Ipoacusia, acufene e meniere

Mi chiamo Paolo dalla provincia di Milano, ho 32 anni, e soffro di ipoacusia sin da piccolo. Il primo esame audiometrico l'ho avuto a 8 anni, e mostrava una risposta di -20dB su ogni orecchio, costante per tutte le frequenze. Siccome a 3 anni ho avuto la parotite, l'ipotesi fatta dal medico è un probabile danneggiamento del nervo acustico a causa della malattia.

Da quando avevo 20 anni ho iniziato a soffrire la nausea (accompagnata da dispnea e sudori freddi) viaggiando, non solo auto e bus ma anche treni. Inzialmente il problema era saltuario, quindi ipotizzando una congestione alimentare, non gli ho dato molto peso.
Con il passare degli anni tuttavia il problema è peggiorato. Un qualsiasi viaggio (anche a digiuno, quindi non centrano problemi di digestione), specie se comporta lunghe attese in piedi (magari in ambienti fortemente riscaldati, tipo controlli di sicurezza in aeroporto), molto probabilmente mi provoca questa situazione di nausea, che spesso non va via finchè non vado a dormire.

A 21 anni durante una visita medica per lavoro, mi sento dire che i miei parametri uditivi non sono sufficienti per quel tipo di lavoro, e che dovevo rifare il test audiometrico per sicurezza. Per rifare il test, oltre alla prova classica con la cuffia, mi viene successivamente fatta un'altra prova, con una specie di "cuffia vibrante" che viene appoggiata dietro alle orecchie. Fatto questo test, sono stato ritenuto idoneo; tuttavia non mi è stato lasciato il referto di quell'esame.

A 31 anni, un giorno di fine inverno, ho improvvisamente sentito tutti i suoni attutiti, come se avessi i tappi nelle orecchie. Ogni volta che qualcuno mi parlava dovevo chiedere di ripetere perchè non sentivo bene, solo parole confuse.
Ho chiesto in farmacia cosa potevo fare e mi hanno dato dei coni cerati da bruciare per la rimozione del cerume. Fatto questo ho effettivamente "sturato" le orecchie e ripreso a udire come prima... con una differenza. Un acufene.
In passato mi era già capitato di avere dei tinniti, ma si trattava di episodi di mezzo minuto al massimo. Questo invece, permane ormai da un anno, giorno e notte, sempre.
Durante quest'anno ho anche notato alcune stranezze. Ogni volta che deglutisco (oppure che chiudo il naso e soffio) sento dei rumori, all'interno delle orecchie, che somigliano moltissimo a quando si va in montagna, quando le orecchie, dopo il cambio di pressione, si ri-equilibrano.
Premendo leggermente dietro all'orecchio, da dietro al condotto uditivo in direzione degli occhi, sento un cic-cic come se avessi acqua nelle orecchie. Tuttavia esternamente, e anche fin dove si può vedere, acqua non ce n'è.
Ovviamente ho anche interessato il mio medico di base, che mi ha fatto visitare dall'otorino.
Mi presento in ambulatorio presso l'ospedale di Monza, mi visita il dottor X (uno dei tanti otorinolaringoiatri dell'ospedale), gli spiego tutto quanto, mi prescrive un esame audiometrico, impedenzometrico, ABR e nell'attesa degli esami mi prescrive delle pastiglie "acufen".
Il medicinale non è servito a nulla, faccio gli esami, l'audiometrico rileva ancora i -20dB su ogni orecchio ma solo fino ai 3KHz, per frequenze ulteriori la sensibilità è in discesa, fino a -70 della frequenza più alta. Impedenzometrico e abr non li so leggere, ma i referti allegati dicono che tutto è normale.
Il dottor X guarda i risultati degli esami e dice "tutto bene, ci vediamo tra 6 mesi per una visita di controllo".
Forse per lui va tutto bene ma per me no, e vorrei sapere qualcosa di più di quello che mi sta succedendo.
Ho letto su Internet di idrope e sindrome di menière. E' possibile che io sia affetto da questi problemi? E' possibile drenare l'idrope?
E in tal caso, esiste un centro specializzato a Milano o dintorni che possa aiutarmi?
Un ultima domanda. Eccetto per quella visita di lavoro, dove mi è stato fatto l'esame audiometrico anche con le cuffie vibranti, perchè in tutti gli altri casi viene fatto l'esame solo con la cuffia normale e i risultati segnati per entrambi gli esami (il "o" e il ">" mi pare)?

Grazie a tutti e cordiali saluti

[#1]
Dr. Antonio Ficarola Psicoterapeuta 12 1
Caro Paolo.
Tra le righe di quello che dici si coglie un disagio che va oltre i tuoi problemi di udito, ma tu sembri occupato nell'idea di trovare la soluzione dei tuoi guai dentro il tuo orecchio.
Tu credi che la bassa qualità della tua vita dipenda dai tuoi problemi di udito; io credo che questo sia vero in parte, ma penso, al contrario, che i tuoi problemi di udito dipendano dalla scarsa qualità della tua vita.
Penso che il tuo acufene abbia il significato di "suono che ti distrae dalla tua paura di vivere".
Datti il permesso di godere dei tuoi 32 anni. Se non ci riesci fatti aiutare da uno psicoterapeuta.

Dr. antonio ficarola

[#2]
Utente
Utente
Gent. dr. Ficarola,

grazie per la cortese risposta, tuttavia io sono soddisfatto della mia vita, e non ho "paura di vivere". Quanto ai miei disagi, è naturale desiderare non averne, o no?

Grazie ancora e cordiali saluti

Paolo
[#3]
Dr. Antonio Ficarola Psicoterapeuta 12 1
Caro Paolo.
Non dubito della tua vivacità di trentaduenne e della tua "cosciente" voglia di vivere, neppure del tuo diritto a essere insoddisfatto.
So solo, per esperienza personale e pofessionale, che ogni sintomo somatico si accompagna ad una emotività che va oltre il "cosciente" e che influenza il processo di guarigione.
Non è mia intenzione scavalcare l'aspetto "otorino" del tuo problema, per questo affidati pure al parere di un collega specialista di questa branca.
Voglio solo ricordardi che, tu e io, viviamo immersi in una cultura e in un mondo medicalizzato che, a volte, ci frega non dando nessuno spazio all'emotività, soprattutto a quella "nascosta" che non vogliamo riconoscere.

Ti saluto affettuosamente e ti auguro di risolvere le tue difficoltà.
Acufeni

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