Acufene,iperacusia,vertigini
buongiorno,ho 30 anni,alto 1,86 per 78 kg,fumatore 5 o 6 sigarette al giorno,chiedo un consulto riguardo al problema che mi affligge da circa sei mesi,avverto un acufene di tipo pulsante non perfettamente sincrono con il battito di tonalita bassa che avverto quando sono in silenzio associata a una iperacusia che mi provoca una specie di vibrazione alle orecchie quando sento delle frequenze alte.
Tutto ciò è accompagnato da delle vertigini che si presentano durante la notte (non sempre)da sdraiato e durante il giorno quando compio un movimento brusco con la testa,per esempio se giro la testa all indietro.Oltre agli sbandamenti quando muovo il capo sento anche costanti scricchiolii dietro la testa e nel collo.
Durante gli episodi di vertigine \sbandamento notturno mi è capitato in un paio di occasioni che la vertigini fosse preceduta da una vampata di calore che partiva dalla parte bassa dello stomaco e mi arrivava fino alla testa.Questo fenomeno è successo solo in un paio di occasioni nell quali ero sofferente piu del solito di reflusso gastroesofageo,difatti soffro di gastrite e ernia iatale.
Questo fenomeno della vampata è stata associata della dottoressa con la quale ho eseguito un eco addome al reflusso,perchè mi è capitata solo quando ero sdraiato.
L acufene pulsante a volte è accompagnato da un fischio forte che dura qualche secondo e che mi provoca qualche per secondo uno sbandamento e ovattamento dell orecchio.
Aggiungo che è da sempre che ogni volta che deglutisco o starnutisco o tossisco mi scricchiola l orecchio destro,stessa cosa quando mastico,premetto che l orecchio destro è quello in cui sento piu frequentemente l acufene.
Ho iniziato facendo due visite dall otorino con esame audio metrico completo risultato tutto nella norma,poi sono andato dallo gnatologo il quale ha imputato il dente del giudizio incluso come possibile causa,tolto il dente nessun miglioramaneto,ho eseguito una rx maxilo facciale risultata negativa,a sto punto il dentista\gnatologo mi ha detto che avrei risolto il problema con un bite perchè per lui il problema nasceva da un mal posizionamento della mandibola.
Visto l eccessivo costo del bite ho preferito prima sentire un neurologo,il quale mi ha detto che al 99 per cento non ho niente di grave per il fatto che non ho avuto calo dell udito,e che mi avrebbe fatto fare una rx cerebrale giusto per essere sicuri,la dovro fare tra un mese.Per il resto dopo che mi ha visitqato con esito negativo mi ha detto che lui avrebbe potuto alleviarmi solo i sintomi dell iperacusia con degli anti epilettici e che mettenedo il bite non è detto che avrei risolto.
Ora vi chiedo il bite è la strada giusta?Ho sentito tutti pareri discordanti e l unica certezza che ho è che il problema non migliora da diversi mesi e sta incominciando a diventare pesante.riassumo tutti gli esami che ho fatto:ecocardio color dropper negativo,visita audiometrica negativa,rx facciale negativa,eco addome negativa,visita oculistica per mideospie negativa
Tutto ciò è accompagnato da delle vertigini che si presentano durante la notte (non sempre)da sdraiato e durante il giorno quando compio un movimento brusco con la testa,per esempio se giro la testa all indietro.Oltre agli sbandamenti quando muovo il capo sento anche costanti scricchiolii dietro la testa e nel collo.
Durante gli episodi di vertigine \sbandamento notturno mi è capitato in un paio di occasioni che la vertigini fosse preceduta da una vampata di calore che partiva dalla parte bassa dello stomaco e mi arrivava fino alla testa.Questo fenomeno è successo solo in un paio di occasioni nell quali ero sofferente piu del solito di reflusso gastroesofageo,difatti soffro di gastrite e ernia iatale.
Questo fenomeno della vampata è stata associata della dottoressa con la quale ho eseguito un eco addome al reflusso,perchè mi è capitata solo quando ero sdraiato.
L acufene pulsante a volte è accompagnato da un fischio forte che dura qualche secondo e che mi provoca qualche per secondo uno sbandamento e ovattamento dell orecchio.
Aggiungo che è da sempre che ogni volta che deglutisco o starnutisco o tossisco mi scricchiola l orecchio destro,stessa cosa quando mastico,premetto che l orecchio destro è quello in cui sento piu frequentemente l acufene.
Ho iniziato facendo due visite dall otorino con esame audio metrico completo risultato tutto nella norma,poi sono andato dallo gnatologo il quale ha imputato il dente del giudizio incluso come possibile causa,tolto il dente nessun miglioramaneto,ho eseguito una rx maxilo facciale risultata negativa,a sto punto il dentista\gnatologo mi ha detto che avrei risolto il problema con un bite perchè per lui il problema nasceva da un mal posizionamento della mandibola.
Visto l eccessivo costo del bite ho preferito prima sentire un neurologo,il quale mi ha detto che al 99 per cento non ho niente di grave per il fatto che non ho avuto calo dell udito,e che mi avrebbe fatto fare una rx cerebrale giusto per essere sicuri,la dovro fare tra un mese.Per il resto dopo che mi ha visitqato con esito negativo mi ha detto che lui avrebbe potuto alleviarmi solo i sintomi dell iperacusia con degli anti epilettici e che mettenedo il bite non è detto che avrei risolto.
Ora vi chiedo il bite è la strada giusta?Ho sentito tutti pareri discordanti e l unica certezza che ho è che il problema non migliora da diversi mesi e sta incominciando a diventare pesante.riassumo tutti gli esami che ho fatto:ecocardio color dropper negativo,visita audiometrica negativa,rx facciale negativa,eco addome negativa,visita oculistica per mideospie negativa
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Gentile Paziente, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, e cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via. (questo spiegherebbe anche " ogni volta che deglutisco o starnutisco o tossisco mi scricchiola l'orecchio destro , stessa cosa quando mastico".
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via. (questo spiegherebbe anche " ogni volta che deglutisco o starnutisco o tossisco mi scricchiola l'orecchio destro , stessa cosa quando mastico".
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Ovviamente quanto sopra non si riferisce a tutti gli acufeni: se c'è di mezzo , ad esempio , un trauma acustico, il discorso non vale (il che è anche peggio per quanto riguarda la prognosi). Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-di-meniere-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#2]
Utente
Intanto grazie per la risposta,effettivamente io mi ritrovo anche altri sintomi da lei elencati..cervicalgia..vertigini etc.per esempio ultimamente quando compio sforzi mi sento il battito dietro al collo molto,forte..senza contare i dolori e scricchiolii al collo,continui.l aucune c'è sempre,quando sono in silenzio lo sento sempre,a volte più altre meno.è pulsante ma ha un ritmo più veloce rispetto al battito,simile a un telegrafo.e in dei giorni sento anche fitte alla radice del naso e provo dolore all orecchio destro se muovo la mandibola orizzontalmente.Alla luce di ciò lei mi consiglia di proseguire la direzione che mi ha indicato il mio gnatologo con bite giusto?anche se lo studio con la risonanza Dell atm ha dato esito negativo? Secondo lei si otterrebbero più risultato con placca intraorale rispetto al bite?perchè il mio gnatologo mi ha parlato solo di quest ultimo.spero di arrivare a conclusione prima dei capelli bianchi dottore,mi sento ancora un Po in alto mare.grazie ancora per la risposta.
[#3]
Lasci stare i termini: placca intraorale o bite o oral device ecc. possono (dico possono) essere sinonimi. L'importante è che, comunque li si chiami, configurino l'idea che il dentista si è fatta sul ruolo della bocca nel sostenere i problemi che lei riferisce e la strada che il dentista ipotizza per riuscire a risolverli: il vero problema è la competenza del dentista nello specifico problema, non il bite
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Cordali saluti ed auguri.
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Cordali saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.1k visite dal 28/06/2013.
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