Postumi intervento colesteatoma

egregio Dott., dopo intervento in orecchio sx (già operato di radicale molti anni fà), di colesteatoma con ernia meningo-encefalica, subito in ottobre 2010,seguito da secondo intervento di revisione cavità,( si era formata cartilagine in condotto) eseguito nel marzo 2011, ho continuato ad avere dolore all'orecchio e in particolare localizzato sul mastoide, e formazioni di grumi epiteliali più volte asportati. Il medico che mi hà operato continua a considerare tutto normale. a questo punto ho deciso di approfondire l'indagine tramite tac, (consigliatami da altro otorino) di rocche e mastoidi. ora siamo in difficoltà nel comprendere il referto che riferisce: si rilevano le sequele di intervento chirurgico di timpanoplastica aperta. posteriormente il tegmen è interrotto e sostituito da tessuto amorfo di aspetto fibroso direttamente a contato con la dura madre.
La cavità chirurgica è ampia e ben pneumatizzata. Si segnalano, unicamente, limitati fenomeni granuleggianti a ridosso della cassa del timpano, in corrispondenza della protuberanza del canale semicircolare lateralecon ridota evidenza sia della finestra ovale che della finestra rotonda. Non si rilevano immagini di fistole. Le strutture del labirinto osseo ed il CUI si configurano come di norma.
Oltretutto, non so se ci può essere un nesso, ma dall' intervento ad oggi io soffro di continue emicranie e ho avuto due episodi di diplopia a carico dell'occhio sx non completamente risolti. In attesa di un Suo gradito parere ringrazio e Saluto.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Gentile Paziente, il colestratoma costituisce l'evoluzione sfortunata dell'Otite Media.
Il suo caso mi incuriosisce perché alla base dell'insorgenza di un colesteatimo sta quasi sempre in origine la stenosi tubarica, cioé la chiusura di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerearlo e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco , ma Il funzionamento della tuba è in rapporto anche con i movimenti del condilo mandibolare e con i muscoli coinvolti nella deglutizione.
Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), e questa possibilità spesso sfugge.
Quanto sopra non certto perché il consideraqre l'ATM possa essere utile relativamente al suo colesteatoma, prolema ornmai chiuso a meno di recidive, ma perché potrebbe spiegare il dolore nella regione periauricolare e la cefalea: quest'ultima potrebbe essere non già un'emicrania, ma un corredo sintomatologico della disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista - gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio (dolore e acufeni compresi) non trova spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibilare che bisogna guardare
Se così fosse e risultasse confermabile a seguito di una visita vedrei praticabile la terapia dell'otalgia e della cefalea, molto meno quella dell'acufene se costante (privo cioé di momenti di silenzio) e sempre uguale.
Cordiali saluti ed auguri

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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