Acufeni da mesi
Buonasera,
spiego brevemente il mio problema. Da Novembre scorso, verosimilmente dopo un lungo viaggio in aereo, ho iniziato a sentire un lieve fischio diffuso nella testa. Inizialmente non mi dava fastidio perchè lo sentivo solo quando ero a letto, e comunque era sopportabile. Mi sono sottoposto (anche per altri motivi) ad una serie di accertamenti (visita cardiologica, neurologica, otorinolaringoiatrica, compresa una RM encefalo). Da tutti gli accertamenti sono venuti fuori un ridotto spazio intersomatico C6-C7, una faringite cronica, e una sinusite in fase sub acuta che l' otorino non ritiene sia il caso di curare...
Lo stesso otorino, ritenendo che potesse trattarsi di un problema di microcircolazione mi aveva prescritto Cinazyn forte per 20 giorni. Sembrava che a 10 giorni dall' inizio della cura l' acufene fosse migliorato, ma dopo la sospensione è tornato più di prima. Ho ripetuto successivamente la cura con Cinazyn ma non ha sortito alcun effetto.
Nel corso di questi 9 mesi gli acufeni sono peggiorati notevolmente, infatti da molto tempo ormai li sento anche in ambienti rumorosi. Ce li ho CONTINUAMENTE. Inoltre, accuso a volte un senso di torpore alle orecchie, e spesso un' acutizzazione temporanea dell' acufene da un lato o dall' altro con ipoacusia (dura non più di 10 secondi).
Sto prendendo Acuval 400, ma non mi da alcun beneficio.
Misurando con una applicazione per smartphone la frequenza dell' acufene, essa risulta essere intorno ai 16.000Hz. Mi provoca ansia, irrequietezza, e difficoltà ad addormentarmi.
Ho notato inoltre, che dopo essere stato in ambienti particolarmente rumorosi (ad esempio in discoteca), la frequenza aumenta tantissimo e serve più di un giorno affinchè ritorni a livelli "normali".
Ho rilevato, inoltre, che contemporaneamente all' acutizzarsi dell' acufene, ho la vista leggermente offuscata e mi sento "intontito".
Sono davvero esausto da questa situazione.
Cosa ne pensa?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e la saluto cordialmente.
spiego brevemente il mio problema. Da Novembre scorso, verosimilmente dopo un lungo viaggio in aereo, ho iniziato a sentire un lieve fischio diffuso nella testa. Inizialmente non mi dava fastidio perchè lo sentivo solo quando ero a letto, e comunque era sopportabile. Mi sono sottoposto (anche per altri motivi) ad una serie di accertamenti (visita cardiologica, neurologica, otorinolaringoiatrica, compresa una RM encefalo). Da tutti gli accertamenti sono venuti fuori un ridotto spazio intersomatico C6-C7, una faringite cronica, e una sinusite in fase sub acuta che l' otorino non ritiene sia il caso di curare...
Lo stesso otorino, ritenendo che potesse trattarsi di un problema di microcircolazione mi aveva prescritto Cinazyn forte per 20 giorni. Sembrava che a 10 giorni dall' inizio della cura l' acufene fosse migliorato, ma dopo la sospensione è tornato più di prima. Ho ripetuto successivamente la cura con Cinazyn ma non ha sortito alcun effetto.
Nel corso di questi 9 mesi gli acufeni sono peggiorati notevolmente, infatti da molto tempo ormai li sento anche in ambienti rumorosi. Ce li ho CONTINUAMENTE. Inoltre, accuso a volte un senso di torpore alle orecchie, e spesso un' acutizzazione temporanea dell' acufene da un lato o dall' altro con ipoacusia (dura non più di 10 secondi).
Sto prendendo Acuval 400, ma non mi da alcun beneficio.
Misurando con una applicazione per smartphone la frequenza dell' acufene, essa risulta essere intorno ai 16.000Hz. Mi provoca ansia, irrequietezza, e difficoltà ad addormentarmi.
Ho notato inoltre, che dopo essere stato in ambienti particolarmente rumorosi (ad esempio in discoteca), la frequenza aumenta tantissimo e serve più di un giorno affinchè ritorni a livelli "normali".
Ho rilevato, inoltre, che contemporaneamente all' acutizzarsi dell' acufene, ho la vista leggermente offuscata e mi sento "intontito".
Sono davvero esausto da questa situazione.
Cosa ne pensa?
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità e la saluto cordialmente.
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore,
riporto per intero il referto dell' otorino.
Obiettività ORL nella norma, fatta eccezione per la presenza di deviazione destroconvessa del setto e note di faringite cronica in pz con invertebrata abitudine tabagica.
Esame funzionale acustico(audiometria tonale - impedenzometria): normoacusia bilaterale.
Timpanogramma di tipo A in AA: riflessi acustici evocabili a normali livelli di soglia 100-105dB e controlateralmente in AA; test di adattamento normale in AA.
Esame vestibolare: assenza di nistagmo spontaneo; negativa la ricerca del nistagmo alle prove di posizione e di posizionamento; HST negativo; Halmagyi test negativo: normoreflettività vestibolare bilaterale.
Prove statico-dinamiche del tono muscolare(prova delle braccia tese; prova dell' indicazione; prova di Romberg; prova di Unterberger): nei limiti della norma, fatta eccezione per il rilievo di lievi oscillazioni alla prova di Romberg sensibilizzata (oscilla ma non cade).
Grazie
Cordiali saluti
riporto per intero il referto dell' otorino.
Obiettività ORL nella norma, fatta eccezione per la presenza di deviazione destroconvessa del setto e note di faringite cronica in pz con invertebrata abitudine tabagica.
Esame funzionale acustico(audiometria tonale - impedenzometria): normoacusia bilaterale.
Timpanogramma di tipo A in AA: riflessi acustici evocabili a normali livelli di soglia 100-105dB e controlateralmente in AA; test di adattamento normale in AA.
Esame vestibolare: assenza di nistagmo spontaneo; negativa la ricerca del nistagmo alle prove di posizione e di posizionamento; HST negativo; Halmagyi test negativo: normoreflettività vestibolare bilaterale.
Prove statico-dinamiche del tono muscolare(prova delle braccia tese; prova dell' indicazione; prova di Romberg; prova di Unterberger): nei limiti della norma, fatta eccezione per il rilievo di lievi oscillazioni alla prova di Romberg sensibilizzata (oscilla ma non cade).
Grazie
Cordiali saluti
[#3]
Ex utente
Riporto anche l'esito della RM:
Esame eseguito con tecnica SE per immagini pesate in T1 e T2 e con tecnica FLAIR secondo piani sagittali e assiali
Minuta alterazione gliotica si osserva alla sostanza bianca in sede frontale a sinistra; non aree di alterato segnale al restante parenchima cerebrale; il sistema ventricolare è in asse, regolare per ampiezza e morfologia; normale ampiezza degli spazi liquorali alla base della convessità.
Si segnala patologia flogistica al seno frontale sinistro, alle cellule etmoidiali, al seno sfenoidale a destra ed ai seni mascellari con cisti mucosa al sinistro.
Esame eseguito con tecnica SE per immagini pesate in T1 e T2 e con tecnica FLAIR secondo piani sagittali e assiali
Minuta alterazione gliotica si osserva alla sostanza bianca in sede frontale a sinistra; non aree di alterato segnale al restante parenchima cerebrale; il sistema ventricolare è in asse, regolare per ampiezza e morfologia; normale ampiezza degli spazi liquorali alla base della convessità.
Si segnala patologia flogistica al seno frontale sinistro, alle cellule etmoidiali, al seno sfenoidale a destra ed ai seni mascellari con cisti mucosa al sinistro.
[#4]
Gli esiti dell'esame audiometrico, dell'impedenzometria e dell'esame vestibolare sono risultati negativi. Seguiamo, quindi, un'altra strada, quella di una possibile malocclusione. Per questo, devi consultare il tuo Odontoiatra di fiducia. Mi farà piacere ricevere notizie in merito. Buona serata
[#5]
Ex utente
Buongiorno Dottore,
sinceramente sono stato dal dentista per un altro problema, cioè che da alcune settimane la mattina mi sveglio con le gengive gonfie e doloranti, problema momentaneamente attribuito al fatto che molto probabilmente la notte serro i denti involontariamente. Una forma di bruxismo dunque.
Però, il dentista non mi ha detto nulla dunque non credo che abbia notato una malocclusione.
In ogni caso devo fare una RX OPT. Non so se da qui si può vedere qualcosa, ma comunque le farò sapere il risultato.
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti
sinceramente sono stato dal dentista per un altro problema, cioè che da alcune settimane la mattina mi sveglio con le gengive gonfie e doloranti, problema momentaneamente attribuito al fatto che molto probabilmente la notte serro i denti involontariamente. Una forma di bruxismo dunque.
Però, il dentista non mi ha detto nulla dunque non credo che abbia notato una malocclusione.
In ogni caso devo fare una RX OPT. Non so se da qui si può vedere qualcosa, ma comunque le farò sapere il risultato.
Grazie per la disponibilità.
Cordiali saluti
[#7]
Ex utente
Grazie dottore, le farò sapere non appena consultato l' Odontoiatra.
Devo chiederle un' altra cosa.
Ho notato che quando vado in discoteca l' intensità degli acufeni aumenta notevolmente e c'è bisogno di una giornata intera per farli ritornare all' intensità "normale".
Ritiene che l' esposizione a questo tipo di rumore possa danneggiare ulteriormente e aumentare in maniera permanente l' intensità dell' acufene?
Cordiali saluti
Devo chiederle un' altra cosa.
Ho notato che quando vado in discoteca l' intensità degli acufeni aumenta notevolmente e c'è bisogno di una giornata intera per farli ritornare all' intensità "normale".
Ritiene che l' esposizione a questo tipo di rumore possa danneggiare ulteriormente e aumentare in maniera permanente l' intensità dell' acufene?
Cordiali saluti
[#9]
Ex utente
Buonasera Dottore,
capisco che sono passati tanti mesi da quando ho chiesto il consulto, ma da allora per mancanza di tempo e perchè ero condizionato dalla diagnosi dell' otorino, non è accaduto nulla di significante. Sono stato a Dicembre scorso da un altro otorino, il quale ritiene che i miei acufeni non siano dovuti a problemi di microcircolazione (dice che a 30 anni, non avendo problemi cardiovascolari, diabete, o altro, è impossibile che possa essere così).
La visita non ha rilevato nulla di anomalo, e mi ha diagnosticato una otofaringite catarrale bilaterale (almeno così mi sembra di leggere).
La terapia è stata questa:
Cefodox: 1 al giorno per 6 giorni
PER 20 GIORNI:
Fluimucil effervescente 600gr: 2 al mattino e 2 alla sera
Naristar: 2 al mattino e 2 alla sera
Aerosol con Fluibron e Clenil mattina e sera
Sugli acufeni non ho avuto alcun miglioramento, ma non accuso quasi più il senso di ovattamento alla testa e alle orecchie.
Sono ritornato alcuni giorni fa per il controllo e oltre a continuare la cura indicata mi ha aggiunto:
Deltacortene 25mg
1 alle 8,00 + 1 alle 15,00 per 10 gg.
1 al mattino pe 7 giorni
1/2 al mattino per 5 giorni
Dovrei ritornare per il controllo una volta finita la cura.
Cosa ne pensa?
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
capisco che sono passati tanti mesi da quando ho chiesto il consulto, ma da allora per mancanza di tempo e perchè ero condizionato dalla diagnosi dell' otorino, non è accaduto nulla di significante. Sono stato a Dicembre scorso da un altro otorino, il quale ritiene che i miei acufeni non siano dovuti a problemi di microcircolazione (dice che a 30 anni, non avendo problemi cardiovascolari, diabete, o altro, è impossibile che possa essere così).
La visita non ha rilevato nulla di anomalo, e mi ha diagnosticato una otofaringite catarrale bilaterale (almeno così mi sembra di leggere).
La terapia è stata questa:
Cefodox: 1 al giorno per 6 giorni
PER 20 GIORNI:
Fluimucil effervescente 600gr: 2 al mattino e 2 alla sera
Naristar: 2 al mattino e 2 alla sera
Aerosol con Fluibron e Clenil mattina e sera
Sugli acufeni non ho avuto alcun miglioramento, ma non accuso quasi più il senso di ovattamento alla testa e alle orecchie.
Sono ritornato alcuni giorni fa per il controllo e oltre a continuare la cura indicata mi ha aggiunto:
Deltacortene 25mg
1 alle 8,00 + 1 alle 15,00 per 10 gg.
1 al mattino pe 7 giorni
1/2 al mattino per 5 giorni
Dovrei ritornare per il controllo una volta finita la cura.
Cosa ne pensa?
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
[#11]
Ex utente
Buongiorno dottore,
grazie per avermi risposto.
Si, andai dall' odontoiatra per altri motivi, e contestualmente gli feci presente il problema degli acufeni. Mi disse che non sembrava avessi una malocclusione.
Spero che con il cortisone mi passino anche gli acufeni, che sono il problema che mi sta davvero assillando... non ce la faccio più :)
Dunque non ritiene che il dosaggio del cortisone sia un pò elevato? Ho letto nel foglio illustrativo di Deltacortene che il dosaggio massimo giornaliero consigliato è di 30 mg/die
Comunque sto prendendo Pantoprazolo come protezione gastrica al mattino.
Grazie ancora per la sua disponibilità
Cordiali saluti
grazie per avermi risposto.
Si, andai dall' odontoiatra per altri motivi, e contestualmente gli feci presente il problema degli acufeni. Mi disse che non sembrava avessi una malocclusione.
Spero che con il cortisone mi passino anche gli acufeni, che sono il problema che mi sta davvero assillando... non ce la faccio più :)
Dunque non ritiene che il dosaggio del cortisone sia un pò elevato? Ho letto nel foglio illustrativo di Deltacortene che il dosaggio massimo giornaliero consigliato è di 30 mg/die
Comunque sto prendendo Pantoprazolo come protezione gastrica al mattino.
Grazie ancora per la sua disponibilità
Cordiali saluti
[#12]
Il dosaggio del cortisone non è alto, stai tranquillo. Rimango perplesso, invero, sulla risposta dell'Odontoiatra: una patologia è presente oppure no. Ci sono degli esami specifici per arrivare ad una diagnosi certa, oltre l'esame clinico. Forse, al termine della cura, sarebbe utile consultare uno Gnatologo. Buona serata
[#13]
Ex utente
L' odontoiatra mi fece semplicemente chiudere e aprire la bocca più volte.
Chiesi anche un parere ad un mio amico laureando in odontoiatria, e lui fece lo stesso. La risposta fu la stessa: "no, non sembra che tu abbia una malocclusione, poi se avessi avuto una malocclusione avresti avuto anche altri problemi...".
Comunque grazie mille per il suo consiglio. Le farò sapere come andrà la cura ed eventualmente andrò da un gnatologo.
Cordiali saluti
Chiesi anche un parere ad un mio amico laureando in odontoiatria, e lui fece lo stesso. La risposta fu la stessa: "no, non sembra che tu abbia una malocclusione, poi se avessi avuto una malocclusione avresti avuto anche altri problemi...".
Comunque grazie mille per il suo consiglio. Le farò sapere come andrà la cura ed eventualmente andrò da un gnatologo.
Cordiali saluti
[#14]
Gentile Paziente, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali si è già rivolto, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
E' molto importante, però che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM e dei rapport6i fra ATM e orecchio.
Infine, secondo studi epidemiologici, la malocclusione riguarda l'80% dei bambini: quale sarà la percentuale negli adulti? lei crede davvero di far parte della piccola quota indenne, come le hanno detto?
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
E' molto importante, però che il dentista al quale si rivolge sia esperto in problemi dell'ATM e dei rapport6i fra ATM e orecchio.
Infine, secondo studi epidemiologici, la malocclusione riguarda l'80% dei bambini: quale sarà la percentuale negli adulti? lei crede davvero di far parte della piccola quota indenne, come le hanno detto?
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
[#15]
Ex utente
Gent.mo Dottor Bernkopf,
credo che chi si rivolge a questo sito, abbia la necessità di un parere diretto e riguardante la propria sintomatologia.
Tra l' altro, le risposte che ho inviato di recente erano relative a una diagnosi e ad una terapia ben precise che non ho ancora portato a termine.
Il suo COPIA e INCOLLA, lo utilizzi al massimo per chi richiede informazioni generiche sugli acufeni, Non serve a molto, glielo dico francamente.
Grazie comunque per l' intervento.
Cordiali saluti
credo che chi si rivolge a questo sito, abbia la necessità di un parere diretto e riguardante la propria sintomatologia.
Tra l' altro, le risposte che ho inviato di recente erano relative a una diagnosi e ad una terapia ben precise che non ho ancora portato a termine.
Il suo COPIA e INCOLLA, lo utilizzi al massimo per chi richiede informazioni generiche sugli acufeni, Non serve a molto, glielo dico francamente.
Grazie comunque per l' intervento.
Cordiali saluti
[#16]
Benissimo: quando avrà portato a termine la terapia che sta attuando, se per pura ipotesi non avrà riscontrato risultati, riconsideri, se crede, il mio consiglio, ribadito peraltro anche dal Dr, Brunori, rivolgendosi ad un dentista-gnatologo veramente esperto in problemi dell'ATM, di rapporti fra questa e l'orecchio e di bruxismo, non ad un laureando.
Sottolineo che il mio è un "parere diretto e riguardante la propria sintomatologia"
giacché ha scritto " molto probabilmente la notte serro i denti involontariamente. Una forma di bruxismo dunque".
Forse non è prudente chiudere questa strada in quanto la "diagnosi" è stata "no, non sembra che tu abbia una malocclusione, poi se avessi avuto una malocclusione avresti avuto anche altri problemi..."
Una malocclusione o c'é o non c'è, e non é detto che debba comportare necessariamente altri problemi: tenga presente che riguarda l'80% dei bambini, e , di conseguenza, una percentuale ancora maggiore degli adulti.
L'acufene, comunque, rimane una bestia nera per tutti: purtroppo consideri che se il suo acufene nel frattempo diventasse costante, ci sarebbero comunque poche speranze.
Auguri.
Sottolineo che il mio è un "parere diretto e riguardante la propria sintomatologia"
giacché ha scritto " molto probabilmente la notte serro i denti involontariamente. Una forma di bruxismo dunque".
Forse non è prudente chiudere questa strada in quanto la "diagnosi" è stata "no, non sembra che tu abbia una malocclusione, poi se avessi avuto una malocclusione avresti avuto anche altri problemi..."
Una malocclusione o c'é o non c'è, e non é detto che debba comportare necessariamente altri problemi: tenga presente che riguarda l'80% dei bambini, e , di conseguenza, una percentuale ancora maggiore degli adulti.
L'acufene, comunque, rimane una bestia nera per tutti: purtroppo consideri che se il suo acufene nel frattempo diventasse costante, ci sarebbero comunque poche speranze.
Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 7.9k visite dal 18/07/2013.
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Approfondimento su Acufeni
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