Disfagia, tonsillite e ipertrofia delle adenoidi. nessi eziologici? iter diagnostico.
Buona giornata,
sono uno studente di Medicina di 21 anni.
Vi contattai oltre 2 mesi fa per l'insorgenza di una disfagia paradossa piuttosto debilitante, con strascichi per fortuna minimi agorafobici.
Il quadro clinico, da allora, s'è evoluta incostantemente: ad un iniziale peggioramento delle condizioni, è seguito un graduale miglioramento sino alla situazione -gestibile, ma irrisolta- di stasi (con sporadiche, brevi ricadute) che vivo adesso.
I problemi di deglutizione sono complessivamente migliorati dopo trattamento bimestrale della malattia da esofagite da reflusso (lansoprazolo e gaviscon), e concomitante assunzione di farmaci pirocinetici e miorilassanti (motilex).
Ma, come detto, la disfagia non è completamente superata e ad essa si affiancano altre manifestazioni sintomatologiche (alcune già presenti all'inizio del trattamento, altre acutizzatesi di recente):
ricorrente xerostomia, apnee notturne (di cui soffro da anni), lingua Perennemente biancastra (con approfondimento del solco mediano, come in un accenno di glossite), tonsillite purulenta, lieve otalgia e, in ultimo (ma evidentemente pregressa), ipertrofia adenoidea (con ostruzione delle vie aeree superiore al 40%).
A tal proposito, dagli esami ematochimici condotti, sono emersi alterati i valori di GOT e GPT (doppi rispetto alla soglia massima fisiologica) e, soprattutto (per il mio iter diagnostico), di VES (25) e P.C.R.
Pertanto, Vi chiedo se possa esservi un nesso tra la sintomatologia descritta e la disfagia paradossa e se credete opportuno intervenire (anche, eventualmente, chirurgicamente) su adenoidi e tonsille.
In tal caso, la terapia (antibiotica e non) potrebbe rivelarsi risolutiva anche per la disfagia?
E' possibile, inoltre, che gli agenti infettivi abbiano sviluppato (come sospetto) una resistenza specifica nei confronti di Augmentin, da me assunto ripetutamente negli ultimi 12 mesi a causa degli strascichi di un'operazione?
In ultimo, crede possa agire -il medico curante prende ancora tempo, essendosi soffermato sulla sofferenza epatica- senza avere ancora effettuato un tampone faringeo ed un esofagogastroduodenoscopia (per sospetta acalasia,è proprio necessaria?), entrambi in programma nella prima settimana di settembre?
RingraziandoVi per l'attenzione,
e sperando d'esser stato sufficientemente chiaro,
Saluti.
sono uno studente di Medicina di 21 anni.
Vi contattai oltre 2 mesi fa per l'insorgenza di una disfagia paradossa piuttosto debilitante, con strascichi per fortuna minimi agorafobici.
Il quadro clinico, da allora, s'è evoluta incostantemente: ad un iniziale peggioramento delle condizioni, è seguito un graduale miglioramento sino alla situazione -gestibile, ma irrisolta- di stasi (con sporadiche, brevi ricadute) che vivo adesso.
I problemi di deglutizione sono complessivamente migliorati dopo trattamento bimestrale della malattia da esofagite da reflusso (lansoprazolo e gaviscon), e concomitante assunzione di farmaci pirocinetici e miorilassanti (motilex).
Ma, come detto, la disfagia non è completamente superata e ad essa si affiancano altre manifestazioni sintomatologiche (alcune già presenti all'inizio del trattamento, altre acutizzatesi di recente):
ricorrente xerostomia, apnee notturne (di cui soffro da anni), lingua Perennemente biancastra (con approfondimento del solco mediano, come in un accenno di glossite), tonsillite purulenta, lieve otalgia e, in ultimo (ma evidentemente pregressa), ipertrofia adenoidea (con ostruzione delle vie aeree superiore al 40%).
A tal proposito, dagli esami ematochimici condotti, sono emersi alterati i valori di GOT e GPT (doppi rispetto alla soglia massima fisiologica) e, soprattutto (per il mio iter diagnostico), di VES (25) e P.C.R.
Pertanto, Vi chiedo se possa esservi un nesso tra la sintomatologia descritta e la disfagia paradossa e se credete opportuno intervenire (anche, eventualmente, chirurgicamente) su adenoidi e tonsille.
In tal caso, la terapia (antibiotica e non) potrebbe rivelarsi risolutiva anche per la disfagia?
E' possibile, inoltre, che gli agenti infettivi abbiano sviluppato (come sospetto) una resistenza specifica nei confronti di Augmentin, da me assunto ripetutamente negli ultimi 12 mesi a causa degli strascichi di un'operazione?
In ultimo, crede possa agire -il medico curante prende ancora tempo, essendosi soffermato sulla sofferenza epatica- senza avere ancora effettuato un tampone faringeo ed un esofagogastroduodenoscopia (per sospetta acalasia,è proprio necessaria?), entrambi in programma nella prima settimana di settembre?
RingraziandoVi per l'attenzione,
e sperando d'esser stato sufficientemente chiaro,
Saluti.
[#1]
Gentile paziente, il suo quadro clinico è molto ricco: troppo per poter dare un giudizio via rete senza poterla visitare.
Tuttavia leggo di troppi sintomi che possono essere ricondotti ad una problematica legata alla malocclusione dentaria , e soprattutto ad una cattiva postura mandibolare (le due cose vanno quasi sempre insieme): sarebbe forse il caso di indagare anche in questa direzione.
A fronte degli altri esami che i suoi curanti disporranno, le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Anche se alcuni articoli sono scritti in chiave pediatrica, il razionale nell'adulto é molto simile.Eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
Tuttavia leggo di troppi sintomi che possono essere ricondotti ad una problematica legata alla malocclusione dentaria , e soprattutto ad una cattiva postura mandibolare (le due cose vanno quasi sempre insieme): sarebbe forse il caso di indagare anche in questa direzione.
A fronte degli altri esami che i suoi curanti disporranno, le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Anche se alcuni articoli sono scritti in chiave pediatrica, il razionale nell'adulto é molto simile.Eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respiratorie%20ostruttive.pdf
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-il-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-al-russare-e-all-apnea.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta,
e mi scuso se Le scrivo solamente ora,
ma proprio in questi giorni ho condotto nuovi esami diagnostici,
che -come Le avevo scritto- avevo in programma per la prima settimana di settembre.
Ora, aspetto (im)pazientemente i risultati di tampone faringeo e esofagogastroscopia.
Eventualmente -ma spero francamente di evitarla- dovrò sottopormi anche a manometria.
Intanto, Le dico di aver molto apprezzato e che Le sono profondamente grato per questo suo spunto diagnostico, e di aver letto con vivo interesse gli articoli da Lei allegati.
Debbo ammettere di aver sospettato un problema meccanico, di natura strutturale, che potesse essere riconducibile all'articolazione temporo-mandibolare o alla dentatura, tanto più che -mi dimenticai di riportarlo- i problemi sono sorti in concomitanza con la mancata eruzione di tutti e 4 (!) gli ottavi per semi-inclusione (uno dei 4 denti del giudizio fu anche responsabile di un'infezione).
Per cui, Le chiedo:
crede sia saggio consultare uno gnatologo? Magari specializzato proprio nel trattamento dei problemi -da Lei definiti sapientemente "di confine"- che possono derivare dalla malocclusione?
E sulle adenoidi -indicativamente- mi consiglierebbe di intervenire? Pensa possano essere causa principale -o concausa- delle apnee notturne?
E, in merito a queste ultime, ritiene possano determinare problemi più gravi? Certamente, Le ammetto, incidono -e non poco- sul benessere del mio sonno, e conseguentemente sulle capacità cognitive della veglia: lamento spesso, appunto, astenia ed irritabilità.
Il mio problema resta, purtroppo, la difficoltà di consultare certi specialisti:
da studente fuori sede, mi risulta molto difficile trovare uno specialista -raro- come lo gnatologo nelle più prossime vicinanze.
La terrò aggiornata,
e La ringrazio nuovamente per la straordinaria disponibilità e l'acuta capacità con cui ha saputo illuminare il disturbo sotto una nuova prospettiva,
Distinti Saluti.
e mi scuso se Le scrivo solamente ora,
ma proprio in questi giorni ho condotto nuovi esami diagnostici,
che -come Le avevo scritto- avevo in programma per la prima settimana di settembre.
Ora, aspetto (im)pazientemente i risultati di tampone faringeo e esofagogastroscopia.
Eventualmente -ma spero francamente di evitarla- dovrò sottopormi anche a manometria.
Intanto, Le dico di aver molto apprezzato e che Le sono profondamente grato per questo suo spunto diagnostico, e di aver letto con vivo interesse gli articoli da Lei allegati.
Debbo ammettere di aver sospettato un problema meccanico, di natura strutturale, che potesse essere riconducibile all'articolazione temporo-mandibolare o alla dentatura, tanto più che -mi dimenticai di riportarlo- i problemi sono sorti in concomitanza con la mancata eruzione di tutti e 4 (!) gli ottavi per semi-inclusione (uno dei 4 denti del giudizio fu anche responsabile di un'infezione).
Per cui, Le chiedo:
crede sia saggio consultare uno gnatologo? Magari specializzato proprio nel trattamento dei problemi -da Lei definiti sapientemente "di confine"- che possono derivare dalla malocclusione?
E sulle adenoidi -indicativamente- mi consiglierebbe di intervenire? Pensa possano essere causa principale -o concausa- delle apnee notturne?
E, in merito a queste ultime, ritiene possano determinare problemi più gravi? Certamente, Le ammetto, incidono -e non poco- sul benessere del mio sonno, e conseguentemente sulle capacità cognitive della veglia: lamento spesso, appunto, astenia ed irritabilità.
Il mio problema resta, purtroppo, la difficoltà di consultare certi specialisti:
da studente fuori sede, mi risulta molto difficile trovare uno specialista -raro- come lo gnatologo nelle più prossime vicinanze.
La terrò aggiornata,
e La ringrazio nuovamente per la straordinaria disponibilità e l'acuta capacità con cui ha saputo illuminare il disturbo sotto una nuova prospettiva,
Distinti Saluti.
[#3]
"E sulle adenoidi -indicativamente- mi consiglierebbe di intervenire? Pensa possano essere causa principale -o concausa- delle apnee notturne?"
Se ha letto l'articolo che le ho linkato, avrà colto che il dentista che si occupa di questo argomento mira a risolvere il problema respiratorio senza chirurgia: ovviamente se l'esame diretto del caso fa ritenere praticabile questo iter.
Napoli non è proprio fuori dal mondo!
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respirator
Se ha letto l'articolo che le ho linkato, avrà colto che il dentista che si occupa di questo argomento mira a risolvere il problema respiratorio senza chirurgia: ovviamente se l'esame diretto del caso fa ritenere praticabile questo iter.
Napoli non è proprio fuori dal mondo!
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1400-adenotonsillectomia-nel-bambino-si-o-no.html
http://www.studiober.com/pdf/Malocclusioni%20e%20patologie%20respirator
[#4]
Utente
La ringrazio nuovamente della risposta,
e provo ad aggiungerLe qualche altro elemento:
l'odontoiatra di famiglia ha rimandato tutta la questione -già due mesi fa- al gastroenterologo ed eventualmente all'otorinolaringoiatra.
Forse perché aveva già valutato la situazione...?
Secondo Lei, farei bene dunque a rivolgermi ad un altro studio odontoiatrico prima dell'eventuale soluzione chirurgica, semplicemente suggerita (ma non prescritta) dall'otorinolaringoiatra?
Francamente, prima di intervenire in qualsiasi senso credo -per scrupolo ed anche curiosità/deformazione accademica- che farò valutare il caso ad uno gnatologo. Anche perché la sensazione predominante è quella di un disturbo eminentemente alto, di natura più orofaringea che esofagea.
RingraziandoLa vivamente,
Saluti.
e provo ad aggiungerLe qualche altro elemento:
l'odontoiatra di famiglia ha rimandato tutta la questione -già due mesi fa- al gastroenterologo ed eventualmente all'otorinolaringoiatra.
Forse perché aveva già valutato la situazione...?
Secondo Lei, farei bene dunque a rivolgermi ad un altro studio odontoiatrico prima dell'eventuale soluzione chirurgica, semplicemente suggerita (ma non prescritta) dall'otorinolaringoiatra?
Francamente, prima di intervenire in qualsiasi senso credo -per scrupolo ed anche curiosità/deformazione accademica- che farò valutare il caso ad uno gnatologo. Anche perché la sensazione predominante è quella di un disturbo eminentemente alto, di natura più orofaringea che esofagea.
RingraziandoLa vivamente,
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 07/08/2013.
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