Acufene ronzio
Salve Dottori, ho un fastidioso acufene.Ho 23 anni e soffro di questo ronzio da circa 2 anni.L'acufene venne fuori dopo un raffreddore, cosi' andai dal medico di famiglia e mi disse che l'orecchio era completamente infiammato.Mi prescrisse del cortisone,e di effettuare una visita dall'otorino.Alla prima visita, l'infiammazione non c'era più ma il fischio era sempre li'.Questo fischio è monolaterale, solo a destra e varia continuamente d'intensità.(aumenta tantissimo nelle zone rumorose, diminuisce,quasi fino a sparire, quando l'orecchio non è sottoposto a forti rumori).Comumque è sempre presente, anche se cambia di intensità.Solo alcune rare volte sembra che va via,ma torna dopo qualche minuto.Sono stato da 5 otorini diversi, e tutti mi hanno detto che non c'era niente da fare e sopratuttto che l'acufene non è a carico dell'orecchio dato che tutti mi hanno fatto esame audiometrico e impedenzometrico e risultavano nella norma.Allora mi hanno detto che poteva essere a carico dell'articolazione temporo mandibolare cosi' sono stato dal dentista, e gli ho spiegato la situazione.Mi ha fatto un bite che porto da circa 1 anno, ma la situazine non è cambiata.Premetto che nella zona mandibolare a destra, qualche anno ho subito un colpo giocando a calcio, quindi non vorrei che magari quel colpo fosse legato con i problemi all'orecchio e all'articolazione.Mi date cortesemte qualche consiglio su come mi devo comportare dato che di 5 otorini nessuno è stato in grado di risolvere il mio problema?Grazie.
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Gentile Paziente, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali credo si sis agià rivolto (altrimenti lo faccia) e cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Effettivamente l'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento
mandibolare , opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi PER LE 24 ORE (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Effettivamente l'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento
mandibolare , opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi PER LE 24 ORE (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
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Utente
Grazie Dottore per la sua risposta.Si, in effetti ho anche altri sintomi,soprattutto dolore auricolare (prurito), un pò di cervicalgia e leggeri rumori articolari(diminuiti da quando porto il bite)Non so se può essere un sintomo,ma qualche anno prima dell'insorgenza di questo acufene(solo a destra), ho ricevuto un colpo giocando a calcio proprio all'altezza dell'orecchio.Adesso non so se c'è una correlazione tra il colpo ricevuto e l'acufene(dopo circa 2 anni).Adesso le farò la domanda che forse tutti le fanno:con un adeguato trattamento, riuscirò a sconfiggere l'acufene?.Grazie e buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 21/11/2013.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.