Apnee notturne, ipertrofia dei turbinati e setto deviato

Buongiorno,

sin da piccola ho sempre avuto ostruzione nasale al momento di coricaricarmi e mi rendeva impossibile dormire senza l'uso delle "goccine".
A 12 anni a causa di una rinite allergica agli acari della polvere e degli spary nasali, ho iniziato a soffrire di ipertrofia dei turbinati. L'allergia è poi regredita e sono riuscita a portare avanti i turbinati (tra acqua di Sirmione, cerottini, spray assortiti sono riuscita a liberarmi quasi del tutto dai vasocostrittori, che uso solo prima di addormentarmi.) fino a quest'anno quando, d'accordo con il mio otorino ho deciso dell'intervento. Sono in lista d'attesa e il mio turno giungerà in autunno.
Ho scoperto di avere anche il setto nasale deviato, cosa che non pensavo perché il naso è l'unica cosa che appare equilibrata del mio viso.
Sono davvero curiosa di scoprire cosa significhi respirare "veramente" senza bisogno di spray.

Incidentalmente, somiglio molto a mio padre che ha un viso lungo e stretto e il mento sfuggente (sorvoliamo su cosa sono stati gli anni della scuola per questo).
Ho sopportato anni di apparecchio a causa di una biprotusione dentale che mi aveva anche causato l'atrofia dei muscoli delle labbra (non potevo chiudere la bocca): ho risolto il problema a 15 anni con estrazioni, apparecchi e ginnastica mirata dei muscoli labiali.

Sia mio padre che io soffriamo di apnee notturne.
Mio padre, però, russa anche ed è in sovrappeso.
Io non russo e sono magra, anche se ho già un accenno di doppio mento per motivi costituzionali ma non credo sia quello a "schiacciarmi" la gola (è poco più che pelle)

Se ho il naso libero, non ho problemi.
Ma per tenerlo libero quando mi sdraio, purtroppo, devo ricorrere ai vasocostrittori e questo problema si andrà a risolvere con l'intervento.
Se il naso mi si chiude, con la bocca respiro male. Ho un senso di chiusura nella parte alta (ho ancora le tonsille), specie se sono sdraiata.

Ho iniziato a soffrire di apnee notturne una decina di anni fa, in un periodo molto pesante (mio padre ha avuto un incidente cardiovascolare) e, da allora, mi capita spesso di svegliarmi con la gola chiusa e il naso chiuso, urlando. Quando mi alzo, cercando di riprende fiato, il naso si apre un po' e questo mi aiuta subito, la gola è più "impressionante".

So che l'intervento ai turbinati e al setto potrebbe ragionevolmente aiutarmi (anche se non le nego il terrore di avere un'apnea nei giorni in cui sarò tamponata.) ma mi chiedo se, per l'apnea e la conformazione del mio viso, sia il caso di fare già ulteriori accertamenti o magari attendere l'esito dell'intervento per vedere se è sufficiente a risolvere questo antipatico problema.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Signora, l'apnea ostruttiva nel sonno rappresenta un conflitto tra la lingua e le strutture molli del retrobocca (palato molle, tonsille, adenoidi, retrofaringe)
Il russare è dato dalla vibrazione del palato molle dovuto al fatto che l'aria inspirata dalla bocca, e non dal naso come sarebbe auspicabile,(il paziente infatti ha spesso la gola secca e la notte sente il bisogno di bere) trova uno stretto passaggio tra il palato stesso (e le tonsille, specie nei bambini) e la lingua.
Quando , a causa del collasso delle pareti faringee il flusso aereo si interrompe del tutto, si verifica l'episodio di apnea.
Abitualmente si é soliti considerare, anche chirurgicamente (tonsillectomia, plastica del velo pendulo) solo una di queste componenti anatomiche, e cioé quella posteriore, e non si pensa alla correzione della componente anteriore, costituita dalla postura linguale, correzione che risulta spesso agevole ed incruenta. La lingua, infatti, essendo per gran parte in rapporto con la mandibola, dalla postura mandibolare e quindi dal tipo di occlusione (e di malocclusione) che il paziente presenta, h fortemente condizionata.
L'apnea nel sonno (se non di origine centrale), pur spesso essere un'aggravante dello schema strutturale sfavorevole sopra esposto.
Oltre all'approccio chirurgico e alla ventilazione assistita, si pur oggi in molti casi optare per l'applicazione , durante la notte, di un dispositivo intraorale simile ad un apparecchio ortodontico, spesso in grado di migliorare o risolvere il problema. "Un viso lungo e stretto e il mento sfuggente " sono caratteristiche che rendono questa terapia particolarmente indicata.
La invito a leggere gli articoli linkati qui di seguito, nell'ipotesi che possa riscontrarvi qualche elemento di somiglianza con il suo problema:

• Problemi di “naso chiuso”: a volte la causa sta in bocca
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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