo e pneumologo, dietro consiglio del medico che mi segue mi è stato detto di rivolgermi a un otorinolaringoiatra perché in mancanza di evidenze radiografiche sospettava un reflusso gastroesofageo.
Mi son recato dallo specialista che dopo anamnesi (entrambi i sintomi inizialmente riportati potrebbero essere dati dal reflusso) e indagine fibroscopica, giunto alla laringe, ha riportato: effettuata videofibroendoscopia VADS che evidenzia segni fortemente suggestivi di laringopatia da reflusso gastroesofageo e iperemia della mucosa aritenoidea dx edema della mucosa aritenoidea sinistra.
Il dottore mi ha poi spiegato che potevo iniziare una terapia, sospettando tale malattia da reflusso, e mi ha indicato in ricetta di assumere:
- pantoprazolo 40mg: 1compressa prima di colazione per 8 settimane
- gaviscon advance : 10 ml alla sera prima di coricarsi per 8 settimane
e di seguire una dieta più spezzettata durante la giornata 5-6 pasti e non abbuffarmi più come ho fatto finora.
Stupidamente però non ho chiesto una cosa: terminata la terapia, se gli effeti saranno quelli aspettati, come mi devo comportare per non ricascare nel problema del reflusso? Solitamente come ci si comporta, che algoritmo si segue? Cosa devo fare?
Grazie
[#1]
Finite le 8 settimane con la dose di 40 mg dovrà continuare un altro mese a 20 mg e poi sospendere. Se i sintomi dovessero ripresentarsi dovrà riprendere la terapia alla dose necessaria per non accusare disturbi. Dovrà però essere seguito da un gastroenterologo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta, le posso porre due uteriori domande...
- una volta finita la terapia da 40mg e successivamente quella da 20mg se non avessi più sintomi devo comunque consultare un gastroenterologo o no (nel senso poso considerarmi guarito**)?
- poi mi chiedevo correlata alla domanda di cui sopra: il reflusso come si è presentato una volta, non dovrebbe capitare che si ripresenti sicuramente un'altra volta terminata la cura? Mi spiego meglio: il reflusso non è causato da una mia "attitudine" ad averlo e quindi non dovrei sempre avere "recidive" (come dicevo, si può parlare di guarigione**)?
Son domande dettate dalla mia ignoranza in materia, mi scusi e grazie ancora.
- una volta finita la terapia da 40mg e successivamente quella da 20mg se non avessi più sintomi devo comunque consultare un gastroenterologo o no (nel senso poso considerarmi guarito**)?
- poi mi chiedevo correlata alla domanda di cui sopra: il reflusso come si è presentato una volta, non dovrebbe capitare che si ripresenti sicuramente un'altra volta terminata la cura? Mi spiego meglio: il reflusso non è causato da una mia "attitudine" ad averlo e quindi non dovrei sempre avere "recidive" (come dicevo, si può parlare di guarigione**)?
Son domande dettate dalla mia ignoranza in materia, mi scusi e grazie ancora.
[#3]
Il reflusso gastroesofageo é solitamente cronico, ma un reflusso di lieve entità potrebbe essere controllato con cicli saltuari di antisecretivi e/o con norme dietetiche:
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Nel suo caso, bisogna attendere per capire .....
https://www.medicitalia.it/minforma/scienza-dell-alimentazione/787-il-reflusso-gastro-esofageo-a-tavola.html
Nel suo caso, bisogna attendere per capire .....
[#4]
Ex utente
Leggo subito l'articolo linkato.
Nel frattempo le chiedo un ultimo consiglio: al momento finisco tale terapia, una volta finita aspetto un eventuale ricomparsa dopo qualche tempo dei sintomi e vado dal gastroenterologo? O è meglio secondo lei andarci subito dopo il termine della terapia data dall'otorino curante così da pianificare (anche senza sintomi)?
Grazie di tutto.
Nel frattempo le chiedo un ultimo consiglio: al momento finisco tale terapia, una volta finita aspetto un eventuale ricomparsa dopo qualche tempo dei sintomi e vado dal gastroenterologo? O è meglio secondo lei andarci subito dopo il termine della terapia data dall'otorino curante così da pianificare (anche senza sintomi)?
Grazie di tutto.
[#8]
Ex utente
Scivo a distanza di 8 setimane perché noto non essere cambiato molto. Il sintomo è sempre e SOLO quello: tosse perché sento solletico alla gola e dopo istinto a grattare la gola.
Pongo le due domande:
-1. Mi iniziavo a chiedere se quanto ricavato dalla fibroscopia sia più un effetto che un sintomo. Ovvero mi chiedevo: potrebbe essere che la tosse e il grattare la gola abbiano portato "irritazione" in quella zona e non sia stato il reflusso a generare ciò? (Potrebbe essere?)
-2. Al momento dovrei fare ancora l'ultimo mese con 20mg di pantoprazolo come mi ha consigliato, a questo punto lei dice ceh conviene continuare o no non avendo assistito a nessun miglioramento?
Pongo le due domande:
-1. Mi iniziavo a chiedere se quanto ricavato dalla fibroscopia sia più un effetto che un sintomo. Ovvero mi chiedevo: potrebbe essere che la tosse e il grattare la gola abbiano portato "irritazione" in quella zona e non sia stato il reflusso a generare ciò? (Potrebbe essere?)
-2. Al momento dovrei fare ancora l'ultimo mese con 20mg di pantoprazolo come mi ha consigliato, a questo punto lei dice ceh conviene continuare o no non avendo assistito a nessun miglioramento?
[#10]
Ex utente
La ringrazio ancora :)
Allora continuo ancora questo mese, volevo chiederle questo: passando dalla terapia da 40 a 20 mg devo sempre coadiuvarla con il gaviscon alla sera prima di andare a letto o assumo il solo pantoprazolo al mattino e basta?
La terrò aggiornata a 30 gg.
Buona giornata.
Allora continuo ancora questo mese, volevo chiederle questo: passando dalla terapia da 40 a 20 mg devo sempre coadiuvarla con il gaviscon alla sera prima di andare a letto o assumo il solo pantoprazolo al mattino e basta?
La terrò aggiornata a 30 gg.
Buona giornata.
[#12]
Ex utente
In realtà il "sintomo" tosse non mi è passato per tutta la durata del trattamento di 8 settimane da 40mg + gaviscon, per questo sospettavo che la causa della tosse non fosse il reflusso, però volevo portare avanti la terapia fino a compimento così da poter tirare le somme e ritornare dal medico curante riportandogli come è andata.
Ora in teoria dovrei fare i 20 mg per l'ultimo mese, però non posso dire che il sintomo sia tornato causa diminuzione dose perché in realtà non è mai passato tornando abbastanza ciclicamente una volta ogni settimana o ogni due circa (i 20 mg l'ho iniziato da pochissimi giorni percui non so ancora dire come procederà). Detto ciò lei cosa consiglierebbe di fare, continuo anche col gaviscon olre i 20 mg? Solo i 20 mg, torno ai 40 mg?
Mi scusi la confusione e l'ulteriore domanda, ma ho preferito fornirle tutti i dati precisamente così da poter ricevere un consiglio su come comportarsi.
Grazie ancora..
Ora in teoria dovrei fare i 20 mg per l'ultimo mese, però non posso dire che il sintomo sia tornato causa diminuzione dose perché in realtà non è mai passato tornando abbastanza ciclicamente una volta ogni settimana o ogni due circa (i 20 mg l'ho iniziato da pochissimi giorni percui non so ancora dire come procederà). Detto ciò lei cosa consiglierebbe di fare, continuo anche col gaviscon olre i 20 mg? Solo i 20 mg, torno ai 40 mg?
Mi scusi la confusione e l'ulteriore domanda, ma ho preferito fornirle tutti i dati precisamente così da poter ricevere un consiglio su come comportarsi.
Grazie ancora..
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.1k visite dal 16/08/2014.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.