Acufeni bilaterali da 3 mesi
Salve, sono una ragazza di 22 anni e da più di 3 mesi soffro di acufeni bilaterali variabili. Sono iniziati per caso, ho fatto vari controlli (esami nella norma) e nell'ultimo si pensava che il problema fosse il muco nella tuba di eustachio così l'otorino mi aveva prescritto una cura di 10 gg con aerosolo (1 clenil+1fluimucil), decongestionante nasale e mucolito. FInita la cura, l'acufene nell'orecchio sx era quasi sparito (mi compariva solo quando andavo a dormire, se mi coricano sul lato sx)...un giorno dopo la fine della cura l'acufene ritornò!
I miei sintomi ad oggi sono i seguenti: sensazione di avere qualcosa che si muove nelle orecchie, come del liquido; dolore ai seni paranasale frontali; pesantezza a livello della fronte; NARICI CHE SI CHIUDONO quando mi corico; NARICE SX CHE BRUCIA...il tutto accompagnato dagli acufeni (nell'orecchio sx il fischio è continuo, come il rumore della pentola a pressione, però, con un tono basso!
COSA POTREBBE ESSERE?
I miei sintomi ad oggi sono i seguenti: sensazione di avere qualcosa che si muove nelle orecchie, come del liquido; dolore ai seni paranasale frontali; pesantezza a livello della fronte; NARICI CHE SI CHIUDONO quando mi corico; NARICE SX CHE BRUCIA...il tutto accompagnato dagli acufeni (nell'orecchio sx il fischio è continuo, come il rumore della pentola a pressione, però, con un tono basso!
COSA POTREBBE ESSERE?
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Oltre ad un catarro tubarico, cio' che descrive fa anche pensare ad una rinosinusite. Occorre, pertanto, che si sottoponga ad una tac dei seni paranasali senza mezzo di contrasto, oltre che ad un esame audiometrico tonale ed impedenzometrico. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Gli ultimi esami da lei menzionati li ho già effettuati e sono risultati nella norma. Il bruciore alla narici è variabile e, inoltre, mi sono dimenticata di scrivere che quando deglutisco sento una specie di "click" nelle orecchie e quando sbadiglio gli acufeni si amplificano. Ho eseguito pochi giorni fa' una RMN dell'angolo ponto cerebellare su richiesta dell'otorino e da questa non sembra essere uscito nulla di anormale...
[#3]
Considerato che il sintomo si è ridotto con la cura dello Specialista, il tutto fà pensare al catarro o disfunzione tubarica come possibili cause. Purtroppo, a distanza, senza un esame clinico e la visione degli accertamenti cui si è sottoposta, non sono in grado di esserle di aiuto piu' di tanto
[#4]
Utente
Anche io pensavo fosse catarro tubarico visto che la cura aveva dato miglioramenti evidenti, ma come mai si è subito ripresentato finita la terapia?
Non potrebbe trattarsi di idrope?
Un'altra cosa: dalla RMN dell'angolo ponto cerebellare è possibile vedere la struttura dell'orecchio e la parte relativa ai seni paranasali?
Non potrebbe trattarsi di idrope?
Un'altra cosa: dalla RMN dell'angolo ponto cerebellare è possibile vedere la struttura dell'orecchio e la parte relativa ai seni paranasali?
[#5]
No, la zona dell'orecchio interno è distante dai seni paranasali. Per quanto riguardail catarro tubarico, probabilmente la cura è stata di breve durata. Generalmente, occorrono dai venti ai trenta giorni di trattamento.
[#7]
Gentile Paziente, credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, e cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via. La Tuba di Eustachio é quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso (lei scrive: "sensazione di avere qualcosa che si muove nelle orecchie, come del liquido").
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. In particolare , se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via. La Tuba di Eustachio é quel tubicino che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso (lei scrive: "sensazione di avere qualcosa che si muove nelle orecchie, come del liquido").
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. In particolare , se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Tenga infine presente che il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo).
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli linkati qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#9]
Utente
Dr. Bernkopf, mi sono già informata riguardo un possibile collegamento tra gli acufeni e l'ATM così mi sono rivolta ad una brava odontoiatra che ha riscontrato solo una lieve malocclusione (dalle radiografie non risulta niente di grave) che secondo lei non è la causa dell'acufene. Il "click" che avverto al momento della deglutizione proviene dalle orecchie mentre il movimento della mandibola non provoca "scricchiolii" o tanto meno dolore. Inoltre, se il problema fosse stata l'ATM, la cura a base di aerosol, mucolitici e decongestionante non avrebbe dovuto apportarmi nessun miglioramento cosa che invece era successo.
Dr. Brunoni, ho guardato la RMN e ho notato che è abbastanza completa nel senso che prende varie prospettive e credo che si dovrebbero vedere anche i seni paranasali in quanto vi è una foto della parte frontale della testa...
Dr. Brunoni, ho guardato la RMN e ho notato che è abbastanza completa nel senso che prende varie prospettive e credo che si dovrebbero vedere anche i seni paranasali in quanto vi è una foto della parte frontale della testa...
[#10]
Utente
Un'altra cosa, ho notato che all'interno dell'orecchio c'è una specie di corteggia bianco-giallastra che avverto con il cotton fioc...potrebbe trattarsi delle gocce per le orecchie che si sono solidificate? Quando mi sono comparsi gli acufeni, c'è stato un periodo in cui ho avvertito anche dolore all'orecchio così il medico di famiglia mi aveva prescritto delle gocce auricolari, in caso il problema fosse l'otite e mi ricordo che una volta mi è scesa più quantità del dovuto...
Non so più cosa pensare...il fatto è che poi nell'orecchio sx gli acufeni sono due: uno costante, come fischio della pentola a pressione (sembra proprio aria) , ed uno altalenante...
Non so più cosa pensare...il fatto è che poi nell'orecchio sx gli acufeni sono due: uno costante, come fischio della pentola a pressione (sembra proprio aria) , ed uno altalenante...
[#11]
Certo, cio' che vede, potrebbe essere un residuo delle gocce auricolari. Non penso che attraverso la RM cui si è già sottoposta si possano vedere bene i seni paranasali: comunque, faccia leggere le immagini al suo Medico curante
[#12]
Gentile Paziente, ovviamente il parere della Collega che ha potuto visitarla è importante e di certo corretto.
Vorrei solo sottolineare che lo è per l'opportunità dell'esame diretto del caso, che via rete è impossibile, non per i motivi che le sembrano chiarificatori:
"dalle radiografie non risulta niente di grave" perché, relativamente al problema che lei riferisce, niente di grave o di non grave può risultare dalle radiografie.
" Il "click" che avverto al momento della deglutizione proviene dalle orecchie", infatti scrivevo " in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso ", ovviamente nelle tube.
"se il problema fosse stata l'ATM, la cura a base di aerosol, mucolitici e decongestionante non avrebbe dovuto apportarmi nessun miglioramento cosa che invece era successo": è evidente che l'ausilio farmacologico è importante e a volte vincente, ma in presenza di una sottostante struttura sfavorevole tende a non risolvere definitivamente il problema, che tende a recidivare.
La malocclusione è giudicata "lieve" , e di certo lo è: sarebbe importante verificarne non tanto la gravità dal punto di vista ortodontico, quanto la tipologia e l'eventuale rapporto tra condili e le orecchie che determina, rapporto che, nel caso degli acufeni, è strato peraltro escluso dalla Collega.
Cordiali saluti
Vorrei solo sottolineare che lo è per l'opportunità dell'esame diretto del caso, che via rete è impossibile, non per i motivi che le sembrano chiarificatori:
"dalle radiografie non risulta niente di grave" perché, relativamente al problema che lei riferisce, niente di grave o di non grave può risultare dalle radiografie.
" Il "click" che avverto al momento della deglutizione proviene dalle orecchie", infatti scrivevo " in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso ", ovviamente nelle tube.
"se il problema fosse stata l'ATM, la cura a base di aerosol, mucolitici e decongestionante non avrebbe dovuto apportarmi nessun miglioramento cosa che invece era successo": è evidente che l'ausilio farmacologico è importante e a volte vincente, ma in presenza di una sottostante struttura sfavorevole tende a non risolvere definitivamente il problema, che tende a recidivare.
La malocclusione è giudicata "lieve" , e di certo lo è: sarebbe importante verificarne non tanto la gravità dal punto di vista ortodontico, quanto la tipologia e l'eventuale rapporto tra condili e le orecchie che determina, rapporto che, nel caso degli acufeni, è strato peraltro escluso dalla Collega.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 4.9k visite dal 12/04/2013.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.