Vertigini con cadenza mensile
Egr. Prof./Dott.
è la prima volta che chiedo una consulenza on-line e sono stato colpito dal servizio offerto per la concretezza e la minuziosità delle risposte.
Vengo al dunque: circa due anni fa mi sono comparse per la prima volte delle crisi vertiginose durata 3-4 mesi con episodi acuti al risveglio e al momento di coricarmi con associata nausea e sudorazione. Da allora e per piu' di un anno sono stato benissimo.
Purtroppo circa 6-7 mesi fa mi sono ritornate le vertigini con cadenza mensile e durata variabile da pochi minuti a alcune settimane (diciamo che questa volta piu' che vertigini, nella maggior parte degli episodi si tratta di sbandamenti e senso di confusione che perdurano anche tutta la giornata). La cosa fastidiosa è che nella recrudescenza degli episodi mi è comparsa una nausea insistente che alle volte mi accompagna anche senza avere problemi di equilibrio.
La visita ortopedica con rx del rachide cervicale non ha evidenziato nulla (segnalo che comunque soffro da anni di dolori cervicali, scrosci articolari quando ruoto il capo sul collo, formicolii alle mani e braccia quando le distendo in posizione distesa).
La successiva visita ORL con esame otoneurologico (incluso audiometrico, vestibolare e prove con acqua calda) ha evidenziato una lieve ipereflessia labirintica dx a cui si devono le vertigini (lo specialista parla di VPB).
Mi è stato prescritto microser 16 mg e esercizi di riabilitazione vestibolare da eseguire quando ho le crisi vertiginose. Nella stessa visita mi è stata riscontrata rinofaringite ipertrofica cronica e setto nasale deviato. L'otorino non ritiene che deba eseguire esami strumentali tipo TAC e RM.
Ho fatto anche esami del sangue con test Helico Bacter e tutti i valori sono nella norma tranne la creatinina (1,48) e GTP (48). La mia domanda consiste nel sapere se esami obiettivi possono far giungere ad una giusta diagnosi nel mio caso e se è necessario fare ulteriori approfondimenti.
In effetti sono un tipo ansioso e svolgo un lavoro un po' stressante sempre in auto e davanti al pc con posture errate. Inoltre da quando ho questi problemi sono sopraffatto spesso da paure di mali incurabili che si accentuano quando sono in luoghi chiusi.
Certo di una vostra risposta porgo cordiali saluti.
è la prima volta che chiedo una consulenza on-line e sono stato colpito dal servizio offerto per la concretezza e la minuziosità delle risposte.
Vengo al dunque: circa due anni fa mi sono comparse per la prima volte delle crisi vertiginose durata 3-4 mesi con episodi acuti al risveglio e al momento di coricarmi con associata nausea e sudorazione. Da allora e per piu' di un anno sono stato benissimo.
Purtroppo circa 6-7 mesi fa mi sono ritornate le vertigini con cadenza mensile e durata variabile da pochi minuti a alcune settimane (diciamo che questa volta piu' che vertigini, nella maggior parte degli episodi si tratta di sbandamenti e senso di confusione che perdurano anche tutta la giornata). La cosa fastidiosa è che nella recrudescenza degli episodi mi è comparsa una nausea insistente che alle volte mi accompagna anche senza avere problemi di equilibrio.
La visita ortopedica con rx del rachide cervicale non ha evidenziato nulla (segnalo che comunque soffro da anni di dolori cervicali, scrosci articolari quando ruoto il capo sul collo, formicolii alle mani e braccia quando le distendo in posizione distesa).
La successiva visita ORL con esame otoneurologico (incluso audiometrico, vestibolare e prove con acqua calda) ha evidenziato una lieve ipereflessia labirintica dx a cui si devono le vertigini (lo specialista parla di VPB).
Mi è stato prescritto microser 16 mg e esercizi di riabilitazione vestibolare da eseguire quando ho le crisi vertiginose. Nella stessa visita mi è stata riscontrata rinofaringite ipertrofica cronica e setto nasale deviato. L'otorino non ritiene che deba eseguire esami strumentali tipo TAC e RM.
Ho fatto anche esami del sangue con test Helico Bacter e tutti i valori sono nella norma tranne la creatinina (1,48) e GTP (48). La mia domanda consiste nel sapere se esami obiettivi possono far giungere ad una giusta diagnosi nel mio caso e se è necessario fare ulteriori approfondimenti.
In effetti sono un tipo ansioso e svolgo un lavoro un po' stressante sempre in auto e davanti al pc con posture errate. Inoltre da quando ho questi problemi sono sopraffatto spesso da paure di mali incurabili che si accentuano quando sono in luoghi chiusi.
Certo di una vostra risposta porgo cordiali saluti.
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Gentile Lettore, i disturbi dell'equilibrio sono tra i più dibattuti tra i vari specialisti che si avvicendano nella visita di pazienti con il suo problema e devo dire che non sempre si "segue" un corretto iter diagnostico. Infatti in questo campo l'anamnesi gioca un ruolo fondamentale, ed in particolare le primissime domande: per esempio i disturbi da Lei riferiti non sembrerebbero indirizzare verso la classica sindrome vertiginosa periferica, o labirintite, in quanto la prevalenza dei sintomi si riferisce più ad un disequilibrio che a una vera e propria rotazione. A tal proposito la medicina anglosassone parla un linguaggio più concreto e meno confuso: vertigo = rotazione; dizziness = instabilità. A questo punto Le consiglierei di sottoporsi ad una visita neurologica, per escludere patologie delle vie vestibolari centrali (sarà il neurologo eventualmente ad indicare una eventuale risonanza, più adatta della TAC in questi casi); se negativa, allora ne riparli con il suo medico di famiglia. La saluto e buona fortuna,
Dott. Garo (San Remo).
Dott. Garo (San Remo).
Dr. Giuseppe Garo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 17/11/2005.
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