Operazione a setto e turbinati

Salve, sono Marco e ho scritto circa sei mesi fa per il problema di congestione nasale e scolo rino-faringeo;avendo deciso per l’operazione ai turbinati (ipertrofici) ed al setto (con leggera deviazione ad S) ho alcuni dubbi che vorrei mi aiutaste a fugare:
1.riguardo l’operazione ai turbinati, è preferibile la tecnica delle radiofrequenze o al laser? Quali sono le differenze? Per le code dei turbinati inferiori, sporgenti nel rinofaringe, è consigliabile la totale eliminazione tramite “debride” (o qualcosa di simile – non ricordo bene)?
2.riguardo l’operazione al setto, io do particolare rilevanza a questo problema anche perché canto ed ho paura che la modificazione della cartilagine del setto,(e quindi delle cavità nasali come casse armoniche) possa modificare il suono della voce.Questa preoccupazione è fondata? E’ comunque realmente utile la settoplastica, visto che un otorino ha imputato la causa dell’ipertrofia dei turbinati non alla deviazione ma ad una infiammazione come il fumo passivo, che proprio due anni fa (il periodo di insorgenza della malattia ) ho subito molto?
Vi ringrazio per l’attenzione,
Marco
[#1]
Dr. Morando Morandi Otorinolaringoiatra, Foniatra 372 7
Caro Marco,
non ritengo utile soffermarsi sulle differenze e sui vantaggi (ammesso che ci siano) fra una tecnica o l'altra. Quel che va detto è che ogni tecnica è valida se eseguita da mani esperte.L'importante è ottenere una riduzione volumetrica dei turbinati,utile ai fini respiratori,senza vanificarne la funzione.Naturalmente tale discorso va esteso anche alle code dei turbinati.Per quel che riguarda la deviazione del setto,ritengo fondamentale abbinare tale correzione alla turbinotomia in quanto solo così si realizza il nuovo assetto strutturale delle fosse nasali funzionalmente stabile nel tempo. Circa la voce c'è da dire che potrebbe essere modificata (a mio avviso migliorata)soprattutto con l'intervento sui turbinati e dunque
la settoplastica avrebbe un ruolo marginale.

dott. M. Morandi

[#2]
Dr. Stefano Brambilla Foniatra 82
Caro Marco,

Sicuramente la Sua voce potrà subire modificazioni, soprattutto in conseguenza della chirurgia funzionale dei turbinati. Per esperienza personale la maggior parte dei cantanti che si sottopongono ad interventi di questo genere si dichiarano più che soddisfatti della qualità vocale dopo l'intervento stesso. Tenga in considerazione il fatto che restituire la pervietà delle fosse nasali si traduce in un ampiamento della cassa di risonanza del tratto vocale con conseguente arricchimento delle armoniche della voce stessa.
Tenga comunque presente che l'entità della modificazione del timbro vocale dipende dalla situazione di partenza e dal grado di riduzione volumetrica dei turbinati. In pratica potrà andarte incontro ad una variazione minima e poco percepibile del timbro, piuttosto che ad una modificazione significativa.

Aggiungo inoltre (pur non conoscendo nel dettaglio il suo caso specifico) che se la condizione anatomica determina il susseguirsi di episodi infiammatori delle vie aeree superiori (oltre che la semplice ostruzione), allora vi sono altri ovvi motivi per presupporre che la qualità vocale subirà un sensibile miglioramento.

Tuttavia se sia realmente necessaria una settolplastica nel suo caso lo può dire solamente lo specialista che l'ha sottoposta a visita ORL, che ha seguito il suo caso e che ha preso visione degli eventuali accertamenti strumentali.

Cordiali saluti.

- Stefano Brambilla -
www.facebook.com/foniatria
www.facebook.com/vocologia

[#3]
Attivo dal 2004 al 2005
Ex utente
Vi ringrazio molto per la professionalità e l'accortezza con la quale avete entrambi risposto alle mie domande.Dal canto mio cercherò sicuramente di affidarmi ad un esperto otorinolaringoiatra che finalmente risolva il mio problema.
Vi saluto e vi ringrazio ancora,
Marco
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