Acufene da trauma acustico ed intolleranza ad alcune frequenze
Salve a tutti,
due anni fa, dopo una serata in discoteca, ho iniziato ad avvertire un fischio continuo nell'orecchio sinistro. Già a conoscenza dell'esistenza di acufeni, in quanto tempo prima avvertii temporaneamente lo stesso sintomo dopo un concerto rock, il panico prese il sopravvento. Feci subito delle visite dal mio otorino di "fiducia", il quale mi fece fare il classico test audiometrico, che tra l'altro risultò sempre impeccabile, e altri semplici test. La sua valutazione fu che questo trauma acustico aveva provocato un danno permanente e quindi l'acufene non sarebbe andata via ne tanto meno un altro sintomo che poco tempo dopo percepii di avere, quello dell'intolleranza ad alcune frequenze presente in modo significativo sempre nell'orecchio sinistro e molto lieve in quello destro. Il suo unico consiglio fu di vivere in modo tranquillo cercando di non pensarci e di prendere precauzioni (tappi) in caso di concerti o serate in discoteca. Presi consapevolezza del suo giudizio e cercai quindi di pensarci il meno possibile, anche se in quel periodo passai problemi familiari che non fecero altro che peggiorare la mia situazione psicologica. Subentrarono quindi ansia e depressione. Nei mesi a venire cercai tramite internet centri specializzati o dottori che si occupavano principalmente di acufeni e sintomi vari, ma la consapevolezza di non potermi tranquillamente permettere gli elevati costi delle varie visite e terapie peggiorarono ulteriormente il mio stato. Arrivai quindi ad un punto nel quale pensai solamente a "non pensare" all'acufene. Col passare del tempo mi sono abituato abbastanza bene a questo sintomo alternando periodi nel quale neanche mi accorgo di averlo se non quando sono a letto, ed altri (come questi ultimi giorni) nel quale il fischio sembra tornare in modo violento in primo piano scatenando una reazione a catena nel mia testa, facendo focalizzare i miei pensieri solo su di esso provocando ansie, preoccupazioni etc. Questo stato si presenta anche ogni volta che sono sottoposto involontariamente a fonti sonore molto alte (inquinamento acustico cittadino, improvvisi sbalzi di volume di apparecchi acustici) instaurando in me una vera e propria "paura" per volumi alti. Ciò di cui però mi sono reso conto in questi ultimi due anni è il fatto che in base al mio stato psicologico, in modo proporzionale cambia la percezione del fischio e questo mi da speranza nel poter migliorare tale situazione, ma è solo una mia impressione. Per questo vi chiedo, quali sono le vostre prime impressioni? Cosa mi consigliate di fare? Pensate che ci sia la possibilità di poter cambiare in meglio questo fastidioso disturbo? Sapete anche consigliarmi qualche centro o ospedale specializzato (magari economico)? Inoltre soffro anche di continue infiammazioni di naso, gola e orecchie. Questa infiammazioni, oltre a non farmi respirare con il naso, mi provocano spesso dolore nelle orecchie. Pensate che queste peggiorino l'acufene? Vi ringrazio molto.
due anni fa, dopo una serata in discoteca, ho iniziato ad avvertire un fischio continuo nell'orecchio sinistro. Già a conoscenza dell'esistenza di acufeni, in quanto tempo prima avvertii temporaneamente lo stesso sintomo dopo un concerto rock, il panico prese il sopravvento. Feci subito delle visite dal mio otorino di "fiducia", il quale mi fece fare il classico test audiometrico, che tra l'altro risultò sempre impeccabile, e altri semplici test. La sua valutazione fu che questo trauma acustico aveva provocato un danno permanente e quindi l'acufene non sarebbe andata via ne tanto meno un altro sintomo che poco tempo dopo percepii di avere, quello dell'intolleranza ad alcune frequenze presente in modo significativo sempre nell'orecchio sinistro e molto lieve in quello destro. Il suo unico consiglio fu di vivere in modo tranquillo cercando di non pensarci e di prendere precauzioni (tappi) in caso di concerti o serate in discoteca. Presi consapevolezza del suo giudizio e cercai quindi di pensarci il meno possibile, anche se in quel periodo passai problemi familiari che non fecero altro che peggiorare la mia situazione psicologica. Subentrarono quindi ansia e depressione. Nei mesi a venire cercai tramite internet centri specializzati o dottori che si occupavano principalmente di acufeni e sintomi vari, ma la consapevolezza di non potermi tranquillamente permettere gli elevati costi delle varie visite e terapie peggiorarono ulteriormente il mio stato. Arrivai quindi ad un punto nel quale pensai solamente a "non pensare" all'acufene. Col passare del tempo mi sono abituato abbastanza bene a questo sintomo alternando periodi nel quale neanche mi accorgo di averlo se non quando sono a letto, ed altri (come questi ultimi giorni) nel quale il fischio sembra tornare in modo violento in primo piano scatenando una reazione a catena nel mia testa, facendo focalizzare i miei pensieri solo su di esso provocando ansie, preoccupazioni etc. Questo stato si presenta anche ogni volta che sono sottoposto involontariamente a fonti sonore molto alte (inquinamento acustico cittadino, improvvisi sbalzi di volume di apparecchi acustici) instaurando in me una vera e propria "paura" per volumi alti. Ciò di cui però mi sono reso conto in questi ultimi due anni è il fatto che in base al mio stato psicologico, in modo proporzionale cambia la percezione del fischio e questo mi da speranza nel poter migliorare tale situazione, ma è solo una mia impressione. Per questo vi chiedo, quali sono le vostre prime impressioni? Cosa mi consigliate di fare? Pensate che ci sia la possibilità di poter cambiare in meglio questo fastidioso disturbo? Sapete anche consigliarmi qualche centro o ospedale specializzato (magari economico)? Inoltre soffro anche di continue infiammazioni di naso, gola e orecchie. Questa infiammazioni, oltre a non farmi respirare con il naso, mi provocano spesso dolore nelle orecchie. Pensate che queste peggiorino l'acufene? Vi ringrazio molto.
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Sicuramente, uno stato infiammatorio delle mucose nasali, una sindrome da ostruzione nasale per ipertrofia dei turbinati, una eviazione del setto nasale possono influire sull'orecchio per un minor passaggio di aria attraverso la tuba di Eustachio e, quindi, aggravare la sintomatologia in atto. E' quindi importante, nel tuo caso, evitare malattie da raffreddamento ed esporre l'orecchio a rumori ad ala intensità. Ci sono delle cure anticatarrali con isati batterici che si possono fare, come per non far peggiorare l'acufene. Trovo inutile girare per cercare una soluzione al problema: lo Specialista che ti segue ha ragione e, pertanto, è inutile spendere tanti soldi per questo. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 18/10/2012.
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