Epistassi a seguito di intervento con metodo fess
Gent.ili dott. Scrivo queste righe perche’ vorrei rendere pubblica questa mia esperienza e soprattutto utile a chi la legga e debba sottoporsi a questo genere di intervento.
Arriviamo al dunque , circa un mese fa’ sono stato operato a Roma presso una clinica privata di poliposi nasale e riduzione dei turbinati ,a parte la mia decisione folle presa li’ su due piedi dopo la visita di sottopormi all’intervento che si e’ svolto in endoscopia con microdebriter e in anestesia locale con notevoli sofferenze per circa 1h e30 ,dopo l’ intervento sono stato abbandonato sul divano della reception alla merce’ di tutti per qualche ora , nonostante avessi speso 2600€ . Successivamente dimesso sono andato via dalla clinica guidando lo scooter. A parte la disavventura ,il sangue la paura la sudata in sala operatoria,il giorno dopo rientrato in Sardegna a Cagliari coi tamponi nasali in silicone ,ho avuto la febbre alta per circa 4 gg con dei mal di testa indicibili nonostante a borsa del giaccio, tanto che non mi sono mai alzato dal letto. Ovviamente sentito il Dott. Telefonicamente mi e’ stato detto che rientrava tutto nella norma. Tolti i tamponi la febbre scomparve il giorno dopo. Tutto sembrava procedere per il meglio , naso libero finalmente si tornava a respirare, alla visita di controllo 15 giorni dopo mi e’ stata prescritta la seguente terapia : Pariet 20 mg, Singulair 10mg tutti i giorni e zirtec e spray lunis ,e una iniezione di kenacort. Tre giorni fa circa senza fare alcuno sforzo iniziai a sanguinare copiosamente dal naso e bloccai l’epistassi per compressione e col ghiaccio,solo che il tutto si ripresento’ il giorno dopo in modo piu’ evidente per tre giorni continuai a sanguinare ,contattato al tel. cellulare il medico non rispose, in fondo era Domenica mattina mica poteva rispondere o richiamare sara’ stato al mare .Vista l’ emorragia mi feci accompagnare al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Cagliari ,devo dire eccezionali sia dal punto di vista medico che umano.Trasferito d’urgenza in clinica otorinolaringoiatria sono stato prontamente visitato dalla Dott.ssa Locci e dal Dott ASTE in endoscopia mi e’ stato riscontrato un arteriola aperta ,al turbinato sx ,immediatamente tamponata con vasocostrittori e cauterizzata, dalla visita poi e’ risultato che i polipi erano se pur in maniera ridotta sempre li’ giustificando il fatto che con quel genere di intervento il Dott che mi aveva operato in fondo di piu’ non avrebbe potuto fare,visti i limiti dell’ anestesia locale.
Mi e’ stato fatto notare che la FEES veniva regolarmente effettuata anche da loro e in anestesia generale. Ad ogni modo ho dovuto sospendere subito la terapia farmacologia postoperatoria, in quanto il Singulair tra gli effetti collaterali ha contemplato anche il sanguinamento . Ora sono in lista d’attesa per un nuovo intervento,se ne parlera’ tra piu’ di un anno.
Il punto e’ questo, perche’ non sono stato avvertito dal medico prima dell’ intervento che non avrei risolto il problema e dei limiti che imponeva l’anestesia locale, oltretutto a parte la spesa , non e’ stata affatto una passeggiata come mi e' stato dato intendere. Penso che un medico debba rispettare il proprio codice deontologico e debba informare attentamente e correttamente il paziente prima di un intervento,soprattutto delle eventuali complicanze postoperatorie. Ma visto i tempi che corrono vedi il caso della clinica S. Rita, ALCUNI SONO DIVENTATI DEI MERCENARI SENZA SCRUPOLI AL SERVIZIO DEI PROPRIETARI DELLE CLINICHE PRIVATE,e questo dispiace e porta discredito alla categoria e a quelli che veramente ci credono nella professione e nel rapporto medico paziente.
Ne approfitto per ringraziare l’equipe del Centro Otorinolaringoiatria dell’ Ospedale Civile di Cagliari per la loro professionalita’ ,umanita’ e diponibilita’ nonostante fosse di “domenica”,(mi hanno assistito in quattro tra medici e infermieri) ,.Credo che delle volte non ci sia bisogno di girare il mondo ne di farsi ammaliare da interventi miracolosi pubblicizzati su Internet da persone senza scrupoli, e che delle volte basta girare l’angolo e i bravi Dottori sono a fianco casa nostra.
GRAZIE MARCO O.
Arriviamo al dunque , circa un mese fa’ sono stato operato a Roma presso una clinica privata di poliposi nasale e riduzione dei turbinati ,a parte la mia decisione folle presa li’ su due piedi dopo la visita di sottopormi all’intervento che si e’ svolto in endoscopia con microdebriter e in anestesia locale con notevoli sofferenze per circa 1h e30 ,dopo l’ intervento sono stato abbandonato sul divano della reception alla merce’ di tutti per qualche ora , nonostante avessi speso 2600€ . Successivamente dimesso sono andato via dalla clinica guidando lo scooter. A parte la disavventura ,il sangue la paura la sudata in sala operatoria,il giorno dopo rientrato in Sardegna a Cagliari coi tamponi nasali in silicone ,ho avuto la febbre alta per circa 4 gg con dei mal di testa indicibili nonostante a borsa del giaccio, tanto che non mi sono mai alzato dal letto. Ovviamente sentito il Dott. Telefonicamente mi e’ stato detto che rientrava tutto nella norma. Tolti i tamponi la febbre scomparve il giorno dopo. Tutto sembrava procedere per il meglio , naso libero finalmente si tornava a respirare, alla visita di controllo 15 giorni dopo mi e’ stata prescritta la seguente terapia : Pariet 20 mg, Singulair 10mg tutti i giorni e zirtec e spray lunis ,e una iniezione di kenacort. Tre giorni fa circa senza fare alcuno sforzo iniziai a sanguinare copiosamente dal naso e bloccai l’epistassi per compressione e col ghiaccio,solo che il tutto si ripresento’ il giorno dopo in modo piu’ evidente per tre giorni continuai a sanguinare ,contattato al tel. cellulare il medico non rispose, in fondo era Domenica mattina mica poteva rispondere o richiamare sara’ stato al mare .Vista l’ emorragia mi feci accompagnare al pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Cagliari ,devo dire eccezionali sia dal punto di vista medico che umano.Trasferito d’urgenza in clinica otorinolaringoiatria sono stato prontamente visitato dalla Dott.ssa Locci e dal Dott ASTE in endoscopia mi e’ stato riscontrato un arteriola aperta ,al turbinato sx ,immediatamente tamponata con vasocostrittori e cauterizzata, dalla visita poi e’ risultato che i polipi erano se pur in maniera ridotta sempre li’ giustificando il fatto che con quel genere di intervento il Dott che mi aveva operato in fondo di piu’ non avrebbe potuto fare,visti i limiti dell’ anestesia locale.
Mi e’ stato fatto notare che la FEES veniva regolarmente effettuata anche da loro e in anestesia generale. Ad ogni modo ho dovuto sospendere subito la terapia farmacologia postoperatoria, in quanto il Singulair tra gli effetti collaterali ha contemplato anche il sanguinamento . Ora sono in lista d’attesa per un nuovo intervento,se ne parlera’ tra piu’ di un anno.
Il punto e’ questo, perche’ non sono stato avvertito dal medico prima dell’ intervento che non avrei risolto il problema e dei limiti che imponeva l’anestesia locale, oltretutto a parte la spesa , non e’ stata affatto una passeggiata come mi e' stato dato intendere. Penso che un medico debba rispettare il proprio codice deontologico e debba informare attentamente e correttamente il paziente prima di un intervento,soprattutto delle eventuali complicanze postoperatorie. Ma visto i tempi che corrono vedi il caso della clinica S. Rita, ALCUNI SONO DIVENTATI DEI MERCENARI SENZA SCRUPOLI AL SERVIZIO DEI PROPRIETARI DELLE CLINICHE PRIVATE,e questo dispiace e porta discredito alla categoria e a quelli che veramente ci credono nella professione e nel rapporto medico paziente.
Ne approfitto per ringraziare l’equipe del Centro Otorinolaringoiatria dell’ Ospedale Civile di Cagliari per la loro professionalita’ ,umanita’ e diponibilita’ nonostante fosse di “domenica”,(mi hanno assistito in quattro tra medici e infermieri) ,.Credo che delle volte non ci sia bisogno di girare il mondo ne di farsi ammaliare da interventi miracolosi pubblicizzati su Internet da persone senza scrupoli, e che delle volte basta girare l’angolo e i bravi Dottori sono a fianco casa nostra.
GRAZIE MARCO O.
[#1]
ecco il punto dolente!!!, la pubblicita' che un medico si fa non e' quella sritta e letta su platinate riviste e neppure su bei siti internet graficamente ben confezionati e pagati. Sono i pazienti che con un tam-tam stendono una classifica. Inoltre, proprio se si vuole utilizzate internet si riesce ad ottenere una caterva di informazioni specifiche, piu' esplicite di tanti consenti informati che purtroppo vengono frettolosamente forniti, frettolosamente letti e raramente il paziente si addentra con domandine per capire meglio cosa si deve aspettare di concreto da tutto quello che e' scritto tra le righe.
Personalmente sconsiglio al paziente, che devo sottoporre ad un intervento di FESS ( chirurgia endoscopica funzionale dei seni paranasali ), la procedura in anestesia locale per il motivo che la patologia polipoide visibile nelle fosse nasali risiede all'interno dei seni paranasali! Pertanto L'intervento deve, per "tentare" di essere efficace, raggiungere ed aprire tali strutture. A questo punto l'intervento non sara' piu' una FESS ma una ESS (chirurgia endoscopica dei seni paranasali) che come si vede non e' piu' funzionale. Cio' detto serve sia per lei sig. Marco, che sfortunatamente ha gia' dato, che per tutti gli altri che vorranno dare, a far capire che la corretta informazione va' attentamente cercata. Quindi tale intervento correttamente impostato va' correttamente spiegato e capito (come peraltro vale per tutti gli altri). Se poi, come spesso mi e' gia' capitato, per varie ragioni spesso legate alle caretteristiche del paziente, decido di asportare le formazioni polipoidi in anestesia locale lo faccio spiegando al paziente le finalita' che tale procedura comporta e cioe' di riaprire temporaneamente alla respirazione le fosse nasali. Detto e fatto cio' il paziente e' strafelice e soddisfatto. Il tamponamento nasale per tale procedura spesso non e' necessario. Se poi si passa alla riduzione funzionale dei turbinati le metodiche proposte sono tante ognuna con propri limiti e vantaggi. Succede che si debba in alcuni casi tamponare piu' o meno forte le fosse nasali. Specialmente se il paziente andra' lontano sara' opportuno essere prudentemente abbondanti con il tamponamento.
Personalmente sconsiglio al paziente, che devo sottoporre ad un intervento di FESS ( chirurgia endoscopica funzionale dei seni paranasali ), la procedura in anestesia locale per il motivo che la patologia polipoide visibile nelle fosse nasali risiede all'interno dei seni paranasali! Pertanto L'intervento deve, per "tentare" di essere efficace, raggiungere ed aprire tali strutture. A questo punto l'intervento non sara' piu' una FESS ma una ESS (chirurgia endoscopica dei seni paranasali) che come si vede non e' piu' funzionale. Cio' detto serve sia per lei sig. Marco, che sfortunatamente ha gia' dato, che per tutti gli altri che vorranno dare, a far capire che la corretta informazione va' attentamente cercata. Quindi tale intervento correttamente impostato va' correttamente spiegato e capito (come peraltro vale per tutti gli altri). Se poi, come spesso mi e' gia' capitato, per varie ragioni spesso legate alle caretteristiche del paziente, decido di asportare le formazioni polipoidi in anestesia locale lo faccio spiegando al paziente le finalita' che tale procedura comporta e cioe' di riaprire temporaneamente alla respirazione le fosse nasali. Detto e fatto cio' il paziente e' strafelice e soddisfatto. Il tamponamento nasale per tale procedura spesso non e' necessario. Se poi si passa alla riduzione funzionale dei turbinati le metodiche proposte sono tante ognuna con propri limiti e vantaggi. Succede che si debba in alcuni casi tamponare piu' o meno forte le fosse nasali. Specialmente se il paziente andra' lontano sara' opportuno essere prudentemente abbondanti con il tamponamento.
Agostino Canessa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.8k visite dal 16/06/2008.
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