Settoplastica

Buona sera.. il 16 luglio dovrò sottopormi all'intervento di settoplastica e riduzione dei turbinati perchè ho una deviazione al setto non tanto grave e i turbinati ipertrofici a causa di allergia ali acari. La turbinoplastica l'ho già effettuata 7 anni fà e l'ho ripetuta 2 anni fà, e ne ho avuto la prima volta grandi benefici per almeno 3 anni, la seconda praticamente non è contata niente o quasi. Durante l'ultima visita in giugno con l'otorino mi ha detto che dovrei fare la settoplastica per risolvere tutti i problemi.
Premetto che sono molto in ansia, perchè ho tanti racconti di persone che l'hanno fatta e che non è che ne abbiano avuto grossi benefici, tempi di ripresa lunghi e i giorni dopo l'intervento dolore e notti in bianco.
Secondo la vostra esperienza quanti interventi hanno poi decorsi lunghi e fastidiosi legati ad altri problemi e quanti invece in pochi mesi si aggiustano? Una percentuale anche grossolana?
Grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente , a mio parere la percentuale ha poca importanza: si tratta di capire, caso per caso, se la "deviazione al setto non tanto grave" abbia veramente un ruolo determinante nella sintomatologia che lei riferisce: immagino sia ostruzione nasale cronica: nessuno meglio del Collega che segue il suo caso può essere più preciso in merito, e se le ha assicurato che risolverà tutti i suoi problemi, ben difficilmente qualcuno può dire diversamente via rete.
Effettivamente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato spesso a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici nasali.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione e l’infezione di quest’ultima .
Il transito orale aggira il filtro difensivo costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali, ma favorisce anche l’introduzione nelle basse vie di aria fredda, che i turbinati, che sono sostanzialmente dei termosifoni a volume variabile, sono stimolati a riscaldare, ma senza effetto, in quanto il flusso aereo li aggira transitando appunto dalla bocca: di qui una possibile causa della loro ipertrofia.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche il russare notturno e la secchezza della gola nel sonno: sarebbe importante sapere se ciò la riguarda
Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo , e il problema perdurasse, le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie.

Le suggerisco di dare un'occhiata, su questo stesso sito, all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che possa riconoscere qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html


Inoltre, ha provato i lavaggi di soluzione salina?
Veda se la incuriosisce l''articolo qui linkato:
http://www.studiober.com/pdf/avaggio%20della%20mucosa%20rinosinusale%20
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito.."

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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