Rinite vasomotoria

Buongiorno,
Ringraziando anticipatamente dell'attenzione, mi farebbe piacere avere alcuni pareri sulla mia rinite vasomotoria - così qualificata nelle ultime visite specialistiche - che mi perseguita da circa un anno.

Senza dilungarmi troppo (anche se probabilmente non manterrò la promessa, me ne scuso), ad agosto scorso ho avuto per la prima volta degli episodi di risvegli notturni improvvisi dovuti ad apnee, poi continuate anche durante il giorno - non ho mai avuto, purtroppo o per fortuna, l'abitudine di respirare dalla bocca. Per tutta l'estate ho assunto antistaminici (aerius) e nasonex, gestendo la situazione, pensando il medico di base ad un'allergia.

Tuttavia, ad ottobre, i test allergici (ige e prick test) furono negativi, e il problema persistette invariato in intesità per tutto l'inverno. Sospesi a quel punto aerius, e inizia cicli di nasonex bimestrali che continuo tutt'ora, la sera, col supporto di caramelle balsamiche di giorno, nei momenti di maggiore costrizione nasale. Al bisogno, se la situazione è particolarmente critica, assumo aerius e tutto torna alla normalità.
Nel frattempo (febbraio) visite pneumologiche escludevano asma e problemi alle vie respiratorie, salvi i turbinati, ipertrofici, ma non abbastanza da giustificare un'operazione di riduzione.
Feci anche il test delle intolleranze, variai la dieta secondo le indicazioni, ma dopo diversi mesi non vi furono miglioramenti.
Da marzo mi curai con aerosol (acqua di tabiano) e presi la buona abitudine di effettuare costanti e ripetuti lavaggi nasali. Ma la costrizione, soprattutto notturna, e la conseguente insonnia permanevano.

Ad aprile, un nuovo otorino che mi visitò, rilevò un leggero reflusso, che curai con il pantoprazolo, e mi prescrisse il lexotan. Effettivamente la situazione mi portò ad uno stato di ansia perenne, con saltuari attacchi di panico (svegliarsi senza respiro o avere improvvisi giramenti di testa alla giuda perchè lentamente ed inspiegabilmente il naso si chiudeva mi rendeva parecchio ansioso).
Notai subito miglioramenti, tra cui la normalizzazione dei battiti cardiaci (da 90/100 a riposo ai 65/75 attuali), passarono i dolori intercostali al petto, gli attacchi di panico e le somatizzazioni in generale.
Anche la rinite è migliorata. Non è passata, ma è migliorata.

Ad oggi, la sera devo sempre prendere il nasonex per respirare e quindi dormire, ma di giorno la situazione è vivibile. È un mese che proseguo la psicocura, con dosi molto basse di lexotan (5 gocce la mattina e 8 la sera).
Mi chiedo (rectius, vi chiedo) se davvero può essere l'ansia a causare questa situazione di costrizione nasale continua, e dunque optare per curare la mente al fine di sconfiggere la rinite, oppure se ci possono essere altre cause per una così duratura situazione di non-respiro.

Ancora grazie,
Mi rendo conto sia un quadro abbastanza confuso.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.6k 1.2k
Comprendi che, a distanza, senza un esame clinico, non posso sapere se la sindrome da ostruzione nasale sofferta possa dipendere totalmente da un tuo stato ansioso o da altro. Sicuramente, nel tuo caso, necessita una polisonnografia, una rinolaringoscopia a fibre ottiche, un esame citologico del secreto nasale. In base alle risposte, saremo in grado di capire la vera causa della sintomatologia sofferta. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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