Acufene dopo un paio di anni

Gentili specialisti

in sintesi, 2 anni fa ebbi problemi con le ATM, poi mi confezionarono un byte che tuttora porto, e in concomitanza comparvero acufeni. Grosso modo li ebbi per 2 - 3 mesi, poi scemarono, divennero deboli e solo occasionali, sino a che in pratica me ne dimenticai, e proprio sparirono. Ora dopo circa 1 anno e mezzo, da quasi due settimane sono tornati, improvvisamente, e anche più continui; il "rumore" è costante, non pulsante, è continuo. Due anni fa feci la visita otorino, poi anche i tronchi aortici superiori che erano a posto, esame audio.
Sto masticando da diverse settimane rigorosamente solo sul lato sx ( guarda caso il lato dove più li avverto), per via di un impianto al molare dx. Che si stia sforzando la ATM da quel lato e quindi abbia scaturito acufeni?
Avrò la visita otorino il prossimo 27 novembre, ho voluto cambiare specialista e città, non tanto perchè non apprezzo la specialista che mi visitò (un paio di volte), attenta e scrupolosa e certo esperta, ma temo che visitandomi lei le risposte rispetto al passato non cambino, allora mi sono detto "sentiamo un parere di altra scuola", non so se ho ragionato bene....anche perchè (l'ho notato molto bene per problemi di altro tipo), lo specialista che già ti conosce sa già di te e quindi a volte certe questioni le dà per scontate.
Vi ringrazio per l'attenzione
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, una curiosità : quante ore/giorno porta il bite?


https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
Utente
Salve dott. Bernkopf

grazie per la risposta e l'interessante link
Il byte lo porto di notte sempre, poi non è che di giorno ho tempi esatti e costanti; cerco di portarlo qualche ora al mattino, qualche ora nelle ore pomeridiane..
Ah forse ipotizza che magari portandolo di più durante il giorno....
Questi sintomi non sono costanti, cioè ieri ad esempio mi ero fatto coraggio che il disturbo è stato minimo quasi inesistente, oggi invece è assai significativo....
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, credo che quello che dicono gli ORL , e cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento.
Di certo, cambiando scuola, troverà forse maggior disposizione all'indagine diagnostica, ma quanto a soluzioni terapeutiche forse rimarrà deluso.
Vale forse la pena di prendere in considerazione una possibilità spesso trascurata.
L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'articolazione temporo mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato.
Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare alnche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via.
Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM.
Se però l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movomenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza: nel suo caso ha momenti di livello mnimo, e questo rappresenta un aspetto favorevole.
Purtroppo ,quando sparisce o diventa minimo, il paziente si illude di essere guarito o sulla via della guarigione, e così, quando diventa costante , è troppo tardi .

Quanto ai tempi di impiego di un bite, le opinioni son diverse e tutte rispettabili.
A mio parere, come l'ingessatura in una patologia di altra articolazione, non ha alcun senso portarlo di notte o il più possibile: nessun ortopedico accetterebbe di curare un paziente che di giorno si toglie il gesso. A mio parere il trattamento prevede l’applicazione di una placca intraorale di riposizionamento mandibolare, opportunamente conformata ad hoc, simile ad un bite, da portarsi 24 ore al giorno (pasti esclusi quale compromesso) per un tempo congruo a poter trarre qualche conclusione sull’efficacia di questo trattamento (almeno 6 mesi, ma per l’acufene può essere necessario più tempo). La notte dura 8 ore , e 8 ore avanti e 16 indietro non portano in nessun posto: non vedo per qual motivo i problemi non dovrebbero ricomparire togliendolo al mattino.
E comunque non può finire qui, perché rimosso il bite , di giorno, come anche dopo 6 mesi, il paziente é esattamente come quando ha cominciato: il bite costituisce solo una terapia iniziale di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), di cui l'acufene può essere spesso un sintomo. Successivamente si dovrà provvedere ad una riabilitazione ortodontica, protesica o mista che confermi il risultato ottenuto con il bite, oppure proseguire con il bite a vita.
Ovviamente si tratta di una mia opinione: in questo campo, purtroppo, non ci sono certezze né linee comportamentali validate: sta al paziente considerare anche la logica dei trattamenti che gli vengono proposti.
Cordiali saluti ed auguri.
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Utente
Utente
Gentile dottor Bernkopf

mi preme subito dirle che di tutti quei sintomi delle disfunzioni ATM, io almeno ora non ne ho, o forse qualcosa ma assai labilmente da non darmi fastidio o sofferenza (quindi una offesa verso chi ne soffre), e l'unico problema evidente sono genericamente i rumori articolari, genericamente poi neanche, perchè precisamente su lato dx io ho il classico clic - clak (a volte più, a volte meno accentuato) tipico della incordinazione condilo-meniscale, invece su lato sinistro (dove avverto di più gli acufeni) ho quel tipico rumore di "sabbia" dovuto ad artrosi, quando mangio lo sento.

Lei mi scrive di un apparecchio che si chiama "placca intraorale di riposizionamento mandibolare", da portare intensamente ma per tempo limitato; io invece porto un byte inferiore, e al di là che inizio a pensare che si parli di due ausili differenti, la cosa che più contrasta (forse) è che l'ortodonzista già la prima volta che mi vide, alla visita, mi disse che io avrei dovuto portare un byte, e per tutta la vita! poi per farmi capire, mi fece paragoni tipo "il byte per lei è come la stampella per lo zoppo, un paio di occhiali per un miope".....non so: devo iniziare a pensare di avere in bocca l'ausilio sbagliato??

Sto cercando di capire - o meglio mi piacerebbe - se, limitatamente al lato sinistro, ci potrebbe essere una connessione tra un trauma che causò (la diagnosi parlava solo di questa) perforazione timpanica che ebbi 33 anni fa, e questi acufeni, l'artrosi della ATM (solo sx) e la rinofaringite cronica.

E con la visita otorino che avrò, si riuscirà almeno a capire con ragionevole certezza se il problema è di competenza del distretto uditivo o se è un problema delle ATM? già capire questo sarebbe buona cosa, penso...spero che non mi lascino nel limbo del dubbio...

Saluti cordiali
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
forse qualcosa ma assai labilmente da non darmi fastidio
R: tendenzialemnte possono solo peggiorare, e questo peggiorerà la prognosi

e l'unico problema evidente sono genericamente i rumori articolari,
r : PER UNO GNATOLOGIO BASTA E AVANZA

su lato dx io ho il classico clic - clak
R. quando una incoordinazione condilo meniscale repentinamente genera un blocco, nel tempo di un CRAK la situazione da apparentemente banale può diventare molto grave.

da portare intensamente ma per tempo limitato:
R: NO: ho detto H24, non intensamente (possono non essere sinonimi), e ho chiarito che il tempo non é limitato, scrivendo:il bite costituisce solo una terapia iniziale . Infatti anche il Collega le ha detto "io avrei dovuto portare un byte, e per tutta la vita!"

inizio a pensare che si parli di due ausili differenti
R: no, semanticamente sono espressioni equivalenti: l'importante é la diagnosi e il piano di trattamento che stanno dietro allo strumento

...o se è un problema delle ATM?
R: è il dentista, non l'ORL che può dirglielo, e in fondo glielo ha gia detto, sia il Collega ortodontista di cui sopra che il sottoscritto: purtroppo lei é fuggito, e ho l'impressione che stia fuggendo anche adesso.

Credo che via rete non si possa dire di più: anche questo mio messaggio é in fondo una ripetizione del precedente.
Cordiali saluti ed auguri
[#6]
Utente
Utente
Gentile dottor Berknkopf

certo le sue righe, già dalla prima, non infondono all'ottimismo...

Mi scrive che io fuggo, non mi è propriamente chiaro da cosa, forse - ipotizzo - dall'idea di considerare che i problemi acufeni siano correlati ai miei problemi ATM?
e ancor più, non capisco cosa posso io fare ancora per il problema...a suo tempo chiesi allo specialista ortodonzista se era il caso di fare altri accertamenti di indagine strumentale, mi rispose che non era il caso, quindi non posso certo colpevolizzarmi per ciò che non mi hanno voluto indagare, ma ragionevolmente ipotizzo che se non lo hanno fatto, non ce n'era evidentemente la necessità...
Se non voler fuggire può significare l'idea che io possa anche farmi visitare da altro specialista ATM, beh sono pronto a farlo, e allora certo non fuggo.

Quel CRACK di cui parla io in qualche modo l'ho avuto un paio di anni fa, sulla ATM di destra (gli acufeni sono più a sx), però per fortuna la mandibola non si bloccò, senti una sorta di rigidità mandibolare per diversi secondi, poi appurai che la bocca si muoveva.

Ultima disanima. Io trascorro la metà dei miei pomeriggi in una casa in cui due persone, il figlio (psicotico) e la madre (nevrotica) non si parlano, ma si urlano. E aggiungiamo che i volumi di musica e tv sono spesso più alti del normale, per me, al punto che da un pò mi porto dietro i tappi per le orecchie. Allora penso, non potrei avere un danno o una sofferenza all'apparato acustico? e questo trasmettermi l'acufene? perchè ad esempio ricordo che alcuni anni fa stetti diverse ore per una cena, in una sala completamente assordante invivibile, e il giorno dopo e per un pò ebbi gli acufeni...

Saluti cordiali
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
se era il caso di fare altri accertamenti di indagine strumentale,
R: non credo siano necessari: la situazione sembrerebbe già chiara.
Nel suo caso (probabilmente: siamo via rete alla cieca) prescriverei il bite rigorosamente h24 : non fugga da questa ipotesi.
Nell'ultimo CRACK ( il termine corretto é locking) ha avuto fortuna: che motivo logico ci sarebbe di non averne altri, potenzialmente più gravi quando sta senza bite?
Credo proprio che via rete non si possa aggiungere altro. Cordiali saluti ed auguri.
[#8]
Utente
Utente
Ok Doc, innanzi tutto cercherò di portare il byte il più possibile, poi parlerò allo specialista di questa idea H 24..

ah certo, in quel CRACK sarò stato fortunato..però devo dire che inconsciamente (nel vero senso del termine) me la sono cercata, perchè io sino a quel momento, 2 anni fa, non avevo avuto alcun tipo di problema (non dico che non ci fossero: solo non li avvertivo), i rumori non c'erano o se c'erano erano minimi minimi e non ci facevo caso, io masticavo di tutto, cose dure, crude, carote, carne con l'osso, senza fare caso, e dai e dai quel condilo destro si sarà pure messo di traverso o è uscito, non so....sono completamente convinto che se io avessi fatto molta più attenzione alla masticazione, io penso che quel CRACK non mi sarebbe successo...in passato per diversi motivi di dentisti ne ho passati, anche per semplice banali cure, insomma 5 - 6 diversi almeno: mai nessuno che mi abbia detto: "cerca di fare attenzione, hai la masticazione che non è proprio in asse corretta, hai la malaocclusione" oppure che abbia ravvisato in giovane età di mettermi qualsivoglia apparecchio, o che mi abbiano parlato di byte nulla...ho iniziato a portare il byte dopo il famoso CRACK !
Quindi io spero vivamente che facendo attenzione a quando mastico, quel fatidico malaugurato CRACK non abbia ripetersi..
Saluti cordiali
[#9]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Lo spero anch'io.
Di certo come specialista non posso considerare una terapia il limitarmi a dire
" "cerca di fare attenzione, hai la masticazione che non è proprio in asse corretta, hai la malaocclusione".
Mi faccia sapere, se crede, 'esito della visita ORL
Auguri sinceri.
[#10]
Utente
Utente
Gentile dottor Bernkopf

Buon anno, prima cosa

Solo ora riesco a scrivere; prima ritardo per malattia specialista che ha posticipato visita ORL, poi ho avuto io la malaugurata idea di cambiare gestore telefonico, dal 9 novembre che ho fatto il contratto solo ieri 2 gennaio ho avuto la linea, a fine novembre il vecchio gestore ha "tagliato", un mese abbondante senza nè telefono nè internet, una serie di problemi guasti e contrattempi a non finire...lasciamo perdere!

Dunque l'esito visita otorino così recita:

Acufene di vecchia data in S di Costen
Ipoacusia recettiva sugli acuti
Valutare trattamento ulteriore per ATM
da programmare Audiometria

Il giorno 8 gennaio il dentista mi inserirà un dente molare su impianto, poi il 15 ho la visita ortodonzista per l'adattamento del Byte al nuovo dente. Certo quella settimana senza Byte non mi tranquillizza troppo, ma così è.

Per quanto riguarda gli acufeni, non è che siano spariti, però nelle ultime settimane si sono diradati (cioè ci sono buoni periodi in cui non li ho) e sono un pò meno intensi

Cordialissimi saluti
[#11]
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
..... in S di Costen
Valutare trattamento ulteriore per ATM

Mi sembra che il Collega ORL concordi pienamente sulla problematica ATM

Credo che il Collega dentista le prescriverà, correttamente, il bite a vita.

Le suggerirei un'occhiata , su questo stesso sito, all'articolo qui linkato:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html


Cordiali saluti ed auguri
[#12]
Utente
Utente
Giusto oggi l'Ortodonzista mi ha adattato il Byte al nuovo dente molare, ed ho avuto occasione di parlargli della faccenda acufeni. Per dirla in parole povere, non si è sbilanciato eccessivamente sulla causa, se da problemi ATM o rumori o timpano; lui ha detto che per quanto riguarda eventuali cause ATM, la terapia è già in bocca, ovvero il Byte, che essendo "alto", allontanerebbe "i capi articolari" (più o meno ho capito così le parole erano quelle poi il senso non lo so), però avendogli raccontato che a 20 anni ebbi trauma al timpano, lui dice che la causa potrebbe pure provenire da problemi timpanici. E qui la questione è "curiosa", perchè ricordo bene che l'otorino mi disse che secondo lui era abbastanza improbabile che i miei acufeni dipendessero dal trauma timpanico di 33 anni fa.
Certo che è un bel macth!! in effetti ora che ci penso, anche nei primi anni '90 feci una visita ORL per problema acufeni, e quella volta i problemi ATM mi erano sconosciuti, avevo acufeni ma le ATM erano in ordine...
Non che cambi molto, è giusto per me per sapere come sono insorti, cioè le cause.
E poi (anche se improbabile eventualità), il trauma timpanico sx lo ebbi nei militari in Aeroporto, come ben testimonia il referto del 1979, e chissà che non sia il caso di far presente la questione alle Autorità Militari, per un eventuale indennizzo, cioè se possono riconoscermi un indennizzo di invalidità per questi acufeni, se da lesione timpanica.
Saluti cordiali
Acufeni

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