Orecchio pieno e ipertrofia dei turbinati
Gentili signori medici,
la mia storia Orl ha inizio una decina di anni fa quando iniziai a soffrire di otite catarrale: a quel tempo sentendo l'orecchio tappato e qualcosa che vi si muoveva all'interno pensai subito ad un tappo di cerume. Dal lontano 2001 sino al 2007 circa ho perciò alternato cateterismi tubarici a vaccini vari con risultati alterni. Sul finire del 2007 dopo l'ennesimo "tappo catarrale" il mio otorino prese atto di una ipertrofia adenoidea e qualche tempo dopo (febbraio 2008) mi sottoposi ad intervento chirurgico per rimuoverle. In effetti ho avuto un certo giovamento (qualcuno mi disse che cambiai anche un pò la voce) ma i problemi con l'orecchio si ripresentarono a distanza di poco. In effetti mi pare che da quando mi sono operato l'orecchio sia maggiormente "esposto". Ad ogni cambio stagionale si ripete il medesimo copione e ad ogni minimo accenno di raffreddore avverto un fastidio, un senso di gonfiore interno che mi pare localizzato proprio nell'orecchio medio. A gennaio di questo anno mi sono recato da un medico in una struttura pubblica il quale dopo diversi esami (anche il sondino con la camera nella narice) ha effettivamente notato una ipertrofia dei turbinati ed una leggera deviazione del setto nasale. Mi ha prescritto uno spray al cortisone da usare per 20 gg si 10 gg no ogni cambio si stagione. Ma tant'è, questa estate, vittima dell'influenza con relativo raffreddore , sono stato per ben 25 giorni con l'orecchio tappato. Tutto questo mi crea un enorme fastidio oltre che un certo abbassamento dell'udito ed un forte stato di irritabilità ed ansia. Ora come potrei tentare di ricolvere questo fardello che mi porto dietro ormai da tempo? Sarebbe utile cambiare approccio? Sarei anche favorevole ad un intervento se fosse risolutivo, ma: sono già stato operato alle adenoidi e non mi sembra che miei problermi orl siano cessati ma cosa ancora più importante in questi anni, a causa di un problemi oncologico ho subito due interventi (uno ordinario poi una escissione) quindi se potessi evitare di finire di nuovo sotto i ferri ne sarei lieto. Ho sentito parlare di interventi con il Laser che ne dite?
Scusate questo mio lungo papiro ma ho cercato di essere ilò più dettagliato possibile. Grazie a tutti per gli interventi...
la mia storia Orl ha inizio una decina di anni fa quando iniziai a soffrire di otite catarrale: a quel tempo sentendo l'orecchio tappato e qualcosa che vi si muoveva all'interno pensai subito ad un tappo di cerume. Dal lontano 2001 sino al 2007 circa ho perciò alternato cateterismi tubarici a vaccini vari con risultati alterni. Sul finire del 2007 dopo l'ennesimo "tappo catarrale" il mio otorino prese atto di una ipertrofia adenoidea e qualche tempo dopo (febbraio 2008) mi sottoposi ad intervento chirurgico per rimuoverle. In effetti ho avuto un certo giovamento (qualcuno mi disse che cambiai anche un pò la voce) ma i problemi con l'orecchio si ripresentarono a distanza di poco. In effetti mi pare che da quando mi sono operato l'orecchio sia maggiormente "esposto". Ad ogni cambio stagionale si ripete il medesimo copione e ad ogni minimo accenno di raffreddore avverto un fastidio, un senso di gonfiore interno che mi pare localizzato proprio nell'orecchio medio. A gennaio di questo anno mi sono recato da un medico in una struttura pubblica il quale dopo diversi esami (anche il sondino con la camera nella narice) ha effettivamente notato una ipertrofia dei turbinati ed una leggera deviazione del setto nasale. Mi ha prescritto uno spray al cortisone da usare per 20 gg si 10 gg no ogni cambio si stagione. Ma tant'è, questa estate, vittima dell'influenza con relativo raffreddore , sono stato per ben 25 giorni con l'orecchio tappato. Tutto questo mi crea un enorme fastidio oltre che un certo abbassamento dell'udito ed un forte stato di irritabilità ed ansia. Ora come potrei tentare di ricolvere questo fardello che mi porto dietro ormai da tempo? Sarebbe utile cambiare approccio? Sarei anche favorevole ad un intervento se fosse risolutivo, ma: sono già stato operato alle adenoidi e non mi sembra che miei problermi orl siano cessati ma cosa ancora più importante in questi anni, a causa di un problemi oncologico ho subito due interventi (uno ordinario poi una escissione) quindi se potessi evitare di finire di nuovo sotto i ferri ne sarei lieto. Ho sentito parlare di interventi con il Laser che ne dite?
Scusate questo mio lungo papiro ma ho cercato di essere ilò più dettagliato possibile. Grazie a tutti per gli interventi...
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Per favore evitate di nominare il laser come se fosse l'acqua si Lourdes in cui basta immergersi per avere il risultato miracoloso. Il laser è un bisturi a caldo e serve per tagliare , bruciare o vaporizzare. Comunque è un intervento; ma poi dove lo vorrebbe far usare il laser? per quanto riguarda la terapia continui a praticare dei cicli di insufflazione tubarica presso le terme evitando il più traumatico cateterismo a favore di un trattamento con Politzer. Effettui almeno due cicli completi l'anno e quindi pratichi dei cicli di 'mantenimento' effettuando anche solo una applicazione a settimana.
resto a sua disposizione per ulteriori chiarimenti dott.maurizio ruosi
[#2]
Utente
Gentile Dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta. In secondo luogo voglio giusto precisare che qui abbiamo smesso di credere a i miracoli giàda un pò: mi riferisco al laser. Non so se attaverso le mie parole sono riuscito a far emergere una certa esasperazione per ciò che riguarda la mia affezione ed è normale, credo, che dopo un pò e dopo averle provate quasi tutte una persona arrivi ad sperare in certe alternative. Come raccontavo sono finito sotto i ferri un pò troppe volte secondo perciò ritenevo nella mia ignoranza che il laser potesse essere un relativamente "dolce" ed meno pesante rispetto ad una normale operazione. Mi sbagliavo quindi? va bene...
Concludo dicendole che sono alquanto sorpreso dal suo suggerimento del trattamento col Politzer che nessuno altro sino ad ora mi aveva proposto: appena potrò mi sottoporrò a questo tipo di ciclo.
Concludo dicendole che sono alquanto sorpreso dal suo suggerimento del trattamento col Politzer che nessuno altro sino ad ora mi aveva proposto: appena potrò mi sottoporrò a questo tipo di ciclo.
[#3]
Scusi se sono sembrato troppo diretto. Ma troppe persone ci 'marciano' sul laser che può dare vantaggi ma nel suo caso va capito prima di tutto a quale livello impiegarlo. Non mi sembra ci siano delle reali indicazioni chirurgiche. Certo con una visita accurata tutto sarebbe più chiaro. Per quanto riguarda il Politzer, ha ragione ne parlano in pochi ma in letteratura è ben riportato il vantaggio di questo tipo di trattamento. Io ho fatto anche la mia esperienza diretta avendo fatto il consulente termale per circa 15 anni e per continuare nel mio ambulatorio a praticare le insufflazioni. I risultati ottenuti con il Politzer sono mediamente migliori più stabili e confrontabili avendo come unica variante il livello di pressione. Continui ad effettuare queste terapie come consigliato e vedremo nel tempo come andrà.
[#6]
Gentile Paziente, la sua storia ruota in fondo attorno ad un problema di disfunzione tubarica: poiché il disturbo però nonostante tutto permane, forse sarebbe il caso di pensare che l'origine del problema si nasconda altrove.
Il tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco.
Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Quandeo la tuba non funzione o si tappa, si pensa sempre ad un "tappamento" dall'interno ad opera del muco.
Molto spesso ,invece, il cattivo funzionamento della tuba è legato sopratutto ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa rimpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamente posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alle spiacevoli sensazioni che lei lamenta.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Il tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco.
Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Quandeo la tuba non funzione o si tappa, si pensa sempre ad un "tappamento" dall'interno ad opera del muco.
Molto spesso ,invece, il cattivo funzionamento della tuba è legato sopratutto ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa rimpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamente posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alle spiacevoli sensazioni che lei lamenta.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo simile al suo, sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 40.1k visite dal 10/10/2012.
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