Flogosi moncone tonsillare dopo nefrite da streptococco

Salve sono un ragazzo di 24 anni che nel 2000 a seguito di una nefrite da streptococco mi sono sottoposto a tonsillectomia. Dopo tale intervento a livello renale non ho più avuto problemi, ma negli anni successivi ho avuto diversi episodi di flogosi dei monconi tonsillari, ma sempre risolte con qualche giorno di antibiotico.
Agli inizi di novembre 2007 mi si ripresenta un forte mal di gola e il medico di base mi prescrive augumentin, ma dopo 5 giorni di terapia la febbre era sempre 39 e decide per il ricovero ospedaliero. Di seguito riporto la lettera di dimissioni.

Motivo del ricovero: presunta infezione dei monconi tonsillari
Durante il ricovero sono stati eseguiti i seguenti accertamenti:
Elettrocardiogramma: nei limiti della norma
Esami emato-biochimici: (sono riportati gli esami eseguiti; quelli non seguiti da valore si devono ritenere nei limiti della norma) emocromo, protidemia e quadro elettroforetico alfadueglobuline 17.2%, glicemia, azotemia, creatininemia, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi, uricemia, GOT, GPT, GGT, ALP, bilirubina totale, calcemia, colinesterasi, amilasi, sodio, potassio, VES 34, PCR 10,6mg% TAOS 274 UI% antigeni urinari di pneumococco e legionella, esame urine standard, emoglobinuria, urinocultura, tampone faringeo.
Rx torace: non evidenzia alterazioni pleuro-parenchimali in atto
Ecg-addominale: normali gli organi esplorati fatta eccezione per modesto aumento di volume del fegato a normale ecostruttura
A domicilio si consigli levofloxacina 500mg 1cps al di per altri 5giorni (gia somministrata da 5 giorni)

Dopo 15 giorni dalla fine dell’antibiotico ho ripetuto il tampone farigeo che è risultato negativo.
Il 2 gennaio 2008 mi reco dal mio medico per gonfiore dei linfonodi del collo e leggero mal di gola e mi prescrive cefpodoxima 200mg per 7gg, ma dopo 2 giorni di cura ho di nuovo la febbre a 39 al che mi fa fare una associazione con levofloxacina e la mattina seguente ero già sfebbrato.
Dopo 2 girni dalla fine dell’antibiotico mi fa fare un esme del sangue da cui risulta: emocromo nella norma, pcr 0,1mg% TAOS 252 mucoproteine 139, Ves 5. Dopo di cio mi consiglia diaminocillina 1200000 una puntura ogni 21gg.
Prima di fare questa puntura mi reco di mia spontanea volontà da un otorina il quale mi riscontra una faringite un lie
ve ingrossamento dei linfonodi del collo e una live deviazione del setto nasale e mi consiglia buccolin per 4 mesi e a primavera intervento di tonsillectomia di revisione, di fare una ecografia del collo e sul fatto se fare o no la diaminocillina mi dice che per lui è indifferente; io decido di farla.
Faccio la diaminocillina il 18 gennaio e il 23 l’ecografi dalla quale risulta:

Bilateralmente linfonodi ovolari di varie dimensioni a carattere reattivo, per la presenza di ilo centrale ipercogeneo o di vascolarizzazione ilare all’indagine color-doppler, in sede latero cervicale profonda e a livello di entrambi gli angoli mandibolari. Le ghiandole salivari e la tiroide hanno normale ecostruttura, ecogenicità e dimensioni; non si apprezzano lesioni focali.

Oggi 28 gennaio il dolore al collo è diminuito e anche al tatto posso sentire che i linfonodi si sono ridotti, ma non scomparsi e il fastidio della faringite continua e ho un po’ di malessere generale. Cosa mi consigliate di fare? È normale che dopo 10 giorni da una iniezione di diaminocillina i linfonodi siano ancora ingrossati?
Grazie anticipatamente per le risposte

[#1]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
P.S. Al momento i monconi tonsillari non mi sembrano infiammati
[#2]
Dr. Giuseppe Finzi Medico internista, Ematologo, Oncologo, Angiologo, Cardiologo 332 11
I linfonodi del collo si "occupano" di fifendere dalle infezioni la bocca, le orecchie, il viso etc., quindi che si ingrossino è frequentissimo, e per ritornare a volumi minori necessitano di tempo.
Quindi niente di strano che, nonostante l'antibiotico, siano ancora un poco "gonfi".
L'idea del suo Medico di fare una profilassi "cronica" con penicillina benzatina ogni tre-quattro settimane è buona e credo che ne avrà giovamento.
Temga conto che "le tonsille" fanno parte di un sistema difensivo, e che averle tolte (anche se c'erano ottimi motivi per farlo) riduce la capacità della gola di difendersi. Non è raro, infatti, osservare nelle persone che non hanno più tonsille ricorrenti mali di gola.
Piano piano le cose tendono a normalizzarsi.
Assieme ai farmaci, usi prudenza, ovvero si protegga dal freddo e dagli inquinanti, specie il fumo.
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