Sindrome rino-sinuso-bronchiale

Gentili medici buongiorno,
in seguito a broncopolmonite sia l'inverno scorso che quest'anno, mi è stata diagnosticata la sindrome rinosinusobronchiale. Il pneumologo ha prescritto la TAC e l'otorinolaringoiatra mi ha consigliato l'intervento, in seguito ho consultato un altro otorino a quanto pare più specializzato in questo tipo di intervento (primario del suo reparto), il quale mi ha detto che secondo lui non sono così conciata da propormi ora l'intervento, ma mi ha proposto un'alternativa. Dall'ispezione endoscopica ha rilevato del muco purulento, il quale è responsabile, ingoiandolo, delle infezioni polmonari. Riscontrava inoltre un edema. Ebbene lui propone in via microinvasiva in anestesia locale, il posizionamento di un dispositivo che rilascia un farmaco cortisonico per 30 giorni, dopodichè viene rimosso in via ambulatoriale.
Ora la mia perplessità è la seguente:se c'è del catarro verde non dovrebbe trattarsi di un'infezione? Per quello che so io per curare le infezioni si usano antibiotici e non cortisonici, capisco che per l'edema invece il cortisone va benissimo, ma il problema grosso ce l'ho per via del catarro infetto. Oltretutto dalla tac risulta scogliosi a s del setto nasale e anche il primario mi ha detto che se mi farà l'intervento "grosso" dovrà sistemarmi anche setto e turbinati. Io so che è un intervento completamente diverso, ma quello che preme a me è risolvere questo problema una volta per tutte, io non voglio l'inverno prossimo avere un'altra polmonite. Oltretutto come facciamo a sapere se questo mini-intervento funziona, dato che lui farebbe l'intervento adesso, ma andando incontro alla bella stagione io comunque non ho più problemi di catarro.
Attendo un vostro consiglio e ringrazio fin d'ora per l'aiuto e l'attenzione.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Comprenda che, a distanza, senza conoscere il suo caso specifico, è difficile dare un parere in merito. Comunque, fra le due soluzioni prospettatele, ritengo piu' utile quella chirurgica, con l'apertura e lo svuotamento dei seni paranasali interessati dal processo infiammatorio cronico, per via endonasale, in endoscopia. tale tecnica prende il nome di fess. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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Utente
Utente
In effetti anche io ero più propensa a questa soluzione, La ringrazio per la celere risposta.
Buona continuazione.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.7k 1.2k
Grazie, ricambio. Mi farà piacere ricevere sue notizie in merito. Buona serata
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