Potrei avere un deficit dell'udito
Gentili dottori, ho 29 anni e da qualche mese accuso un problema bizzarro all'udito: mi capita di non comprendere le parole di chi mi parla. Credo di sentire normalmente, ma non capisco ciò che mi viene detto. Se poi ci sono rumori che interferiscono con il parlato dei miei interlocutori, non comprendo assolutamente nulla. A volte comprendo una parola al posto di un'altra, mentre altre volte mi sembra tutto completamente senza senso. Spesso mi risultano incomprensibili delle intere frasi.
Questo fenomeno si verifica anche (e maggiormente) quando sono al telefono: nonostante il volume sia giusto e senta benissimo (credo!), ciò che l'altro dice mi risulta come "impastato", come un insieme di fonemi messi a caso, non so in che altro modo spiegarmi.
In più provo molto fastidio per i rumori in genere, non riesco a sopportarli, è come se fossero amplificati di dieci volte, in confronto a come vengono percepiti dagli altri, che non provano il mio stesso fastidio. Forse è anche per questo fastidio che non provo più molto piacere nell'ascoltare la musica.
Vivo questa condizione da mesi. Inizialmente credevo che capitasse a tutti o che fosse dovuto a un po' di stress passeggero, ma poi è continuato, e in questo ultimo periodo si ripete piuttosto spesso; mi sono reso conto che il più delle volte, quando questo accade, riesco a comprendere ciò che dicono gli altri solo cogliendo le parole "chiave", o comunque con un po' di intuito. Altrimenti ho bisogno che si parli in modo chiaro e lento.
Quindi ho pensato di fare un controllo.
Il medico di base mi ha consigliato una visita dall'otorino, ma ovviamente in questo periodo è un po' difficile, mi hanno rimandato a settembre.
Esiste qualche deficit dell'udito che si manifesti in questo modo? Che tipo di esami si effettuano?
Potrebbe avere qualche correlazione col fatto che io suoni dall'età di 8 anni e quindi nel corso degli anni sia sempre stato a contatto con strumenti musicali di ogni tipo?
Grazie per la disponibilità
Questo fenomeno si verifica anche (e maggiormente) quando sono al telefono: nonostante il volume sia giusto e senta benissimo (credo!), ciò che l'altro dice mi risulta come "impastato", come un insieme di fonemi messi a caso, non so in che altro modo spiegarmi.
In più provo molto fastidio per i rumori in genere, non riesco a sopportarli, è come se fossero amplificati di dieci volte, in confronto a come vengono percepiti dagli altri, che non provano il mio stesso fastidio. Forse è anche per questo fastidio che non provo più molto piacere nell'ascoltare la musica.
Vivo questa condizione da mesi. Inizialmente credevo che capitasse a tutti o che fosse dovuto a un po' di stress passeggero, ma poi è continuato, e in questo ultimo periodo si ripete piuttosto spesso; mi sono reso conto che il più delle volte, quando questo accade, riesco a comprendere ciò che dicono gli altri solo cogliendo le parole "chiave", o comunque con un po' di intuito. Altrimenti ho bisogno che si parli in modo chiaro e lento.
Quindi ho pensato di fare un controllo.
Il medico di base mi ha consigliato una visita dall'otorino, ma ovviamente in questo periodo è un po' difficile, mi hanno rimandato a settembre.
Esiste qualche deficit dell'udito che si manifesti in questo modo? Che tipo di esami si effettuano?
Potrebbe avere qualche correlazione col fatto che io suoni dall'età di 8 anni e quindi nel corso degli anni sia sempre stato a contatto con strumenti musicali di ogni tipo?
Grazie per la disponibilità
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I disturbi dell'udito sono tantissimi e le loro manifestazioni sono poliedriche. La prima cosa da fare è visita otorinolaringoiatrica con esame audiometrico, meglio se corredato anche da impedenzometria. Dopo si valuterà il da farsi sulla base del risultato. Cordiali saluti
Dr. Carlo Govoni
specialista in otorinolaringoiatria - Milano
cell. 3358040811
www.carlogovoni.it
[#2]
Utente
Gentile dottore la ringrazio, ho dovuto aspettare un po' per la visita, che però ha escluso qualunque tipo di anomalia all'orecchio esterno, quindi ho proseguito con esame audiometrico e impedenziometria come consigliato. Mi è stata riscontrata una ipoacusia pantonale percettiva (bilaterale) e un innalzamento della soglia del dolore.
Il grafico dell'audiogramma si trova in un intervallo tra 30 e 60db e lo specialista ha detto che il danno è abbastanza notevole...e posso solo considerare l'uso di apparecchi acustici, bilateralmente.
Secondo lei a che livello è utile usare gli apparecchi? Sarebbero utili nel mio caso?
Non ne ho alcuna esperienza, non vorrei rivolgermi presso qualche centro alla cieca, e magari investire in qualcosa che non potrà servirmi. Può darmi qualche consiglio?
Grazie mille e buona serata
Il grafico dell'audiogramma si trova in un intervallo tra 30 e 60db e lo specialista ha detto che il danno è abbastanza notevole...e posso solo considerare l'uso di apparecchi acustici, bilateralmente.
Secondo lei a che livello è utile usare gli apparecchi? Sarebbero utili nel mio caso?
Non ne ho alcuna esperienza, non vorrei rivolgermi presso qualche centro alla cieca, e magari investire in qualcosa che non potrà servirmi. Può darmi qualche consiglio?
Grazie mille e buona serata
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Mi scuso del ritardo, forse avrà già deciso. Io nell'audiogramma valuto molto le frequenze di 250 - 500 - e 1000 Hz. Se su queste la perdita è di 30-40 dB non acquisterei la protesi e cercherei di sforzarmi ad usare l'udito naturale.
cordialità
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 16/08/2013.
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